[NFL] Week 8: Colori, episodi ed emozioni

Con 49ers e Giants ai box per la loro bye-week, quanto mai utile per riflettere sulle ultime, non esaltanti prestazioni, quindici partite fanno da scenario alla settimana numero otto, che significa giro di boa per questa entusiasmante stagione NFL.

Si ritorna in Europa, nella ormai classica cornice di Londra, e la partita tra Lions e Falcons non tradisce le attese dei numerosissimi tifosi accorsi per l’occasione. Atlanta parte fortissimo e già nel primo quarto si scaldano le mani di un preciso Matt Ryan, che lancia due touchdown pass, a Devonta Freeman prima e a Bear Pascoe poi, per l’iniziale e fulmineo 14-0. Prima dell’intervallo ci pensa Steven Jackson ad allargare ancora la forbice con la segnatura palla alla mano. Detroit esce dalla pausa lunga quanto mai rinvigorita e si affida all’ancora straordinario Golden Tate (7 ricezioni per 151 yard e 1 TD pass), che, grazie alla ricezione da 59 yard fino alla end zone avversaria, riapre il match. Motown festeggia finalmente un kicker affidabile e Matt Prater avvicina nuovamente i suoi, prima che Theo Riddick li porti a contatto. La conversione da due punti della parità, però, fallisce e si resta sul 21-19 per Atlanta. Ryan e l’attacco dei Falcons sono in bambola e non combinano nulla di buono, mentre Matthew Stafford suona la carica e conduce i Lions, a pochi secondi dal termine, in raggio da field goal. Prater, sotterrando gli elogi, sbaglia da 43 yard. Viene però chiamato un incredibile delay of game a Detroit e il field goal deve essere ripetuto, 5 yard più indietro. Le 48 yard sorridono al kicker, che questa volta centra i pali e permette ai Leoni (6-2) di azzannare i Falchi (2-6), sempre più in crisi nera.

jj watt texans selfieÈ impossibile non aver già visto e rivisto il selfie mimato, a seguito di un sack, da un indiavolato J.J. Watt (3 tackle, 2 sack e 1 forced fumble) all’indirizzo di Zach Mettenberger, reo di essersi scattato troppe foto alla vigilia, come suo personalissimo benvenuto nella NFL. Il quarterback non sfigura affatto (27/41 per 299 yard con 2 TD pass e 1 INT), ma i Titans trovano un muro di fronte al loro gioco di corse, che si ferma alla misera cifra di 36 yard di guadagno, e devono fare i conti, dall’altra parte, con chi è invece tornato prepotentemente nell’élite dei migliori runningback della Lega, ovvero Arian Foster, il quale abbina 20 portate per 151 yard e due segnature palla alla mano a 4 ricezioni per 22 yard ed un terzo touchdown su ricezione. I punti di Houston (4-4) al termine saranno 30, divisi tra Foster ed un preciso Randy Bullock, che non sbaglia nessuno dei tre field goal tentati, e ciò permette di sopravanzare Tennessee (2-6), che rimane incagliata a 16 e perde l’ennesimo match di una disastrata stagione.

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La sfida tra le due migliori difese della scorsa regular season non poteva che concludersi a bassissimo punteggio. Seahawks e Panthers si danno battaglia, ma alla fine a spuntarla sono i campioni in carica, conquistando una vittoria fondamentale per rinvigorire una stagione sin qui deludente. In assenza di grandi prodezze da Russell Wilson (20/32 per 199 yard con 1 TD pass e 1 INT) e Cam Newton (12/22 per 171 yard e 1 INT), il match risulta comunque denso di giocate straordinarie, quale la meravigliosa ricezione di Kelvin Benjamin, per 51 yard di guadagno, stretto nella morsa di due grandissimi difensori quali Richard Sherman e Earl Thomas. Fino al quarto periodo inoltrato i punti a tabellone sono soltanto di Graham Gano (3/3) e Steven Hauschka (2/2), con Carolina che conduce la sfida. Wilson e i suoi non demordono e il quarterback lancia, a ridosso dello scadere, Luke Willson in end zone per i punti del sorpasso. Vincono dunque i Seahawks (4-3) 13-9 sui Panthers (3-4-1).

Grandi emozioni, almeno nel finale, nella sfida tra Vikings e Buccaneers. Il primo tempo non è per nulla esaltante e gli unici punti messi a tabellone sono frutto di un field goal a segno di Blair Walsh da 46 yard. Nel terzo periodo è Greg Jennings a ricevere il fantastico lancio di Teddy Bridgewater per il touchdown del 10-0 Minnesota. Tampa Bay si sveglia improvvisamente e Patrick Murray infila due missili, prima da 54 e poi da 45 yard, riaprendo il match. È Austin Seferian-Jenkins a sfruttare poi il lancio di Mike Glennon per la segnatura da 7 yard del sorpasso Bucs. I Vichinghi non si arrendono e Walsh allo scadere da 38 yard sigla il pareggio a quota 13 che vale l’overtime. Nella prima azione offensiva dei padroni di casa, il rookie Anthony Barr mostra al mondo perché è stato scelto nei primi dieci nel ricchissimo Draft dello scorso maggio: l’outside linebacker (8 tackle, 1 sack e 1 fumble forced) strappa il pallone dalle mani di Seferian-Jenkins e lo riporta per 27 yard fino alla end zone avversaria, permettendo ai Vikings (3-5) di vincere 19-13 sui Buccaneers (1-6).

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Continua l’ottimo momento per (quasi) tutte le squadre componenti l’AFC East. Bills, Dolphins e, soprattutto, Patriots volano alto, mentre altrettanto proprio non si può dire per i Jets, che si confermano in una situazione tragica. Geno Smith riesce nell’impresa di lanciare più intercetti (3) di quanti passaggi riesca a completare (2 per 5 yard) e viene presto sostituito da un comunque non straordinario Michael Vick (18/36 per 153 yard e 1 INT), il quale aggiunge 69 yard in 8 portate, ma anche la “bellezza” di 4 fumble, di cui due persi e uno recuperato. Gli unici punti di New York arrivano da tre segnature su corsa, due ad opera di Chris Ivory, predicatore nel deserto, e una di Bilal Powell, mentre Percy Harvin, all’esordio nel secondo team della Grande Mela, non brilla. Dall’altra parte, un essenziale e decisivo Kyle Orton (10/17 per 237 yard e 4 TD pass) ha l’imbarazzo della scelta e trova, nell’ordine, Robert Woods, Lee Smith, Scott Chandler ed un incredibile Sammy Watkins (3 ricezioni per 157 yard e 1 TD) nella end zone avversaria. Se a questo aggiungiamo la segnatura su corsa di Frank Summers e i tre field goal di Dan Carpenter otteniamo il 43-23 finale, con cui i Bills (5-3) schiacciano i Jets (1-7).

Blake Bortles continua a commettere errori grossolani e lanciare intercetti, compromettendo inesorabilmente la partita di Jacksonville contro Miami. Dopo un primo quarto senza punti segnati, a cavallo dell’intervallo Josh Scobee e Caleb Sturgis mettono a segnano due field goal a testa, ma, a fare la differenza nel punteggio, sono i due intercetti al quarterback dei padroni di casa, riportati nella end zone avversaria da Louis Delmas e Brent Grimes rispettivamente per 81 e 22 yard. La segnatura di Rishard Matthews su ricezione ed un terzo field goal di Sturgis chiudono virtualmente il match, prima che il touchdown di Allen Robinson renda il passivo meno amaro sul 27-13 per i Dolphins (4-3) sui Jaguars (1-7).

Se Tom Brady (30/35 per 354 yard e 5 TD pass) e Rob Gronkowski (9 ricezioni per 149 yard e 3 TD) ritrovano una connection a dir poco straordinaria e giocano rasenti la perfezione, non c’è avversario che possa contenere gli attacchi dei Patriots. Se poi, dall’altra parte, Jay Cutler gioca un primo tempo inguardabile, conclusosi degnamente con il fumble riportato per 15 yard da Rob Ninkovich fino al touchdown, e non riesce ad armare un attacco ben più potente di quello avversario, allora non c’è partita. Il terzo touchdown di giornata per Gronkowski, ad inizio terzo periodo, racconta di un terrificante 45-7 in favore di New England. Da lì è pura accademia per i padroni di casa, che si accontentano di aggiungere due field goal di Stephen Gostkowski, mentre Chicago trova le segnature di Martellus Bennett e Alshon Jeffery a rendere meno pesante una sconfitta comunque incredibile. Il momento dei Bears (3-5) è racchiuso al meglio dalla pessima scenetta di Lamarr Houston, il quale, nel tentativo di festeggiare un sack mentre i suoi sono sotto di 25, si procura un infortunio che lo terrà fuori per il resto della stagione. Vincono e convincono invece i Patriots (6-2), lanciati verso l’ennesima ottima regular season.

Fallisce l’aggancio ai Lions in NFC North per i Packers, duramente sconfitti dai Saints. Fino all’intervallo la partita è equilibratissima: Randall Cobb sigla il suo ennesimo touchdown stagionale con una ricezione da 70 yard, ma gli risponde subito dopo Brandin Cooks con la segnatura palla alla mano, prima che Mason Crosby e Shayne Graham siglino ben tre field goal a testa prima della pausa lunga, a cui si arriva sul 16-16. La battaglia tra i due runningback, Eddie Lacy, il quale abbina 13 portate per 59 yard a 8 ricezioni per 123 yard, e Mark Ingram (24 portate per 172 yard e 1 TD) è straordinaria e si conclude senza un vero vincitore. Altrettanto non si può dire per la sfida più attesa, quella tra Aaron Rodgers (28/39 per 418 yard con 1 TD pass e 2 INT) e Drew Brees (27/32 per 311 yard e 3 TD pass), vinta nettamente dal QB di New Orleans che, nel secondo tempo, lancia nell’ordine Cooks, Jimmy Graham e Josh Hill in end zone. Le segnature su corsa di Rodgers e di Ingram fissano il punteggio sul 44-23 per i Saints (3-4) sui Packers (5-3).

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Ottima settimana, pur nel riposo, per i Giants, che vedono perdere entrambe le pericolose rivali di NFC East. Straordinaria partita tra Eagles e Cardinals, tra le squadre più forti e complete della Lega al momento. Un fenomenale Jeremy Maclin (12 ricezioni per 187 yard e 2 TD) apre le marcature, ma Arizona ribalta il risultato a cavallo dell’intervallo con il touchdown su corsa di Andre Ellington e quello su ricezione di Larry Fitzgerald, per 80 yard, massimo in carriera. Cody Parker accorcia con un field goal da 54 yard e ancora Maclin cambia le carte in tavola, con la segnatura su ricezione dalla medesima distanza. Chandler Catanzaro sigla il nuovo record di field goal segnati senza errori per un rookie (16/16), ma Parker non sbaglia e allarga nuovamente la forbice. Sembra finita, ma una magia di Carson Palmer mette la parola fine sull’incontro. Il quarterback lancia John Brown per il touchdown da 75 yard che segna il definitivo 24-20 con cui i Cardinals (6-1) sconfiggono gli Eagles (5-2). A poco serve un ottimo ultimo drive per Philadelphia, in grande difficoltà nella red zone avversaria.

Dopo sei vittorie consecutive si ferma la cavalcata dei Cowboys, bloccati, a sorpresa, dai Redskins. Chi non smette di stupire è, però, DeMarco Murray, che abbina 19 portate per 141 yard a 4 ricezioni per altre 80 yard e si conferma il runningback più in forma della Lega. Dall’altra parte ci pensano Colt McCoy (25/30 per 299 yard e 1 INT) e DeSean Jackson (6 ricezioni per 136 yard) a tenere Washington in partita. All’intervallo Dallas è avanti 7-3 grazie al touchdown di Dez Bryant su lancio di Tony Romo, ma Alfred Morris sigla la segnatura del sorpasso nel terzo quarto, seguito da McCoy che, oltre all’ottima prestazione al lancio, si regala un viaggio in end zone palla alla mano. Brandon Weeden, che sostituisce momentaneamente Romo, colpito duramente da Keenan Robinson, costruisce un drive fantastico (4/4 per 69 yard) e Jason Witten trova il touchdown del pareggio. Si va all’overtime sul 17-17. Gli ospiti viaggiano spediti grazie a McCoy e Kai Forbath colpisce con un field goal da 40 yard. I Cowboys (6-2) non trovano la risposta nel drive successivo e i Redskins (3-5) vincono 20-17.

Fondamentale sfida divisionale in AFC North tra Ravens e Bengals. Dopo un primo tempo avaro di emozioni, chiuso sul 7-6 per Cincinnati grazie al touchdown da 1 yard di Andy Dalton palla alla mano, cui rispondono solo parzialmente i due field goal di Justin Tucker da 45 e 50 yard, nel secondo la partita si infiamma. Giovani Bernard mette a segno un touchdown su corsa, cui risponde quello di Lorenzo Taliaferro. Mike Nugent prova ad allungare con un field goal da 33 yard, ma nuovamente Taliaferro porta Baltimore in vantaggio sul 21-20, sfruttando una grande giocata difensiva di Haloti Ngata, che ruba il pallone a Dalton e permette a Daryl Smith di recuperarlo. Il quarterback dei padroni di casa è in crisi e lancia, nel drive successivo, un intercetto, raccolto dal sempre più incredibile C.J. Mosley (13 tackle e 1 INT). Tucker allarga la forbice da 53 yard, ma i Bengals hanno un’ultima opportunità. Grazie alla ricezione da 53 yard di uno scatenato Mohamed Sanu (5 ricezioni per 125 yard), Cincinnati si lancia nel territorio avversario e Dalton chiude il drive con il suo secondo touchdown di giornata, regalando la vittoria ai suoi. Dubbia decisione arbitrale nell’ultima azione degli ospiti, quando un impreciso Joe Flacco (17/34 per 195 yard e 2 INT) lancia Steve Smith per il touchdown del possibile sorpasso, ma il tutto viene annullato da una offensive pass interferience per nulla netta. Vincono dunque i Bengals (4-2-1) per 27-24 sui Ravens (5-3), che perdono la vetta divisionale.

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Ne approfittano Steelers e Browns per riportarsi a contatto con i Corvi. Ben Roethlisberger si regala la notte più bella della sua carriera (40/49 per 522 yard e 6 TD pass), storica anche per la franchigia più titolata della storia NFL e tra le migliori prestazioni di sempre per un quarterback. A Pittsburgh va in scena il festival del touchdown, visto che, dall’altra parte, anche Andrew Luck si diletta, con un risultato certamente inferiore, a lanciare i compagni in end zone (26/45 per 400 yard con 3 TD pass e 2 INT). Al termine, Antonio Brown (10 ricezioni per 133 yard e 2 TD), Heath Miller (7 ricezioni per 112 yard e 1 TD), Martavis Bryant (5 ricezioni per 83 yard e 2 TD) e Markus Wheaton da una parte e T.Y. Hilton (6 ricezioni per 155 yard e 1 TD), Donte Moncrief (7 ricezioni per 113 yard e 1 TD), e Dwayne Allen dall’altra, oltre ad Ahmad Bradshaw su corsa e William Gay nel riportare un intercetto a Luck per 33 yard, si regalano tutti almeno una segnatura. Benché provi a lottare fino alla fine, è troppo grande la prestazione di Big Ben perché Indianapolis abbia l’opportunità di restare nel match. Finisce 51-34 per gli Steelers (5-3) sui Colts (5-3).

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Non una gran partita tra Cleveland e Oakland, ma la vittoria è fondamentale per i padroni di casa per lanciare la rincorsa ai playoff. All’intervallo il risultato è di 9-6 per i Browns, grazie a tre field goal di Bill Cundliff, cui rispondono due di Sebastian Janikowski. Nel terzo quarto non avvengono variazioni di punteggio, mentre negli ultimi quindi minuti Andrew Hawkins, su lancio di Brian Hoyer, e Ben Tate, palla alla mano, allungano definitivamente per Cleveland. A poco serve il touchdown di Andre Holmes su lancio di Derek Carr. Finisce 23-13 per i Browns (4-3) sui terrificanti Raiders (0-7). Comico è come non ci sia limite al peggio per gli ospiti, che vedono intercettato il primo e unico lancio finora di Matt Schaub in stagione.

Altro scontro divisionale molto importante è quello tra Broncos e Chargers. Peyton Manning, oltre al solito apporto oltre le 100 yard di Demaryius Thomas (105 in 8 ricezioni), trova due eccellenti compagni di giochi in un Emmanuel Sanders a dir poco scatenato (9 ricezioni per 120 yard e 3 TD) e in un sempre più produttivo Ronnie Hillman (20 portate per 109 yard). Se poi Juwan Thompson sigla altri due touchdown palla alla mano, per San Diego è difficile anche soltanto lottare per la vittoria. Eppure, nonostante Philip Rivers lanci due intercetti, inusuale considerata la sua precisione di questo inizio stagione, Keenan Allen e Antonio Gates, due volte, si fanno trovare pronti nella end zone di Denver. A frenare la ricorsa degli ospiti è un gioco di corse quanto mai poco proficuo, che tra Brandon Oliver, Rivers e Ronnie Brown mette a segno soltanto 61 yard in 15 portate, e alcune scelte arbitrali controverse, quali l’annullamento di un fumble a Denver nella propria red zone, dichiarato down by contact, sul 7-7 e un dubbio holding fischiato contro San Diego nell’azione che avrebbe portato ad un intercetto a Manning. Il match termina dunque 35-21 per i Broncos (6-1) sui Chargers (5-3).

Ne approfittano i Chiefs per portarsi vicini a San Diego nella AFC West. Kansas City, dopo aver subito il touchdown di Lance Kendricks su lancio di Austin Davis, non sbaglia più nulla difensivamente e schiaccia gli avversari a livello offensivo, guidata da un precisissimo Alex Smith (24/28 per 226 yard). Sono i due touchdown su corsa di Jamaal Charles, oltre ad un terzo, sempre palla alla mano, di Knile Davis, cui si aggiungono un kickoff return da 99 yard sino alla end zone avversaria dello stesso Davis e due field goal a segno di Cairo Santos, a siglare i punti del 34-7 con cui i Chiefs (4-3) dominano i Rams (2-5).

Giunti a metà stagione, in AFC guidano Broncos e Patriots, mentre Bengals, Colts, Chargers e Bills troverebbero posto per una wild card, braccati da vicino da Ravens e Steelers. In NFC, invece, Cardinals e Lions, che l’hanno scorso non fecero i playoff, sono in testa al raggruppamento, seguite da Cowboys, Panthers, Eagles e Packers, senza dimenticare Seahawks e 49ers che sono sempre pronte alla risalita. Nella prossima Week 9 riposeranno Bills, Titans, Bears, Lions, Packers e Falcons, mentre già questa notte a battagliare saranno Saints e Panthers!

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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