[NFL] Week 3: I Texans incornano di rimonta (Houston Texans vs Los Angeles Chargers 27-20)

Al Dignity Health Sports Park, il cui terreno riportava i segni della coabitazione con i Los Angeles Galaxy del calcio, si affrontavano due squadre che la passata stagione hanno raggiunto i playoff nella AFC conference; i padroni di casa sono usciti contro i futuri campioni Patriots nel round divisionale giocato a Foxborough, dopo un’esaltante stagione regolare chiusa con un record di 12-4 e la diffusa convinzione che il loro fosse uno dei roster più completi della lega. Quest’anno come un paio di stagioni fa, sono tornati ad essere flagellati dagli infortuni, fuori sono la star safety, leader della difesa, Derwin James, il left tackle Russell Okung, il fragile tight end Hunter Henry, oltre all’altra safety titolare Adrian Phillips e i cornerback Trevor Williams e Michael Davis. Prosegue nel frattempo lo “sciopero” di Melvin Gordon, del quale però i Chargers non sentono la mancanza, godendo nel backfield di Ekeler e Jackson.

Dall’altro lato i Texans, dopo aver raggiunto il wildcard round dei playoff, dove sono usciti ad opera dei Colts di Luck, hanno investito pesantemente nell’offensive line, alle cui mancanze fino ad ora aveva sopperito Watson col suo talento e agilità, ma che non può continuare a subire tutti quei colpi a lungo, ed ovviamente è nell’interesse dei Texans allungare la sua carriera. Fatto sta che la franchigia più giovane della NFL ha speso il primo pick del draft di quest’anno in un tackle da Alabama State, Tytus Howard, per poi mettere in piedi una massiccia trade con i rinunciatari Dolphins, nella quale hanno ceduto 2 first round pick(2020-2021) e un secondo del 2021 in aggiunta a due giocatori di scarso livello per un tackle di franchigia (che dovrebbe cioè tenere al sicuro il tuo quarterback per molti anni), il ricevitore Kenny Stills, un pick al quarto round e al sesto del draft venturo.

Questa partita era a suo modo decisiva, da un punto di vista statistico: dal 1990, quando si è iniziato a registrare questo dato, si è visto che le squadre che iniziano con un record di 2-1 hanno una possibilità di raggiungere i playoff del 53,4%, al contrario, coloro i quali iniziano con un record di 1-2 ne hanno solo il 24,9%; essendo ambo i team 1-1 chi vince questa sfida avrebbe un cammino più “probabile” verso la postseason. Rimane il fatto che le probabilità esistono anche per essere smentite, i Texans per primi, che dopo essere partiti 0-2 l’anno scorso, con una probabilità ancora inferiore di raggiungere i playoff, invece ne sono stati in grado.

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Cronaca

L’inizio partita dei Texans è sorprendente, Deshaun Watson commette un errore non da lui, anche se la sfortuna c’ha messo uno zampino; l’azione disegnata è uno screen pass per l’halfback (nell’occasione Duke Johnson), lancia però la palla all’indietro, dunque è una fumble recuperabile dagli avversari, e troppo potentemente, facendo sì che l’ovale rimbalzi finendo nelle mani del cornerback King che miracolosamente viene fermato prima che la riporti nella end zone per 6 punti.

Rivers & Co riprendono dalle 15 avversarie, il quarterback ex North Carolina State, nella lega dal 2004, trova sull’esterno il suo ricevitore numero 1, Keenan Allen, che con il suo lavoro di piedi (“footwork”) caratteristico, ha dribblato il cornerback veterano Joseph, ricevendo sull’esterno della end zone. 0-7

L’attacco dei Texans fatica a carburare, Watson soffre la costante pressione dei pass rusher avversari e i ricevitori non ottengono sufficiente separazione.

Dall’altro lato i Chargers mettono insieme un drive biblico, fatto di 15 giocate e 8 minuti e 41 secondi, i losangelini giungono nella red zone grazie a una splendida ricezione sull’esterno di Inman per 23 yard, il quale corre una traccia corner profonda, che lo libera visto che safety e corner sono ingannati dalla possibilità di un taglio all’interno. Il drive viene però stoppato da 10 yard di penalità, una sack da meno 9 yard e un incompleto, che costringe la squadra di Lynn ad accontentarsi del field goal, realizzato dal punter, nell’occasione anche kicker, Ty Long. 0-10

Il possesso seguente la offense di Houston inizia a sollevarsi dal torpore, Kenny Stills corre parallelamente alla linea offensiva e scatta poi sull’esterno, Watson riceve lo snap e dà la palla al runningback che finge la corsa, si gira, la ripassa al suo quarterback che lancia una bomba da 52 yard per lo stesso Stills che nel frattempo ha bruciato il cornerback sorpreso, come tutta la difesa, dall’azione disegnata da O’Brien. Guarda caso Watson performa al meglio quando ha tempo nella tasca e non deve correre per la sua vita rincorso da difensori, su un 2nd & 12 dalle 16 dei Chargers, il quarterback ex Clemson, recupera da terra lo snap troppo basso del centro Martin, ha tempo per scansionare il campo visto che i Chargers portano solo 3 in pressione, e trova nel retro della end zone, lato destro, il tight end Fells. 7-10

Los Angeles vuole colpire prima della metà partita, approfittando delle ceneri ancora umide dell’attacco di Houston (DeAndre Hopkins, uno dei migliori ricevitori della lega, non si è ancora visto). Prima Rivers trova sull’interno, dopo una traccia slant, che taglia in diagonale il campo, Mike Williams che va per 20 yard; poi il linebacker Cole, in copertura sul tight end Virgil Green, commette l’ingenuità di scontrarsi con l’uomo che sta coprendo per impedirne la ricezione, risultato penalità per interferenza al passaggio di 22 yard. Nel mezzo del drive la prima, mezza, sack di Watt, che divide con il linebacker McKinney; i Chargers arrivano comunque in red zone, dove Rivers passa corto sulla destra per Keenan Allen, il quale tra sé e la linea di touchdown ha solo la safety Justin Reid (condizionato da un preesistente infortunio alla spalla, ed uscito più volte nel corso della partita per problemi fisici), lo supera fermandosi di colpo e tagliando all’interno verso la end zone dove va a segnare il suo secondo touchdown di serata. 7-17

I Texans potrebbero aggiungere 3 punti al proprio score prima della pausa, Watson trova Stills nel centro del campo per 37 yard, ma il successivo calcio da 56 yard viene sbagliato da Ka’imi Fairbairn.

Al ritorno dagli spogliatoi l’attacco dei Texans ha una cera diversa, Watson trova per la prima volta consistentemente i suoi ricevitori numero 1 e 2, Hopkins e Fuller, il primo per 15 yard su una conversione di 3rd & 14, il secondo per 30 yard che li porteranno alle 3 di Los Angeles, Fuller parte dalla sinistra e corre una crossing route che taglia tutta l’estensione del campo, andando a ricevere sulla sideline di destra. Dalle 3 corrono un semplice handoff, affidando l’ovale a uno dei due runningback, Carlos Hyde, che segna il primo touchdown di Houston. 14-17

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I Chargers subito dopo sembrano però mettere insieme già uno dei loro drive potenti, quando Rivers trova per 31 yard Allen, al quale viene dato troppo spazio dal corner in copertura su di lui, di solito Joseph, così che il ricevitore può correre una curl route, dove si corre la traccia per poi fermarsi e guardare il proprio quarterback, riceve la palla, si gira e prende ottime yard dopo la catch.

In questo momento però è la difesa di Houston, dopo l’attacco che fa un passo avanti, su 3rd & 4 pur portando la pressione di soli 3 pass rusher, costringe Rivers a togliere gli occhi dal campo per uscire dal pocket, dove viene raggiunto da Mercilus che precisamente colpisce la palla causando una fumble ricoperta dal compagno Zach Cunningham.

I Texans non si fanno scappare l’occasione, prima Watson trova nell’interno del campo Hopkins che poi corre per 34 fino alle 15 di Los Angeles; da qui trova su una seam route il tight end Jordan Akins per il terzo TD. 21-17

L’attacco di Los Angeles non riesce ad essere costante e pungente, al contrario di quello dei Texans, che ora trova big plays in continuazione; Deshaun Watson cala dal cilindro una delle sue magie ed esce dalla tasca che è collassata, i linebacker corrono verso di lui pensando voglia correre per il first down, ma lui lancia in movimento per lo stesso Akins che liberissimo, sfrutta i blocchi dei compagni, (rimarcabile quello alla fine dello scatto di Kenny Stills) e va per 53 yard nella end zone. 27-17

Le due squadre si sono spartite le metà di gara, i Chargers hanno segnato tutti i loro punti finora (17), nel primo tempo, i Texans buona parte nel secondo.

I Chargers aggiungono 3 punti con un field goal da 43 yard, sono a meno 7, col loro ultimo possesso devono segnare un touchdown. Il loro drive è promettente, vanno per 60 yard in 14 snap, ciò che però li ferma, come è avvenuto spesso in serata, è una penalità per holding contro il tackle Scott, che annulla una conversione di un 3rd & 4, e che li porta indietro di 10 yard, su 3rd & 14 e 4th & 14 però Rivers lancia due incompleti portando a un turnover on downs che chiude la contesa.

27-20 Houston Texans è il risultato finale.

deshaun watson texans chargers

Considerazioni

Partiamo dai vincitori Texans, che hanno ottenuto la seconda vittoria della loro storia contro i Chargers, contro i quali in precedenza erano a 1/6, la prima con il loro capo allenatore Bill O’Brien.

I Texans hanno giocato con la quarta combinazione di offensive linemen diversa dal wildcard round dell’anno scorso contro i Colts, le uniche costanti sono il centro Nick Martin e la guardia di destra Zach Fulton, ieri per la prima volta il rookie Tytus Howard ha giocato nel suo ruolo naturale, tackle, dopo aver esordito come guardia di sinistra contro Jacksonville, nel quale ruolo ieri è stato sostituito da Scharping, la costante è Tunsil, di cui si è parlato a inizio pezzo. L’offensive line, però, come ogni gruppo di lavoro, per dare buoni risultati non necessita solo di buoni singoli, ma deve costruire amalgama e coesione tra i membri, per lo meno ieri i Texans non hanno subito per la nona partita consecutiva (che sarebbe stato un record negativo) 4 o più sack, vedremo se il gruppo migliorerà e di quanto, soprattutto nella protezione su passaggio, durante l’anno. I Texans ne hanno bisogno, in questa stessa partita si è visto quanto possa essere pericoloso Watson quando ha tempo di buttare gli occhi giù per il campo e non solo per guardarsi dai difensori che lo inseguono.

Sicuramente con Jadeveon Clowney ceduto ai Seahawks i Texans hanno perso un linebacker do-it-all, in grado di difendere la corsa, inseguire quarterback e all’occorrenza difendere sui passaggi; senza contare la copertura che portava via a JJ Watt, che rimane comunque un fenomeno, ma che sulla carta ha ottenuto il primo sack della stagione ieri.

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Nella secondaria manca la leadership di Tyrann Mathieu, Justin Reid, al suo secondo anno, non può che migliorare nella posizione di safety; sull’esterno nel ruolo di cornerback non c’è una vera garanzia, Jonathan Joseph è alla 14esima stagione in una posizione logorante come quella del corner, cosa che ieri si è vista nello scontro con un numero 1 come Keenan Allen; corner 2 è invece Lonnie Johnson Jr, che ieri ha giocato solo la seconda gara in NFL.

In una divisione come la AFC South, per definizione incerta, con Jacksonville Jaguars, Indianapolis Colts e Tennessee Titans, soprattutto se miglioreranno le prestazioni della offensive line, gli Houston Texans possono benissimo raggiungere la postseason.

Dall’altro lato i Chargers non sono apparsi gli stessi visti l’anno scorso, soffrono incredibilmente gli infortuni nella secondaria, esposta nella seconda metà di gara. L’attacco ha avuto un blackout preoccupante nel secondo tempo, rimane la grande qualità nella defensive line e nel parco ricevitori, Rivers appare ancora in grado di avere 1/2 anni prolifici compreso questo, l’offensive line è buona anche se ieri un po’ indisciplinata, portando alcune penalità chiave.

Lasciando da parte le probabilità, ciò che preoccupa per la possibilità dei Chargers di raggiungere i playoff è la sua Division, nella quale si trova una delle due squadre al momento date per sicure di arrivare alla finale di conference, i Kansas City Chiefs di Patrick Mahomes; dovranno sfruttare altresì gli altri due rivali divisionali, inferiori sulla carta, Broncos e Raiders. Il cammino si fa impervio.

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