[NFL] Wild Card: Hail Mary che cambiano partite (New York Giants vs Green Bay Packers 13-38)

Finalmente, dopo mesi di battaglie per l’accesso alla post season, i playoff sono arrivati. Il Wild Card weekend ci regala quattro partite già di alto livello, tra cui la più interessante è quella che vede i New York Giants volare a Lambeau Field per affrontare i Green Bay Packers.

Le due squadre sembrano infatti essere le più in forma dell’intera NFC, con gli ospiti che cavalcano una difesa quasi impenetrabile nell’ultimo mese di regular season e i padroni di casa che invece possono contare sull’attacco più in palla della lega. Molti analisti pensano addirittura che il rappresentante della NFC al Super Bowl di Houston possa uscire proprio da questa sfida.

La trasformazione dei Packers da squadra mediocre (4-6 dopo tre mesi di regular season) a corazzata imbattibile (10-6 al termine della stagione) ha dell’incredibile. Aaron Rodgers, dopo un inizio più che complicato, è tornato il fenomeno degli ultimi anni; il receiving core è passato da uno dei peggiori della lega ad uno dei migliori, con ben 3 ricevitori con più di 600 yard in stagione; inoltre il ritorno di Jared Cook a pieno regime aggiunge un’altra arma all’arsenale di Rodgers. Insomma l’attacco di Green Bay sarà un ostacolo importante per tutti i pretendenti al titolo.

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I Giants, dal canto loro, sono una delle poche squadre che potrebbe essere in grado di impensierire Rodgers e compagni. La difesa dei G-men ha chiuso la stagione in seconda posizione per punti subiti e in terza per yard su corsa concesse. Il front seven è uno dei più completi dell’intera NFL con Damon Harrison (All-Pro) impenetrabile sulle corse e Olivier Vernon temibile in situazione di pass rush. Inoltre, l’ascesa del rookie Eli Apple e del sophomore Landon Collins – anche lui All-Pro – combinata con l’acquisto in offseason di Janoris Jenkins, hanno contribuito a rendere la secondaria newyorkese la seconda della lega per TD subiti.

Il gelo di Lambeau Field accoglie le due squadre in campo. La temperatura percepita si aggira intorno ai -10 gradi e il terreno di gioco è ghiacciato. L’attacco ospite è il primo a scendere in campo ma la difesa di casa forza subito il punt. Stessa sorte tocca a Rodgers che viene costretto al three and out.

Per cercare di smuovere un po’ le acque Manning si affida alla no huddle nel suo secondo possesso. La strategia sembra funzionare con gli ospiti che raggiungono il territorio avversario con una bella ricezione del rookie Shepard. Il QB uscito da Ole Miss cerca subito il lancio da touchdown ma Odell Beckham Jr. si lascia sfuggire una facile ricezione. Il drive perde inerzia e i Giants devono accontentarsi del field goal di Robbie Gould per il primo vantaggio dell’incontro. Sono le difese a farla da padrone per tutto il primo quarto; 4 dei 5 drive si concludono con un punt, con Green Bay che accumula appena 39 yard.

Il secondo quarto si apre sulla falsariga del primo. Non succede quasi nulla fino a metà periodo, quando i Giants allungano con un altro field goal di Gould propiziato da una ricezione da 51 yard di Will Tye. Data la sterilità dell’attacco dei padroni di casa, che perde anche Jordy Nelson per un infortunio alle costole, sono la difesa e lo special team a provare a rendere più facile il lavoro ai propri compagni.

La difesa costringe gli ospiti al punt dalle proprie 8 yard e il lavoro dello special team permette a Micah Hyde di riportarlo fino alle 38 del territorio avversario. Da qui, finalmente, l’attacco dei Packers riesce a svegliarsi. Bastano tre giocate a Rodgers per segnare il touchdown del sorpasso: protagonista del drive Davante Adams che cattura due palloni per 36 yard e il touchdown che, trasformato da Mason Crosby, porta il punteggio sul 7-6.

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Mancano due minuti alla fine del primo tempo e i Giants tornano in campo per tentare il controsorpasso. Ancora una volta però, la difesa di casa fa la voce grossa costringendo al three and out gli ospiti e consegnando il pallone a Rodgers con ancora 1:38 sul cronometro.

Lo stesso attacco che non aveva fatto niente fino al possesso precedente adesso sembra inarrestabile. I Packers si portano quasi in raggio da field goal ma con 6 secondi rimanenti e nessun timeout il rischio di avvicinarsi ancora per provare il calcio è troppo elevato. Coach McCarthy chiama quindi l’Hail Mary, specialità di casa Rodgers. E infatti il numero 12 lo trasforma in touchdown con un lancio da oltre 50 yard che si va a depositare perfettamente nelle mani di Randall Cobb a tempo scaduto. 14-6 ed inerzia completamente nelle mani dei padroni di casa.

Al rientro dagli spogliatoi i Giants sembrano ancora scioccati dalla chiusura rocambolesca del primo tempo, ma una scelta scriteriata di coach McCarthy sembra rimetterli in partita. Su un quarto down e una yard da guadagnare sulle proprie 42 yard, il play caller decide di lasciare il proprio attacco in campo, ma la difesa dei Giants risponde presente e riconquista il pallone in ottima posizione.

Bastano due giocate a Manning per trasformare questo stop difensivo in punti: Tavarres King si libera benissimo della marcatura di Randall e riceve la bomba da 41 yard di Manning per il touchdown che riporta gli ospiti a -1 sul 14-13.

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La risposta dei Packers è immediata. Rodgers torna in campo con buona posizione di campo grazie al ritorno di Christine Michael e trova subito Davante Adams per una ricezione da 20 yard che fa da preludio al secondo touchdown di giornata di Randall Cobb. Crosby trasforma l’extra point che vale il 21-13.

Sul kick-off susseguente Rainey commette un’ingenuità imperdonabile catturando un pallone che stava uscendo sulle 3 yard e non riuscendo a rimanere in campo. L’errore costringe i Giants con le spalle al muro e infatti la difesa di casa forza un altro three and out. L’ottima posizione di campo permette a Rodgers di allungare ancora. Stavolta è Crosby a siglare il field goal che vale il 24-13.

Il quarto periodo si apre con il touchdown che chiude definitivamente la partita. Rodgers guida un drive metodico da 80 yard concludendolo con il lancio da touchdown per lo scatenato Randall Cobb che firma l’hat-trick personale e porta il risultato sul 31-13.

Rimane solo il tempo di aggiornare risultato – con un altro touchdown dei padroni di casa siglato dal Fullback Aaron Ripkowski – e statistiche – con l’intercetto di Randall ai danni di Eli Manning.

Finisce dunque 38-13 per i Packers che avanzano al Divisional Round dove affronteranno la testa di serie numero 1 dei playoff NFC, i Dallas Cowboys. Si conclude invece l’avventura dei Giants che, comunque, possono ritenersi soddisfatti della stagione dato che non raggiungevano i playoff dal 2011.

Partita formidabile di Aaron Rodgers, che chiude con 362 yard lanciate e 4 TD, e del duo Adams-Cobb che combina per 241 yard ricevute e 4 TD totali di cui 3 segnati da Cobb. Dall’altra parte prova appena sufficiente per Manning che chiude con 299 yard lanciate, 1 TD e 1 intercetto. Partita decisamente sottotono per Odell Beckham Jr. autore di ben 3 drop e di appena 28 yard ricevute.

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