Uno sguardo al 2017: New York Jets
A stagione conclusa, vi proponiamo la review della stagione 2017 delle trentadue squadre NFL. Oggi è il turno dei New York Jets.
COME DOVEVA ANDARE…
Dire che le aspettative in casa Jets fossero minime è un “sottile” eufemismo. Sull’almanacco dei Football Outsiders si poteva leggere la frase “è difficile negare che nel 2017 i Jets cercheranno di perdere più gare possibile”. In estate avevano lasciato il team un Brandon Marshall ormai vicino al capolinea, Darrelle Revis, il cui declino era preventivabile, ma forse non in modo così repentino e la safety Gilchrist. In compenso non erano certamente arrivati nomi altisonanti: il veteranissimo regista Josh McCown, giunto con i Jets al suo ottavo team NFL, il tackle Beachum ed il cornerback Morris Claiborne mentre proprio all’ultimo si era aggiunto il receiver Jermaine Kearse, ottenuto dai Seahawks in cambio di Sheldon Richardson. Il grave infortunio al collo che metteva k.o. durante la preseason il receiver numero 1, Quincy Enunwa, sembrava ulteriormente seppellire le chance dei Jets il cui secondario nel 2016 era stato pessimo.
…E COME E’ ANDATA
Con queste premesse, e per quanto incredibile possa sembrare con un record di 5-11, la stagione dei Jets non è stata poi così negativa. Finche McCown è rimasto in campo la squadra ha lottato in tutte le gare, tranne quella persa malamente in casa dei Raiders, e addirittura a metà ottobre si è trovata con un record positivo di 3-2 e avanti 14-0 contro i Patriots. Persa quella sfida, il team di coach Bowles si è un po’ smarrito, ma le seguenti quattro sconfitte sono arrivate con uno scarto massimo di 8 punti e in dicembre i Jets hanno anche battuto i Kansas City Chiefs. Nella gara successiva però con l’infortunio di McCown, il passing game ha smesso di funzionare e nelle ultime quattro partite l’attacco ha messo a segno appena 32 punti.
COSA HA FUNZIONATO…
McCown ha disputato la sua migliore stagione in NFL, con quasi 3000 yard lanciate e 18 mete e con lui hanno giocato un buon campionato i due receiver Robby Anderson (63 ricezioni per 941 yard) e Jermaine Kearse (65-810) ed il tight end Seferian Jenkins (50-357). Buona anche la stagione del runner Bilal Powell che in 178 portate ha portato a casa 722 yard e 5 mete. In difesa la coppia di tackle veterani Leonard Williams e McLendon ha avuto una stagione positiva, pur fra molti alti e bassi, mentre l’mvp difensivo è stato l’ottimo linebacker Demario Davis il quale, al rientro dopo una stagione passata a Cleveland, ha messo assieme 135 placcaggi e 5 sack. Anche le due safety rookie Jamal Adams e Marcus Maye hanno disputato sicuramente un buon campionato, il che lascia ben sperare per il futuro.
…E COSA NON HA FUNZIONATO
Andato k.o. McCown, Petty ha chiaramente dimostrato di non essere assolutamente pronto per giocare nella Lega maggiore. Grossa delusione anche per i due receiver rookie Stewart e Hansen che insieme hanno prodotto appena 15 ricezioni. La difesa ha patito la stagione negativa di Wilkerson ed una pass rush quasi inesistente (28 posto su 32 squadre in questo fondamentale per i Jets). Anche il giovane inside linebacker Lee ha deluso, non essendo riuscito a trovare un minimo di continuità, mentre i cornerback hanno nuovamente faticato, con Claiborne, il cui rendimento è andato scemando nel corso della stagione prima di andare k.o. per l’ennesima volta in carriera, e la coppia Burris e Skrine che hanno chiaramente dimostrato di non poter essere la risposta a lungo termine per la Gang Green.
E ADESSO?
I Jets hanno scelto Teddy Bridgewater come quarterback per la prossima stagione con un contratto annuale, la dirigenza in verde avrà comunque tutte le possibilità di mettere le mani su un rookie in un draft sicuramente interessante a livello di quarterback (si parla insistentemente di Josh Rosen, da UCLA).
Il resto dell’attacco vede l’arrivo del runningback Crowell dai Brows e se rientrerà Enunwa (ed è un grosso se) i Jets potrebbero essere un cliente da prendere con le molle. In difesa invece non mancano i buchi, a partire dai cornerback (è notizia di ieri il contratto firmato da Trumaine Johnson che ne fanno uno dei cb più pagati della lega) per proseguire col pacchetto dei linebacker; però se una dirigenza che nelle recenti stagioni è sembrata avere le idee non certo chiare, per usare di nuovo un eufemismo, proseguirà nel ringiovanire una rosa che negli ultimi anni è stata imbottita di giocatori over 30, avrà già compiuto un altro passo nella giusta direzione.