Le divise throwback dei Tampa Bay Buccaneers

Mercoledì 12 luglio i Tampa Bay Buccaneers hanno presentato le proprie divise throwback “creamsicle”, con il casco bianco che sui lati ospita Bucco Bruce, il pirata tanto bistrattato in passato quanto amato ora che il movimento dei nostalgici sta influenzando le mosse stilistiche e commerciali di tante squadre.

https://twitter.com/UniformiNFL/status/1679147797369720832

Il video girato per lanciare le nuove throwback vede la partecipazione dei giocatori attualmente nel roster Mike Evans, Chris Godwin, Lavonte David e Antoine Winfield e delle leggende Derrick Brooks (colui che passa il borsone ai giocatori attuali), Ronde Barber (il barman) e Mike Alstott (il buttafuori). Piccola apparizione anche per due tifosi dei Bucs, il comico Bert Kreischer (il DJ) e la imprenditrice del mondo dei cosmetici Jaclyn Hill.

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Come si sente nel video dalla voce narrante di Derrick Brooks, “This is not a throwback, it’s the core of who we are”. I Buccaneers infatti intendono fare del “creamsicle” e di Bucco Bruce una parte integrante della identità della squadra, ovviamente anche per massimizzare i profitti tramite il merchandising.

Ma oggi non siamo qui per combattere il capitalismo, siamo qui per gustarci uno dei pezzi pregiati dell’”estate delle throwback”. In realtà una critica ai Buccaneers la dobbiamo muovere, quella di essere stata la squadra che ha postato meno foto della divisa presentata e tutte foto decisamente scadenti. Non è stata resa pubblica una galleria dove la divisa si veda bene, non sono state postate le usuali immagini con i dettagli, la maggior parte delle foto pubblicate hanno effetti cromatici applicati per dare un’idea vintage e questo ha reso complicato accompagnare questa recensione con immagini soddisfacenti. Ci siamo dovuti ingegnare, modificando alcune delle grafiche create dalla squadra e scavando a fondo per trovare qualche immagine che rendesse giustizia alla bella divisa.

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(Tampa Bay Buccaneers)

Maglia arancione (“Creamsicle”), pantaloni bianchi con bande laterali che richiamano quelle del casco, calze arancioni con bande orizzontali che richiamano quelle delle maniche della maglia e casco bianco con il logo Bucco Bruce sono la riproduzione moderna della divisa originaria del 1976 (che i Bucs usarono solo in preseason visto che poi scelsero di giocare tutte le partite di regular season con la divisa bianca nel loro anno d’esordio in NFL).

I Buccaneers hanno annunciato che le divise throwback faranno il loro ritorno in campo in occasione della sfida di week 6, il 15 ottobre, contro i Detroit Lions.

La città di Tampa e il suo sindaco Jane Castor hanno ufficialmente proclamato il 14 agosto 2023 “Creamsicle Day”, e la squadra ha tenuto un allenamento del Training Camp aperto ai tifosi ed ha organizzato attività a tema.

MASCOTTE E CHEERLEADER

I Buccaneers hanno una mascotte ufficiale, Captain Fear, ma dal 2023 tornerà sulla sideline anche Bucco Bruce, che non si vedeva dall’ultima volta che i Bucs avevano potuto giocare in “creamsicle” nel 2012.

Insieme a lui ci sarà il gruppo di cheerleader in versione throwback.

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Foto della mascotte Bucco Bruce e delle cheerleader scattata il 14 agosto 2023 durante il Creamsicle Day (Tampa Bay Buccaneers)

UN PO’ DI STORIA

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Il primo proprietario dei Buccaneers Hugh Culverhouse Sr (Tampa Bay Times)

I Buccaneers hanno esordito in NFL nel 1976, adottando l’arancione, il rosso e il bianco come colori sociali. Il logo Bucco Bruce è stato creato dall’artista Lamar Sparkman (1921-2010), disegnatore del Tampa Times e del Tampa Tribune.

Secondo quanto riportato da un articolo del 1975 di Joe Henderson sul Tampa Tribune, che cita le parole dell’allora direttore del Marketing dei Buccaneers Bill Marcum, la squadra era stata sommersa di proposte di logo da parte di artisti locali e di quelli che lavoravano nel dipartimento creativo della NFL. La maggior parte delle proposte raffigurava pirati “sporchi e cattivi”, mentre la squadra cercava una immagine più elegante. “Quello che ci arrivava richiamava l’immagine di Long John Silver, o qualcosa del genere”, aggiungeva Marcum nella intervista. “Continuavamo a ricevere quelle cose dall’aspetto trasandato, ma quello che stavamo cercando era un cavaliere, non un pirata peloso”. Sempre secondo Marcum la prima proposta di Sparkman conteneva un teschio con ossa incrociate, la seconda un cappio da impiccagione, così la squadra gli spiegò meglio cosa cercava e la sua terza proposta fu quella che venne poi portata all’attenzione della commissione messa in piedi dal proprietario Hugh Culverhouse per supervisionare la creazione dell’identità della squadra. Il logo, che richiamava personaggi alla Errol Flynn, aveva un cappello con la piuma, un pugnale tra i denti ed un’espressione che secondo l’idea dell’autore era per metà un ghigno e per metà un ammiccamento. La commissione valutò l’opportunità di aggiungere o meno una benda sull’occhio, cosa che venne scartata per non tornare all’immagine stereotipata del pirata, e successivamente se il personaggio dovesse avere entrambi gli occhi aperti o tenerne uno chiuso. Secondo Marcum fu Glenna Hancock, una impiegata del dipartimento pubbliche relazioni, a chiudere il dibattito dicendo che l’occhio chiuso dava l’idea di uno sguardo malizioso e che la cosa fosse sexy.

Bucco Bruce (soprannome di uso comune, ma non ufficiale), fu creato in due versioni specchiate perché sul casco la piuma doveva essere rivolta verso il retro del casco da entrambi i lati.

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Nel primo anno la maglia “casalinga” arancione è stata utilizzata solamente in preseason in quanto la squadra ha preferito utilizzare la maglia bianca con numeri arancioni bordati di rosso anche fra le mura amiche.

Nel 1977 la divisa è stata leggermente modificata, con la rimozione delle bande orizzontali dalle calze sia della divisa casalinga che di quella da trasferta e con l’inversione dei colori dei numeri e del nome sulla schiena nella maglia bianca, che da arancioni bordati di rosso sono diventati rossi bordati di arancione.

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Le due divise sono rimaste sostanzialmente invariate fino al 1992, quando la squadra ha introdotto dei pantaloni arancioni con banda bianca bordata di rosso che ha abbinato alla maglia bianca, il cui colletto è diventato arancione. In quella stagione c’è stata un’altra modifica sulle divise, più difficile da notare ma non meno importante: Bucco Bruce è stato rinnovato. Nel 1993 il logo subirà ulteriori piccoli ritocchi.

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NOTA: il logo del 1992 e quello del 1993-96 dell’immagine sono stati ricreati dall’autore di questo articolo a solo scopo illustrativo e non possono essere considerati riproduzioni fedeli al 100% del logo applicato sul casco in quegli anni

I colori chiari e l’immagine cartoonesca di Bucco Bruce che certamente non “incutevano timore”, uniti a risultati tutt’altro che positivi (dal 1976 al 1996 i Buccaneers raggiunsero i playoff solo in tre occasioni) resero la squadra della Florida lo “zimbello” della lega. Erano gli anni 90, tante squadre stavano introducendo look più aggressivi, e i Bucs decisero di rivoluzionare la loro immagine nella speranza di cambiare anche il proprio destino.

Bucco Bruce fu rinchiuso nell’armadio nel 1997, quando i Bucs hanno cambiato colori sociali adottando il grigio peltro (pewter), il rosso e il nero e hanno introdotto un logo più “aggressivo” costituito da una bandiera con un teschio sopra a due sciabole incrociate (mossa che fece infuriare il proprietario dei Raiders Al Davis). I Buccaneers avevano iniziato ad avere successo sotto la guida di Tony Dungy (1996-2001) e raggiunsero la vetta nella stagione 2002 con Jon Gruden, che li guidò a vincere il Super Bowl XXXVII contro la sua ex squadra, i Raiders.

I successi con la nuova divisa hanno tenuto Bucco Bruce in esilio fino al 2009, quando la squadra ha reintrodotto la divisa “creamsicle” come throwback. Nel 2009 Bucco Bruce fece una comparsata in week 9 contro i Packers, nel 2010 in week 13 contro i Falcons, nel 2011 in week 13 contro i Panthers e nel 2012 in week 7 contro i Saints. Nel 2013 la NFL introdusse la regola che vietava l’utilizzo di caschi alternativi e Bucco Bruce fu costretto ancora una volta in un cassetto.

CURIOSITÀ

Il LB Lavonte David è l’unico giocatore ancora nel roster di Tampa Bay ad aver indossato la divisa throwback nel 2012. La throwback del periodo 2009-2012 aveva numeri, lettere del nome e bande delle maniche stampati sulla maglia, come in quella del 1976, mentre nella nuova throwback sono cuciti.

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Il LB dei Buccaneers Lavonte David (54) fotografato durante la partita del 21 ottobre 2012 contro i New Orleans Saints (Kim Klement/USA TODAY Sports)

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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