La strada verso il Draft: Javonte Williams

Età: 20 – Ruolo: Runningback – College: North Carolina
Classe: Junior – Altezza: 5’10” (1.78 m) – Peso: 220 lbs (100 kg)

La classe dei running back di quest’anno ha due chiari giocatori in testa: Harris di Alabama e Etienne di Clemson. Ma cosa c’è dietro di loro? Il terzo running back in uscita dal college per molti è Javonte Williams. Il talento in uscita da North Carolina ha giocato in high school sempre in North Carolina chiudendo la stagione del 2017 con 2271 yard e 27 touchdown. La sua carriera al college è stata buona, soprattutto se si va a vedere l’exploit dell’ultimo anno, chiuso con 1168 yard e 19 touchdown. Con il suo compagno di backfield Michael Carter ha dominato, aiutando i Tar Heels ad arrivare all’Orange Bowl, non giocato per concentrarsi definitivamente sul Draft.

Dal punto di visto fisico, Javonte è perfetto per la NFL, con un corpo compatto e molto in forte, in grado di affrontare qualsiasi tackle dei difensori, anche tra i pro. Corre con forza e violenza, mettendoci sempre tutto sé stesso e non dando mai la prova di essere fuori dalla partita. È in grado di assorbire il contatto e di restare in equilibrio senza problemi, riprendersi e continuare a guadagnare yard su yard. Questo può far pensare a un running back da power run poco agile ed elusivo. Nulla di più falso: Williams è un corridore in grado di cambiare direzione senza problemi, in grado di fare il cosiddetto “one cut” in pochissimo tempo. Una volta trovato il buco aperto dalla sua linea, Javonte taglia, accelera e parte. Sul corto raggio è bravissimo a sfruttare la sua fisicità per prendere anche un millimetro in più su ogni azione, rendendolo uno dei running back migliori sulla produzione “after contact”. Ha una buona visione del campo e in uno contro uno è un incubo per i defensive back avversari. Anche la velocità sul lungo è buona, non è un home run threat eccellente, ma visto il peso, la velocità è più che buona. Anche come bloccatore se la cava, sfruttando alla perfezione il suo fisico è in grado di tenere qualsiasi blitz da parte delle secondarie avversarie e dei linebacker.  La sua partita migliore, probabilmente, è stata quella contro Miami: il running back ha messo a segno ben tre touchdown, correndo per 236 yard su 23 portate. Contro gli Hurricanes ha dimostrato di essere un running completo: corse esterne al tackle, interne alle guardie, defensive back spazzati via e abilità di chiudere le corse in end zone.

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Come ho già detto, la sua velocità sul lungo è buona, ma se si cerca un prospetto in grado di seminare i difensori in velocità, questa non è la caratteristica principale del gioco di Williams. Sui passaggi spesso pecca: quest’anno ha lasciato cadere ben 27 passaggi ricevibili. Per molti, poi, l’aver condiviso le corse con Michael Carter, potrebbe essere visto come un difetto, in quanto Javonte non è mai veramente stato il leader incontrastato delle portate della squadra. Contro una buona difesa come Notre Dame ha faticato parecchio a mettersi in moto: se si va a vedere la partita non è stato quasi mai in grado di correre verso l’esterno per poi tagliare verso il centro del campo. Vero è che la linea offensiva di North Carolina è stata sopraffatta dalla linea difensiva di Notre Dame, non aiutando il gioco del numero 25.

Tra i pro, Javonte Williams potrebbe diventare il running back titolare dal day one, soprattutto se dovesse migliorare nella ricezione del pallone. Per me potrà tranquillamente essere un running back da tre down. Come corridore “one-cut” è fatto e finito e non ha bisogno di molto tempo per potersi integrare in uno schema offensivo tra i pro. Se si cerca un running back più agile e in grado di produrre anche fuori dal backfield con facilità, forse non bisogna rivolgersi a Javonte.

Come ho già detto, per molti il fatto di aver dovuto condividere le corse con Michael Carter potrebbe essere un fattore limitante. Per me è una nota positiva: sempre più si cercano running back giovani in grado di poter produrre per 4/5 anni ai massimi livelli per poi cercarne altri nuovi, senza ingolfare il cap con un rinnovo pesante. Javonte non ha moltissimi chilometri sulle gambe e ha dimostrato di poter produrre tanto anche in un backfield condiviso.

Davanti a lui ci sono chiaramente due prospetti che forse potrebbero essere scelti al primo round. Se si parla solo di talento, per me, Williams meriterebbe di rientrare nelle prime 32 scelte. Verosimilmente parlando, però, Javonte sarà un giocatore molto ricercato nel secondo round. Alla pick numero 34 ci sono i New York Jets che hanno un disperato bisogno di un running back affidabile. Il nuovo offensive coordinator, Mike LaFleur, discepolo di Kyle Shanahan, apprezzerebbe molto un giocatore come Javonte, in grado di macinare yard. Alla pick 36 ci sono i Miami Dolphins che potrebbero decidere di non puntare su un running back in free agency (si parla di Aaron Jones), ma di puntare su un talento in grado di dare solidità al reparto, che lo scorso anno non ha avuto un giocatore in grado di spiccare sugli altri.

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Emiliano Guadagnoli

Sono un grande appassionato di football Nfl, seguo questo fantastico sport dal 2012. Sedotto e abbandonato da Kaepernick, tifo i San Francisco 49ers. Scrivo anche sui prospetti con la rubrica "La strada verso il Draft"

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