In week 4 della UFL Birmingham soffre ma mantiene imbattuta la leadership, nella XFL Conference conferma di Brahmas e Battlehawks, ma attenzione ai Defenders che cadono in piedi a Birmingham.
St Louis Battlehawks – Memphis Showboats 32-17
St Louis vince secondo pronostico ma per tre quarti Memphis rimane in partita soprattutto per merito della difesa e, finalmente, di un gioco di corsa che nelle partite precedenti era stato pressoché inesistente.
Entrambe le squadre hanno, come al solito, privilegiato il gioco aereo, ma hanno ottenuto i risultati migliori dalle corse. A.J. McCarron ha chiuso con un ottimo 78% di completi e 3 TD pass, ma con un guadagno medio di sole 4,93 yard/att, inferiore ai suoi standard. In compenso con soli 21 tentativi di corsa, l’offense di St Louis ha guadagnato ben 133 yard alla media di 6,33 yard/carry. Memphis, a sua volta, con un mediocre 12 su 21 complessivo, ha coperto col gioco aereo soltanto 60 yard alla media di 2,86 yard/att, ottenendo invece buoni risultati dalle corse, 4,67 yard/carry, che avrebbe forse dovuto sfruttare meglio, vista anche la giornata di buona vena di Darius Victor, 58 yard nette con 11 portate.
Gli Showboats hanno l’attenuante dell’infortunio che ha costretto Case Cookus a lasciare il campo dopo aver completato 8 passaggi su 12 per 55 yard. Il suo sostituto Troy Williams non è andato oltre un 4 su 9 per 37 yard, ma entrambi hanno subito due sack per una perdita complessiva di 32 yard a conferma di una pass protection poco affidabile. Nonostante tutto, però, Memphis è riuscita a restare in partita fino all’inizio dell’ultimo periodo, soprattutto per merito della difesa che con un fumble e un intercetto, ha provocato due turnover dei Battlehawks.
I Battlehawks hanno il primo possesso ma non vanno oltre la linea delle 36 yard di Memphis e sono costretti ad accontentarsi di un FG che Andre Szmyt realizza da 54 yard. Cookus, grazie a un ritorno di kick-off di Vinny Papale, parte dalle 44 di St Louis e con due passaggi arriva fino alle 17 da cui fa partire il TD pass per Papale che riceve sulle 13 e corre in end zone. La risposta di St Louis è immediata: grazie a un ritorno di kick-off di Darrius Shepherd dalle proprie 22 fino alle 18 di Memphis, a McCarron bastano tre giochi per chiudere con un TD pass di 12 yard per Jacob Saylors per il 9-6 a favore dei Battlehawks. Nel successivo possesso Showboats, Cookus viene intercettato da Lavert Hill sulle 38 di St Louis e McCarron coglie l’occasione conducendo il drive fino al touchdown che arriva con una corsa di 2 yard di Wayne Gallman cui fa seguito la trasformazione dalle 5 yard per il 17-6.
Nel secondo periodo, dopo un tentativo di FG fallito da Andre Szmyt da 45 yard, l’ovale torna alla franchigia del Tennessee. Cookus imbastisce un drive bilanciato alternando passaggi nel medio con le corse di Darius Victor. Il runner corre per due volte per 28 yard di guadagno e una terza volta per 6 yard, per varcare la goal line. I due punti della trasformazione portano il punteggio sul 17-14. Nel successivo possesso McCarron viene intercettato da Quinton Meeks che riporta l’intercetto per 42 yard fino alle 14 di St Louis. Il drive però porta a un quarto e 6 che costringe Memphis ad accontentarsi del FG per il 17-17. Nel minuto restante McCarron riesce a portare l’ovale fino alle 29 di Memphis per affidare a Szmyt il compito di calciare da 47 yard per il 20-17.
Nel terzo periodo le due difese la fanno da padrone e con il punteggio invariato si entra nell’ultima frazione. Qui McCarron fa il break decisivo con un passaggio di 7 yard per il TE Jake Sutherland che riceve in end zone. Memphis, che nel frattempo ha dovuto rinunciare per infortunio a Cookus, prova a convertire un quarto tentativo, ma Troy Williams viene sackato per un turnover on down. Seguono un drive a testa improduttivi, poi McCarron pesca Jahcour Pearson in end zone con un pass di 8 yard e chiude la partita.
I Battlehawks si confermano squadra solida con buone chance di raggiungere i play-off anche se la concorrenza di Brahmas e Defenders è di tutto rispetto. Gli Showboats devono fare corsa per il secondo posto con Panthers e Roughnecks mentre Birmingham sembra avviata ad aggiudicarsi la Conference USFL.
Birmingham Stallions – D.C. Defenders 20-18
Gli Stallions conservano, a fatica, la loro imbattibilità contro gli irriducibili Defenders che, specialmente nel secondo tempo, hanno messo in seria difficoltà i campioni USFL.
Birmingham, come d’abitudine, ha privilegiato il gioco a terra, ma in questa partita, anche a causa della pioggia battente, anche i Defenders hanno selezionato più spesso le corse. Le statistiche confermano il grande equilibrio: gli offense teams di Birmingham e Washington hanno guadagnato rispettivamente 5,39 e 5,23 yard per play e lo stesso equilibrio si riscontra anche nel terreno guadagnato con il gioco aereo, 7,79 yard/att per gli Stallions e 7,39 per i Defenders. In difesa i Defenders hanno mostrato una pass rush molto efficace che è arrivata per quattro volte ad atterrare Matt Corrall.
Birmingham, ancora una volta, ha mostrato qualche difficoltà a a convertire in punti pesanti i suoi viaggi nella red zone avversaria: questa volta sono state quattro le occasioni in cui gli Stallions hanno preferito pragmaticamente ripiegare sui calci di Ramiz Ahmed. Jordan Ta’Amu, pur con statistiche non entusiasmanti, 12 completi su 22, ha ancora una volta dimostrato di essere molto efficace quando è necessario ed ha confezionato il passaggio a Kelvin Harmon che ha dato il via al come-back nel terzo periodo riportando i suoi in partita. In definitiva al punteggio finale a favore di Birmingham ha contribuito in maniera determinante la safety messa a segno in occasione di un punt in cui un fumble di Trae Barry, in realtà uno snap fuori misura, è stato ricoverato nella end zone di Washington dal punter Paxton Brooks.
La cronaca
Il primo drive offensivo è di D.C. e termina con un fumble di Cam’Ron Harris ricoverato da Jojo Tillery per Birmingham il cui drive finisce, a sua volta, dopo 45 yard per un fumble di Matt Corrall. La palla ritorna a Jordan Ta’Amu che conclude un drive di 86 yard con un passaggio di 9 yard in end zone per Chris Rowland. Per il resto del quarto e per metà del secondo quarto i due attacchi non riescono a produrre granché, finché Matt Corrall dalla linea di metà campo passa ad Amari Rogers che riceve sulle 44 e corre in end zone per un TD da 50 yard. Trasformazione da due punti fallita e si resta sul 6-6. Il possesso torna a Washington che è subito costretta al punt che genera la già citata safety che porta Birmingham sull’8-6. Il successivo possesso degli Stallions porta i tre punti di Ahmed che calcia da 46 yard per l’11-6.
Il primo drive del secondo tempo è di Birmingham che arriva fino alle 12 dei Defenders e sul quarto e tre si affida ancora ad Ahmed che realizza da 32 yard: 14-6. Segue una fase in cui le due squadre sono costrette al punt finché, sul finire del terzo periodo, Ta’Amu non completa un passaggio per Kelvin Harmon che vola in end zone per un TD da 45 yard per il 12-14. Da questo momento inizia il testa a testa a suon di field goal con i Defenders che passano sul 15-14 con un calcio di Matt McCrane da 25 yard. Birmingham arriva fino alle 9 e calcia con Ahmed il FG da 27 yard per il 17-15. Washington risponde con McCrane da 39 yard per il controsorpasso, ma restano cinquantanove secondi sul cronometro, sufficienti a Corrall per portare i suoi fino alle 28 dei Defenders dove Ahmed può piazzare il fg da 46 yard che dà a Birmingham la quarta vittoria.
San Antonio Brahmas – Michigan Panthers 19-9
I Brahmas superano i Michigan Panthers con un gran primo tempo per poi limitarsi a controllare nel secondo tempo grazie alla loro eccellente difesa.
Quinten Dormady non ha fatto rimpiangere l’infortunato Chase Garbers in cabina di regia. Ha chiuso l’incontro con un buon 23 su 37 per 269 yard, ma se esaminiamo la statistica del solo primo tempo registriamo un eccellente 16 su 22 per 205 yard. Il gioco d’attacco dei Brahmas non ha risentito del cambio di regista per l’ottima organizzazione dell’intero reparto e in particolare per una OL pressoché perfetta. Dormady ha sempre avuto molto tempo per preparare i passaggi perché la pass protection è stata sempre efficace. Non a caso i Brahmas sono la squadra che ha subito meno sack, solo quattro in quattro partite. Il running game è stato, come sempre, poco utilizzato. John Lovett ha corso 13 volte per 35 yard nette, ma è stato determinante per la conquista dei primi down grazie alla sua capacità di correre nel mezzo. Alla festa di Dormady hanno poi contribuito i WR Justin Smith e Jontre Kirklin con 107 e 105 yard rispettivamente.
In casa Panthers poche le note positive. Il talentuoso E.J. Perry è stato sottoposto alla pressione della pass rush di San Antonio ed è stato atterrato per ben cinque volte. Le cose migliori, prima di uscire per infortunio, le ha fatte come scrambler correndo quattro volte per 49 yard. È andata meglio al suo backup Danny Etling che nel secondo tempo ha fatto registrare un buon 11 su 14 per 105 yard e il passaggio di 41 yard che ha mandato in TD Marcus Simms sul finire della partita.
Il primo quarto è un monologo dei tori texani che vanno prima in touchdown con una corsa di 5 yard di John Lovett seguita dalla conversione da un punto, e poi allungano grazie ad un field goal di Ryan Santoso da 40 yard. Nel secondo periodo, dopo un paio di turnover, il primo per un fumble di Perry in seguito ad un sack, il secondo per un tentativo di passaggio in end zone di Dormady intercettato da Kay Nacua e un punt a testa, vede San Antonio andare ancora in meta con un passaggio di 4 yard di Dormady per Marquez Stevenson. Restano 17 secondi, ma bastano per portare Michigan sulle 31 di San Antonio da dove Jeff Bates mette a segno il FG del 16-3.
Il terzo quarto, con i Brahmas in modalità controllo, vede solo una sequenza di punts alternati, che dura fino a metà del quarto periodo quando San Antonio mette la parola fine , qualora ce ne fosse bisogno, alla partita, con un altro calcio di Santoso da 36 yard. I Panthers però cercano la segnatura pesante e la trovano a tre minuti dal termine con Simms. Poi giocano il “quarto e 12” per mantenere il possesso ma, dopo aver conquistato il primo down, non riescono a proseguire perchè un passaggio di Etling viene intercettato da Jordan Mosley.
I Brahmas riprendono la loro marcia vincente insieme ai Battlehawks mentre i Panthers escono ridimensionati da una partita in cui non somo mai riusciti ad incidere.
Houston Roughnecks – Arlington Renegades 17-9
La sfida tra le “cenerentole” se la aggiudicano i Roughnecks contro i peggiori Renegades della stagione.
L’offense di Arlington, che finora era stata tra le migliori nonostante le sconfitte, ha guadagnato solo 193 yard totali, ha corso poco e male, solo 2,22 yds/carry, ma dove è stata particolarmente deficitaria è stato ne passing game, fiore all’occhiello nei primi turni. Un Luis Perez in cattiva giornata ha chiuso con un mediocre 15 su 28 per sole 144 yard. Non che Houston abbia fatto cose esaltanti, ma ha dato un po’ più di spazio alle corse grazie al ritorno di Mark Thompson, che insieme a T.J. Pledger ha contribuito al bottino di 76 yard ed ha trovato in Reid Sinnett un regista affidabile con un buon 64% di completi e 177 yard.
La partita è stata dominata dalle difese, che hanno creato non pochi problemi ai due reparti offensivi. La vittoria dei Roughnecks, costruita a cavallo tra secondo e terzo periodo, non è più stata in discussione fino al termine.
Partono meglio i Renegades che, dopo aver calciato un punt, riprendono il possesso dell’ovale grazie ad un fumble del ritornatore di Houston Isaiah Hennie, che il DT Bunmi Rotimi recupera sulle 21 di Houston. Nonostante la favorevole posizione di partenza, i Renegades non vanno oltre le 13 di Houston e devono accontentarsi di calciare con Jonathan Garibay, che ha sostituito l’infortunato Tyler Russolino nel ruolo di kicker. Il primo quarto vede le difese in cattedra e gli attacchi incapaci di produrre granché, ed è proprio la difesa, questa volta di Houston, a fare la giocata che permette ai Roughnecks di raggiungere il pareggio: Perez si fa intercettare da Kiondre Thomas che dalle proprie 8 riporta l’ovale fino alle 40 di Arlington. Da qui l’offense di Houston arriva fino alle 7 dei Renegades e affida a J.J. Molson il compito di calciare il FG da 25 yard del 3-3. Per metà del secondo periodo le difese riprendono il controllo fino a quando, a sei minuti dalla pausa, Sinnett comincia il drive che dopo 65 yard si conclude con il passaggio in end zone per Emmanuel Butler. La successiva trasformazione da due punti porta Houston avanti per 11-3.
Al rientro in campo Houston ha il primo turno offensivo e lo sfrutta al meglio con Mark Thompson che conclude con una corsa di 10 yard un drive che ha coperto 70 yard in quasi sette minuti. I Renegades finalmente si scuotono e accorciano le distanze grazie a un passaggio di 7 yard di Perez a Deontay Burnett. Si va sul 17-9 e, con quasi venti minuti ancora da giocare, la partita sarebbe ancora aperta, ma evidentemente per Perez e compagni non è proprio giornata e fino al termine nessuna delle due compagini riesce a segnare ancora.
In conclusione, vittoria meritata di Houston più per demerito di Arlington che per meriti propri e le due squadre per ora in fondo al ranking.
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