Dominio Ravens (Baltimore Ravens vs Seattle Seahawks 37-3)

I Baltimore Ravens dominano i Seattle Seahawks in una partita senza storia, con un punteggio finale di 37-3 maturato grazie ad una differenza enorme in tutti i lati del campo.

Andiamo ad analizzare i punti salienti del match.

Strapotere nel running game

La squadra di Pete Carroll si presentava a questa sfida come una delle difese più forti contro le corse, almeno fino a questo momento. I Ravens erano quindi un banco di prova importante, vista la presenza di un QB estremamente pericoloso sotto questo aspetto come Lamar Jackson, unito ad un parco running back di tutto rispetto.

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Purtroppo il confronto è stato impietoso, frutto anche di una preparazione della partita decisamente migliore da parte di Jim Harbaugh e del suo staff.

La vera sorpresa della serata è stato il rookie UDFA Keaton Mitchell, che alla sua prima occasione dall’inizio della stagione ha guadagnato ben 138 yard in 9 portate, con una strabiliante media di 15,3 yard. I Ravens hanno distrutto i Seattle Seahawks proprio nel gioco a terra, guadagnando ben 298 yard totali, con quattro running back sopra alle 40 yard.

Al contrario, i Seahawks non sono riusciti minimamente ad impensierire la squadra dicasa con sole 28 yard complessive, costringendo quindi Geno Smith a prendersi più rischi nel gioco aereo. E questo ci porta al punto successivo.

La differenza in Offensive Line

Sei primi down totali, con un terribile 1 su 12 al terzo down e una media di appena 3,2 yard per giocata, per giunta drogata dalla catch and run di 50 yard di DK Metcalf. Senza quella giocata, i Seahawks avrebbero guadagnato solo 101 yard di attacco su 46 giocate offensive eseguite, ovvero solo 2,2 yard di media per giocata.

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Alla fine i continui infortuni e avvicendamenti in Offensive Line hanno presentato il conto, contro la squadra sicuramente più forte affrontata fino ad oggi. Damien Lewis ha dovuto lottare contro un infortunio alla caviglia e un attacco influenzale che lo ha limitato tutta la settimana, Phil Haynes era questionable a causa di un infortunio al polpaccio, Anthony Bradford è stato dichiarato inattivo a causa di un infortunio alla caviglia. A loro si aggiunge il lungodegente Abe Lucas, che sicuramente avrebbe aiutato non poco contro la fortissima Defensive Line dei Ravens, leader in NFL come numero di sack.

Come detto, il gioco di corsa non ha contribuito minimamente ad alleggerire la pressione su Geno Smith, che ovviamente ha dovuto prendersi dei rischi che hanno portato ad un intercetto e un fumble in una fase determinante della partita, a fine primo tempo, dopo un turnover generato da Tre Brown che avrebbe potuto rimettere in partita i Seahawks (in quel momento il risultato era di 14-3).

Ed invece, Kyle Van Noy è stato autore di un perfetto strip-sack che ha portato Justin Tucker a poter calciare proprio prima dell’intervallo il field goal del 17-3.

Smith ha completato solo 13 passaggi su 28 per 157 yard e, anche se avrebbe potuto fare sicuramente meglio, il più delle volte non aveva proprio il tempo di pensare a causa della incessante pressione dei Baltimore Ravens.

La potenza offensiva dei Ravens

Detto della prestazione non all’altezza della Offensive Line dei Seattle Seahawks, sicuramente dall’altro lato ci sono da fare enormi complimenti ai colleghi di reparto dei Ravens.

I ragazzi di Jim Harbaugh hanno macinato ben 515 yard di attacco totale, con Keaton Mitchell a farla da padrone, ma anche Lamar Jackson ha dato il suo solito contributo con 60 yard in 10 tentativi. Jackson ha avuto anche solo cinque incompleti su 26 tentativi e 21 passaggi per 187 yard totali, sostituito poi da Tyler Huntley a partita ormai indirizzata. Anche Huntley ha completato 5 passaggi su 7 per 38 yard e un touchdown.

I Seattle Seahawks non avevano concesso più di 127 yard di corsa nelle prime sei partite dell’anno, ma nelle ultime due la run defense è decisamente deteriorata, prima con i Cleveland Browns e poi con i Ravens, nonostante la trade per Leonard Williams. L’ennesimo grave infortunio di J.K. Dobbins ha liberato Gus Edwards, che nelle ultime tre settimane ha messo a referto ben sei TD uniti a prestazioni decisamente confortanti.

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I Ravens hanno dimostrato a tutta la NFL di essere una seria candidata al titolo AFC, non solo grazie al loro attacco, ma soprattutto grazie ad una difesa di cui vale la pena parlare.

La miglior difesa della lega?

La partita di ieri sera ha confermato che, incontestabilmente, la difesa dei Ravens è una delle migliori in tutta la NFL, se non la migliore. I numeri parlano da soli, il reparto guidato da Mike Macdonald è il migliore per punti concessi per game, yard per giocata, percentuale di TD concessi in Red Zone e per game, mentre è secondo per yard concesse.

Ma numeri a parte, guardando i giocatori ci sono delle vibrazioni che a Baltimora non si sentivano da un bel po’ di tempo; l’arrivo di Roquan Smith ha consolidato un reparto LB dove Patrick Queen, libero da responsabilità eccessive, ha dimostrato che la scelta al primo giro non è stata un errore, mentre la secondaria guidata da Marlon Humphrey riesce sistematicamente a bloccare gran parte dei WR avversari.

Con un reparto così, sognare è lecito.

Cosa si può salvare?

In una serata da dimenticare, forse l’unica nota positiva arriva da Boye Mafe, che anche ieri ha confermato la sua enorme crescita rispetto alla rookie season.

Mafe è stato autore della sesta partita consecutiva con un sack, arrivando addirittura ad uno strip-sack su Lamar Jackson che ha dato l’occasione all’attacco (non sfruttata) di tornare in partita. La giocata è arrivata solamente due play dopo un possibile sack, non arrivato solamente grazie all’atletismo di Lamar, che è riuscito a sfuggire a Mafe e portare a casa un guadagno di 23 yard.

Uno sguardo al futuro

Entrambe le squadre avranno un calendario decisamente complicato nelle prossime settimane.

I Ravens affronteranno nell’ordine Browns, Bengals e Chargers prima del bye week, con i primi che hanno ritrovato Deshaun Watson ed i secondi che stanno vedendo Joe Burrow sempre più vicino alla forma ideale. I Chargers sono comunque una squadra capace di prestazioni sorprendenti e pertanto non potranno essere sottovalutati.

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I Seattle Seahawks affronteranno Commanders e Rams prima di un filotto decisamente proibitivo contro 49ers, Cowboys, ancora 49ers e Eagles. Le speranze di playoff passano da queste sei partite, dalle quali la squadra di Pete Carroll dovrà uscire con almeno tre vittorie per poter sperare di staccare il biglietto.

I Seahawks non sono così brutti come li hanno fatti sembrare i Ravens ieri sera, tuttavia sarà indispensabile ritrovare un running game degno di questo nome e, magari, recuperare qualche infortunato in Offensive Line per dare un po’ di sicurezza e tempo per lanciare in più ad un impaurito Geno Smith, che sta rivedendo alcuni fantasmi del passato che pensavamo si fosse definitivamente messo alle spalle.

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Seahawks Nest Italia

Tre amici e una grande passione per i Seattle Seahawks. Simone Faccini, Marco Bernardi e Marco Cherubini sono gli autori di Seahawks Nest Italia, il primo podcast in italiano sui Seahawks ma anche una comunità e un punto di ritrovo per tutti i 12s in Italia.

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