Back to the future – Le nuove divise dei Detroit Lions

Il 18 aprile i Detroit Lions hanno presentato al pubblico le nuove divise, che sostituiscono quelle introdotte nel 2017. La squadra ha attinto dalla tradizione ma ha voluto farlo con uno sguardo al futuro.

“Siamo entusiasti di dare il via ad una nuova era di Lions football”, ha dichiarato il Presidente e CEO della squadra, Rod Wood. “Honolulu Blue e Silver hanno caratterizzato i Detroit Lions per generazioni e sono orgoglioso che siamo riusciti a continuare a far evolvere l’estetica della squadra con un omaggio al passato ma con lo sguardo diretto al futuro. Il look tradizionale delle nostre maglie principali, combinato con l’aspetto audace della maglia alternativa, cattura l’essenza di Detroit e la tifoseria multigenerazionale che ci supporta”.

I Lions hanno lavorato con la Nike per trovare la giusta tonalità di Honolulu Blue e per reintrodurre il color argento dopo anni di grigio. Tornano anche le divise alternative nere, che mancavano dal guardaroba della squadra dal lontanissimo 2007. Resta in uso la throwback anni 50 già parte del vecchio set.

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LE DIVISE PRINCIPALI E LA DIVISA ALTERNATIVA

I Lions hanno semplificato le divise principali e quella alternativa, rimuovendo elementi di disturbo come la scritta Lions dalla manica destra e il tributo WCF a William Clay Ford dalla manica sinistra e hanno reintrodotto i cosiddetti “block number” (quelli tipici della tradizione del football) al posto di quelli in corsivo. I numeri di tutte e tre le maglie sono traforati. La maglia casalinga blu e quella da trasferta bianca, secondo quanto riportato sul sito ufficiale della squadra, potranno essere abbinate a ben quattro diversi pantaloni. Detroit ha a disposizione dei pantaloni argento “classici” con bande laterali e tre opzioni senza bande: blu, bianchi e argento (quelli usati con la throwback). La maglia alternativa abbandona il grigio per reintrodurre il nero, colore caro all’head coach Dan Campbell, e potrà essere abbinata a pantaloni neri o blu, in entrambi i casi senza bande laterali. Le tre maglie hanno lo stesso disegno di base, con bande sulle maniche che richiamano quelle della Ford Mustang, ma la bianca e la nera riportano sul petto sopra ai numeri rispettivamente le scritte DETROIT e LIONS.

I caschi

Lions_new_helmets_2024_Riddell_1Il casco principale argento ha ora una facemask blu e l’adesivo centrale ha bande “Ford Mustang” bianche e blu. Sul retro è presente l’omaggio a William Clay Ford Sr con un adesivo con le sue iniziali. Il casco alternativo dei Lions è blu con facemask nera e l’adesivo centrale ha bande nere e argento. Il logo sul lato è il classico leone ma in nero bordato d’argento. Anche in questo caso sul retro è presente il tributo a William Clay Ford.Lions_new_helmets_2024_Riddell_1
Lions_new_helmets_2024_Riddell_2I pantaloni e le calze

I pantaloni principali per la maglia blu sono argento, con bande laterali blu e bianche con lo stesso stile “Mustang” di quelle della maglia e del casco. Il look classico sarà completato da calze blu. La squadra avrà poi a disposizione pantaloni senza bande laterali nei colori bianco, blu e nero. E’ disponibile infine la versione argento della throwback, che come anticipato potrebbe essere di tanto in tanto abbinata alla maglia blu o a quella bianca. Le calze son tutte monocolore, blu o bianche per le due divise principali e nere per la alternate.

La maglia casalinga

La maglia Honolulu Blue è un vero omaggio alla tradizione dei Lions. Sulle spalle ha bande argento e bianco e i numeri sono bianchi bordati d’argento, molto più leggibili rispetto a quelli grigi della maglia del set precedente. Il nome del giocatore sulla schiena è bianco. I Lions hanno battezzato questa maglia “One Pride” perché questo slogan è riportato all’interno del colletto.

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La maglia da trasferta

La maglia bianca ha le bande blu e argento e una ingombrante scritta DETROIT sopra ai numeri blu bordati d’argento. Il nome della città, concessione alla modernità, costringe a posizionare i numeri più in basso rispetto alla maglia blu. Il nome del giocatore sulla schiena è blu. L’area code 313, che serve Detroit e la sua periferia, è riportato all’interno del colletto.

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La maglia alternativa

I Lions abbandonano il grigio e tornano al nero, che caratterizzava le divise alternative del ben poco fortunato triennio 2005-2007 (5-11, 3-13, 7-9 i record finali di quelle stagioni). L’attuale head coach Dan Campbell ha giocato a Detroit dal 2006 al 2008 e quando è stato assunto per guidare la squadra ha chiesto a gran voce il ritorno della alternate nera a cui era rimasto affezionato. La maglia ha bande blu e argento sulle maniche e la scritta LIONS in blu sopra ai numeri blu bordati d’argento. Il nome del giocatore sulla schiena è in argento. All’interno del colletto è presente la scritta Motor City.

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LA DIVISA THROWBACK

Nella presentazione non è stata mostrata la divisa throwback, che resta invariata rispetto agli anni precedenti. E’ un tributo alla squadra degli anni 50 ed è composta da casco argento senza adesivi e con facemask grigia, maglia blu senza bande e con numeri argento e pantaloni argento senza bande laterali. Calze blu completano l’omaggio al passato.

LINK UTILI

I Lions hanno creato una pagina dedicata alle nuove divise sul proprio sito ufficiale e hanno pubblicato gallerie fotografiche dedicate alla divisa blu, a quella bianca e a quella nera.

GIUDIZIO PERSONALE

I Lions hanno fatto un ottimo lavoro, soprattutto con la maglia principale blu. E’ positivo che la squadra abbia optato per un look semplice e “tradizionale”, e soprattutto che abbia scelto di non introdurre elementi neri nelle divise principali, limitando la presenza di questo colore alla divisa alternativa.

La divisa principale è promossa con un bel 9 e mezzo; basta un semplice sguardo perché chiunque in qualunque parte del mondo possa immediatamente riconoscere i Detroit Lions.

Ci sono alcuni aspetti che fanno perdere punti, nella mia personale classifica, alle nuove divise: la fastidiosa e enorme scritta DETROIT sul petto nella maglia bianca e le varie opzioni di pantaloni senza bande laterali.

L’idea poi che la squadra possa rovinare la splendida maglia blu scendendo in campo in all blue o peggio ancora abbinandola a pantaloni e calze bianche tormenta il mio sonno. Non giudico neanche la inutile alternate nera e blu, che sono sicuro che nonostante le mie maledizioni venderà benissimo tra i giovani.

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Una considerazione finale: la NFL ha da tempo dimostrato di non volere (o potere) controllare più i giocatori, che sul campo fanno ormai quello che vogliono da un punto di vista estetico, in barba ad ogni regola ancora vigente. Il servizio fotografico e l’evento di presentazione al pubblico dei Lions sono l’ennesima testimonianza che non si fa neanche più finta di badare alle regole… fosse anche solo per presentare al meglio le nuove divise. Il regolamento NFL, specificatamente la Rule 5, Section 4, Article 3, Item 6, dice “Game socks and/or leg coverings must cover the entire area from the shoe to the bottom of the pants, and must meet the pants below the knee”. Le gambe dei giocatori devono essere completamente coperte, ma abbiamo visto i DL Aidan Hutchinson e Alim McNeill e il T Penei Sewell posare con le calze al polpaccio, il RB Jahmyr Gibbs utilizzare calze più lunghe ma che comunque non arrivavano al ginocchio, il WR Amon-Ra St. Brown usare degli scaldamuscoli che lasciavano esposta parte della gamba e addirittura il S Kerby Joseph presentarsi con le gambe completamente scoperte.

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Lions_new_uniforms_2024_McNeill-St_Brown-Sewell-Joseph

Per tenervi aggiornati su tutte le modifiche estetiche della NFL e per non perdervi pillole di storia delle divise vi invitiamo a seguire l’account UniformiNFL su X (ex Twitter) e su Instagram.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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