Cosa è successo a Damar Hamlin dal punto di vista medico

Questa notte nella partita fra Buffalo Bills e Cincinnati Bengals, Damar Hamlin nel tentativo (riuscito) di placcare Tee Higgins si è prima rialzato normalmente, per poi cadere senza peso sulla schiena. Il placcaggio di per sè non ha avuto niente di drammatico, se ne sono visti tanti simili, ma Hamlin non si è più rialzato. Ha perso conoscenza ed è stato immediatamente preso in cura dai medici, che hanno eseguito il massaggio cardiaco e usato il defibrillatore.
Nel placcaggio la spalla di Higgins ha colpito il petto di Hamlin, generando un trauma. I dottori americani definiscono questo un Blunt Trauma, un trauma contusivo.

Il trauma contusivo è un impatto improvviso non penetrante. Il contatto diretto tra il torace ed il casco dell’avversario ad alta velocità ha probabilmente causato lo stordimento del tessuto cardiaco. Quello che succede è che il cuore passa da un normale ritmo sinusale a un ritmo irregolare, che non è compatibile con la vita. Tipicamente si tratta di fibrillazione ventricolare o tachicardia ventricolare, e di solito questo causa un arresto cardiaco. Quindi il cuore entra in un ritmo che al posto di essere una contrazione concentrica, si verifica una fibrillazione e il cuore non pompa più sangue. Il corpo non riceve ossigeno e non riceve la perfusione dei tessuti, quindi c’è perdita di conoscenza. Per questo il giocatore è svenuto subito dopo essersi rialzato.

Al contrario di un vero infarto, dove hai un’arteria bloccata, hai letteralmente una contusione al petto. Per risolvere il problema devi defibrillare il cuore, il che significa semplicemente che usi l’AED (automated external defibrillator – defibrillatore automatico esterno), che riconosce il ritmo cardiaco, ti dice se e quando scioccare la persona. Quando trovi qualcuno privo di sensi, la prima cosa che fai è controllare il polso per capire se c’è battito o meno. Se non c’è battito, inizi la compressione cardiopolmonare (CPR – Cardiopulmonary resuscitation).

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A quel punto vai con quello che chiamiamo ABC – Airway, Breathing, and Circulation – vie aeree, respirazione, circolazione. La prima cosa da fare è intubare il paziente. Devi assicurarti che stia ossigenando, perché più tempo passa, più a lungo rimane senza ossigeno e si verifica un danno anossico (da mancanza di ossigeno). Questo porta a lesioni cerebrali, lesioni cardiache, lesioni agli organi, il che significa che il paziente potrebbe non svegliarsi mai o, se mai lo facesse, potrebbero non essere nella stessa capacità fisiche e mentali di prima che accadesse il fatto.

Quindi il paziente viene intubato immediatamente, in questo modo hai una via aerea controllata, e puoi usare il defibrillatore, il quale ti dirà il ritmo, e se è scioccabile o meno. Se non c’è un ritmo defibrillabile, allora devi semplicemente continuare a fare la CPR  fino a quando non ottieni un battito o, purtroppo, è passato abbastanza tempo da poter definire il paziente semplicemente morto. Per come hanno agito in questo caso, hanno avuto il battito velocemente, lo hanno defibrillato e lo hanno stabilizzato.

Il giocatore è al momento in cui scriviamo questo articolo è in condizioni gravi ma stabili, sebbene non respiri autonomamente. Il ragazzo è ancora intubato per i motivi citati sopra, con una contusione al petto e probabilmente costole rotte. Mantenerlo in questo stato è la cosa migliore per Damar al momento. I suoi parametri vitali sono tornati normali.

L’unica cosa che possiamo fare è pregare e sperare che Damar Hamlin si riprenda e il più presto possibile.

Speriamo sinceramente che Damar Hamlin stia bene, che Tee Higgins non incolpi se stesso, e che nonostante questo colpo non fosse il più duro mai visto in un campo, influenzi in maniera positiva un cambiamento nella NFL per rendere questo sport meraviglioso ancora più sicuro.

Ringraziamo per questo articolo Christine Tracy-Sortino, Medico Specialista di pronto soccorso da più di 10 anni che ci ha largamente aiutato a scrivere questo articolo.

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Emanuele Sortino

Doctor in Material Science and Engineering at University of Colorado Boulder. Titolo preso solo col scusa di avere una copertura per la sua smania di football. SKO Buffs e GO Broncos!

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4 Commenti

  1. Buona analisi, ma al momento sono solo congetture. Il blunt trauma e’ una ipotesi, ma potrebbe essere una sindrome del Q-T lungo non diagnosticata, o un evento simile a quello che successe al giocatore della Roma, Manfredonia, a causa di un mix di stress fisico, temperatura bassa e diselettrolitismo che, insieme, potevano aver causato uno spasmo coronarico.
    Teniamo presente che l’incidenza di morti improvvise cardiache è di circa 2,3 su 100.000 (80% però dilettanti), il problema, quindi, è comunque molto importante. Averlo visto in diretta in un Monday Night lo ha reso ancora più drammatico.

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