UFL: preview di week 4

La quarta giornata della UFL propone due partite molto incerte, quella tra le due seconde forze San Antonio e Michigan e quella tra le due attuali “cenerentole” texane.

Memphis Showboats (1-2) @ St Louis Battlehawks (2-1) – Sabato 20

St Louis, una delle formazioni più in forma del momento, cercherà di prolungare la striscia positiva contro Memphis che, dopo la vittoria nel primo turno, è incappata in due sconfitte consecutive in cui ha manifestato un po’ di problemi soprattutto nell’attacco.

I Battlehawks sono una formazione molto equilibrata, con un buon attacco che predilige il gioco aereo con buone performances, ma ha rendimenti anche migliori nel gioco a terra dove, con 5 yard per portata, vanta la miglior media della lega. Memphis, per contro, ha l’offense meno performante di tutta la lega con una media di 3,87 yard/play, che scende a 2,68 yard/carry se si esamina il gioco di corsa pressoché inesistente. Uno dei motivi di queste prestazioni deludenti, nonostante la presenza di un QB di livello come Case Cookus, sta nella OL che non offre sufficiente protezione al QB, già 14 sacks subiti, e non incoraggia il gioco a terra.

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Quello che finora ha “tenuto a galla” i battelli è stato il defense team che finora è uno dei più efficienti dell’intera lega, soprattutto contro le corse, dove è secondo solo a quello di Birmingham. Molto aggressivi gli uomini di linea che hanno finora messo a referto 9 sacks e 13 tackles for loss, oltre ad aver forzato 4 fumble. St Louis ha invece una difesa molto buona contro il gioco aereo, ma molto permissiva contro le corse.

Per questi motivi il pronostico per questa partita è fortemente orientato a favore di St Louis, che ha un attacco nettamente più forte e una difesa che può mettere in grande difficoltà il gioco aereo di Cookus e compagni senza doversi preoccupare eccessivamente del running game di Memphis, a meno di un clamoroso risveglio di Darius Victor, negli anni scorsi ottimo portatore di palla.

D.C. Defenders (2-1) @ Birmingham Stallions (3-0) – Sabato 20

Gli imbattuti Stallions ricevono una formazione reduce da due vittorie che sta tornando ai livelli dello scorso anno.

L’offense di Birmingham gioca un mix molto equilibrato tra corse e passaggi ed è di gran lunga la migliore del campionato con 1135 yard nette guadagnate. Si sono messi particolarmente in luce il RB C.J. Marable con 149 yard in 42 corse, ma anche il QB Adrian Martinez, che è un ottimo scrambler, ha al suo attivo 161 yard in 16 corse. Tra i ricevitori spicca Deon Cain con 13 ricezioni su 20 per 240 yard L’attacco di Washington è più orientato al gioco aereo, ma con performances non eccezionali: i passaggi completati sono solo il 51% per una media di 5,83 yard/att. Molto bene si è comportato finora il WR Ty Scott con 152 yard guadagnate con sole 8 ricezioni

Il confronto tra le difese è ancora, e in maniera più marcata, favorevole agli Stallions che finora hanno concesso solo 678 yard nelle tre partite giocate, a fronte delle 976 concesse dai Defenders. Per rendere meglio la superiorità della difesa dei bicampioni USFL bastano i seguenti numeri: 17 sack per 103 yard di perdite inflitte, 16 tackles for loss per 76 yard, 3 intercetti e 15 pass defense, tutti valori che li vedono al primo posto nelle rispettive graduatorie. Sugli scudi, tra i giocatori di Birmingham il DT Carlos Davis con 5 sacks all’attivo e il DB Mark Gilbert con un intercetto e 3 PD.

In definitiva sembra che per i Defenders non possa esserci scampo, ma attenzione a Jordan Ta’Amu: anche se con statistiche per ora non brillantissime, è un giocatore che sa come si vincono le partite e lo ha dimostrato sia contro Houston che, soprattutto, nei secondi finali della partita vinta ad Arlington.

Michigan Panthers (2-1) @ San Antonio Brahmas (2-1) – Domenica 21

La partita più interessante della settimana, tra due formazioni che stanno superando le aspettative della vigilia.

Per quanto riguarda il gioco offensivo, le due compagini hanno tendenze molto diverse: San Antonio è fortemente pass-oriented, avendo scelto di giocare il 64% delle azioni su passaggio, con risultati molto soddisfacenti visto il 71% di completi e la media di 5,75 yard/att, risultati che si devono ad una buona organizzazione di gioco, merito dell’OC A.J. Smith arrivato da Houston con Wade Phillips, ma anche all’ottimo QB Chase Garbers che però potrebbe restar fuori anche per tutta la stagione per un infortunio a un polso. Lo sostituirà Quinton Dormady, che l’anno scorso giocò con buonissimi risultati le ultime partite con gli Orlando Guardians, e che dovrebbe essere in grado di non far rimpiangere troppo Garbers. Ad ogni buon conto i Brahmas in settimana hanno ingaggiato anche il QB ex Cleveland Browns Kevin Hogan per avere una valida alternativa.

I Panthers, al contrario, hanno un game plan molto ben bilanciato tra corse (48%) e passaggi (52%) con la bella media di 6,85 yard/att, grazie al giovane E.J. Perry che nel finale della scorsa stagione si meritò il posto di starter a suon di TD pass.

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Michigan ha buone statistiche anche nel gioco di corsa, grazie a Wes Hills, che finora ha portato palla per 118 yard, ma anche dello stesso Perry che di yard ne ha corse 102 in 19 portate. San Antonio per il gioco a terra si avvale della coppia Antony McFarland- John Lovett, due RB complementari, il primo veloce ed elusivo, il secondo potente, abituato a correre nel traffico.

Detto degli attacchi, è opportuno parlare delle due difese, che sono tra le più efficienti dell’intera lega e, in particolare, sono le due migliori contro il gioco aereo. San Antonio ha una pass rush che finora ha totalizzato 9 sacks, contro i 6 di Michigan, ma è nel secondario che le due compagini hanno le armi migliori: i Brahmas hanno al loro attivo un intercetto e 10 PD, i Panthers 2 intercetti e 11 PD.

I due QB troveranno quindi pane per i loro denti e non si può escludere che la partita venga poi decisa dal rendimento sulle corse o addirittura dai calci piazzati, e anche qui il menu è sostanzioso, con Jeff Bates che ci ha abituato a calci da distanze record e con Ryan Santoso che ha un dignitoso curriculum nella NFL dove è stato anche campione con i Los Angeles Rams. Dobbiamo aspettarci una partita molto spettacolare e di alto livello emotivo che, speriamo, invogli gli spettatori ad affollare l’AlamoDome.

Arlington Renegades (0-3) @ Houston Roughnecks (0-3) – Domenica 21

Il week-end si chiude con lo scontro tra le due formazioni texane che, contro ogni pronostico, occupano il fondo delle due Conference con nessuna vittoria all’attivo.

I Renegades, campioni della XFL, hanno il secondo attacco per yard guadagnate, dopo gli Stallions, con 5,53 yard per azione di gioco, e in particolare vantano una media di 7,15 yard/att nel gioco aereo, che è quello più praticato. I Roughnecks hanno una vocazione al gioco aereo anche più spiccata, ma con media realizzativa più bassa, 6,13 yard/att. Entrambe le squadre corrono poco ma finora i Renegades hanno fatto qualcosa di più affidandosi a DeVeon Smith, 103 yard e Leddie Brown, 89 yard.

I Roughnecks hanno finora corso poco e con medie tutt’altro che esaltanti ma da domenica potranno probabilmente recuperare Mark Thompson che ha dovuto saltare l’inizio di stagione per infortunio ma questa settimana si è allenato regolarmente con la squadra. Il ritorno di Thompson, uno dei RB migliori delle due stagioni USFL potrà certamente offrire importanti alternative al gioco offensivo di Houston.

Le due difese sono tra le più permissive della lega in termini di yard concesse, ma i Roughnecks sono stati molto più efficaci contro le corse e sembrano molto più aggressivi, come testimoniano i 3 fumbles forzati e i 17 tackles for loss che hanno inflitto perdite per 50 yard agli avversari. Per questo motivo il rientro di Thompson e un conseguente maggiore ricorso al gioco a terra potrebbero far pendere dalla parte di Houston una bilancia che, in caso contrario, sarebbe favorevole ad Arlington.

Una partita che secondo me vale la pena di vedere, purtroppo solo in differita il giorno dopo sul canale YouTube dedicato alla UFL.

Per chi non avesse tempo, sono sempre disponibili gli highlight di circa 15 minuti sia su YouTube che sul sito della UFL.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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