[NFL] Divisional: tutta la giornata in un solo articolo

Ultimo appuntamento della stagione con il nostro recap della partite del weekend tutto dedicato alle semifinali di Conference.

I quattro Divisional iniziano sotto il segno delle squadre di casa, che hanno vinto le ultime 10 partite consecutive di playoff, compresi tutti e quattro i Wild Card Game della scorsa settimana.

I Seahawks fanno visita ai roventi Falcons che hanno scippato loro, sul finire di regular season, il secondo posto assoluto in NFC. Seattle mostra gli attributi all’infuocato attacco dei padroni di casa con un primo drive da 8 minuti e 34 secondi, il quarto più lungo di questa stagione, il secondo se si considerano quelli conclusi in touchdown, come quello che Jimmy Graham chiude in end zone su lancio da 7 yard di Russell Wilson.

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Atlanta non se lo fa ripetere e risponde con un drive da 7 minuti e 12 secondi che li porta nel secondo quarto senza punti a tabellone per la prima volta in casa quest’anno, ma che alla fine ha come risultato il medesimo precedente, con Julio Jones a festeggiare da 7 yard su lancio di Matt Ryan. Steven Hauschka e Matt Bryant si scambiano un favore da 33 l’uno e da 35 yard l’altro, mentre nel mezzo Wilson cade in end zone dopo un contatto con il centro della propria linea, generando una safety. Il quarterback vivrà una giornata d’inferno alle spalle dell’offensive line meno stipendiata della NFL, appena 6.5 milioni di dollari, e pessima nell’occasione più importante della stagione.

Prima dell’intervallo i Falcons danno un’altra spallata agli avversari con un meraviglioso drive vincente da 99 yard, il primo dal Wild Card Game dei Lions contro i Cowboys nel 2014, concluso dal quinto touchdown pass negli ultimi due tempi giocati da Ryan contro i Falchi Marini, questa volta per 14 yard verso Tevin Coleman. Il quarterback continua a guidare splendidamente ogni offensiva e Devonta Freeman ha vita facile a trovare la end zone da 1 yard su corsa. Le pazzesche ricezioni di Paul Richardson (4 per 83 yard) valgono un field goal da 26 yard di Hauschka, ma Freeman sgroppa per 53 yard poco dopo e Bryant può centrare i pali da 31 yard.

Atlanta deve soltanto confermare il trend positivo di 77 vittorie consecutive quando è in vantaggio di almeno 13 punti ad inizio del quarto periodo e non manca di farlo. Un Wilson perennemente sotto pressione (17/30 per 225 yard con 2 TD pass e 2 INT) alza bandiera bianca, mentre un Ryan magnifico (26/37 per 338 yard e 3 TD pass) conclude la propria epopea con il lancio in end zone da 3 yard per Mohamed Sanu. Devin Hester saluta la propria leggendaria carriera con un kickoff return da 78 yard, che Doug Baldwin tramuta subito in un touchdown da 31 yard, ma un pazzesco intercetto di Deion Jones mette la parola fine sul match.

I Falcons battono 36-20 i Seahawks. Ryan sale a quota 2-0 contro Seattle in post-season, mentre resta da sfatare il tabù contro tutte le altre (0-4), e trova la quinta partita consecutiva con almeno 2 touchdown pass e senza intercetti, una delle quattro striscie più lunghe degli ultimi 5 anni. Ora Atlanta dovrà confermarsi al massimo delle proprie potenzialità per conquistare lo scettro di NFC.

Le migliori azioni dei Divisional Playoff

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I Patriots si presentano al proprio Divisional Round forti del 15-3 in casa nei playoff nell’era Bill Belichick e sperano di aver vita facile contro i Texans, che invece hanno un -77 nel plus/minus dei punti in trasferta quest’anno. Tom Brady sembra poter iniziare un’allegra scampagnata con il touchdown pass da 13 yard per Dion Lewis, al primo colpo grosso in carriera in post-season. E non sarà l’unico della sua giornata.

Dopo un buon drive condotto da Brock Osweiler e compagni, concluso dal field goal di Nick Novak da 33 yard, infatti, il runningback fa la magia e riporta per 98 yard il successivo kickoff dello stesso Novak fino alla end zone avversaria. E’ il primo kickoff return touchdown nella storia della post-season di New England ed il primo in generale dalla Week 7 del 2012 contro i Jets.

Il kicker continua ad alleviare i dolori dell’attacco ospite, incapace di mettere il punto esclamativo quando conta di più, e centra i pali da 27 yard. Brady non è quello visto in regular season ed un pazzesco A.J. Bouye (5 tackle, 1 INT e 1 FF) lo intercetta, consentendo ad Osweiler di sfruttare l’ottima posizione di campo per riaprire la partita con il lancio in end zone da 10 yard per C.J. Fiedorowicz.

I padroni di casa, spaventati, provano a lasciare il segno prima dell’intervallo, ma la difesa ospite ruggisce e li ferma a ridosso della goal line, consentendo soltanto a Stephen Gostkowski di allungare con il field goal da 19 yard. Il secondo tempo, però, non sarà all’altezza per Houston: vuoi per le mancanze del proprio quarterback (23/40 per 198 yard con 1 TD pass e 3 INT), vessato in particolare dall’ottimo Logan Ryan (7 tackle, 1 sack e 1 INT) e tradito dai tanti drop decisivi dei propri ricevitori, vuoi perché Brady, anche quando fa il minimo indispensabile, riesce a non essere mai banale (18/38 per 287 yard con 2 TD pass e 2 INT), vuoi soprattutto perché Lewis riesce a diventare, con la corsa vincente da 1 yard, il primo giocatore nella storia dei playoff con un receiving touchdown, un kick return touchdown ed un rushing touchdown nella stessa partita.

Tanto basta, insieme alle ricezioni di Julian Edelman (8 ricezioni per 137 yard) ed al colpo da 19 yard di James White, perché è il solo Novak a mettere punti a tabellone per gli avversari, con il 3/3 da 46 yard. I Patriots sono al Championship per il sesto anno consecutivo, un record all-time, e per l’undicesima volta sotto la guida di Belichick, altro primato di sempre per un head coach, grazie alla vittoria per 34-16 sui Texans. Brady festeggia il successo numero 23 in post-season con il proprio mentore in panchina, quando nessun altro duo ha mai preso parte a più di 19 sfide di playoff nella storia NFL, ma la percentuale al lancio nell’occasione (47.4%) è la più bassa in carriera nei playoff. Servirà ben altro per aver ragione nella sfida per il controllo della AFC.

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Era la sfida più attesa fino a questo momento e non ha deluso le attese. I Packers si presentano all’AT&T Stadium cavalcando un Aaron Rodgers da 19 touchdown pass senza intercetti dalla Week 12 a questa parte, mentre i Cowboys sperano in Dak Prescott e nella sua vena contro le squadre fuori dalla NFC East, contro cui non ha mai perso e ha scritto 19 TD pass con un solo intercetto. E’ il 16° rookie quarterback a prendere parte a una partita di playoff nella Super Bowl era, il che non porta con sé un buon record (8-15), ma soprattutto nessuno di loro ha mai raggiunto il Super Bowl.

Dallas ringrazia Dan Bailey, abile a centrare i pali da 50 yard nell’opening drive, e spera sia di buon auspicio considerando il 7-1 complessivo in stagione quando vanno subito a segno. Green Bay, però, ha dalla sua un Rodgers in forma straripante. Nei successivi tre drive l’attacco non si ferma fino a quando non raggiunge la end zone, una volta con Richard Rodgers da 34 yard e due con Ty Montgomery, con le corse vincenti da 3 e 1 yard.

I 18 punti di margine sul 3-21 potrebbero spaventare anche un grande veterano, ma il quarterback dei padroni di casa non trema e in un drive fulmineo lancia Dez Bryant per 40 yard in end zone, donandogli la prima gioia in post-season. Bailey aggiunge il field goal da 33 yard e i texani sperano.

Il quarterback degli ospiti, però, riprende da dove aveva lasciato dopo l’intervallo e a beneficiarne è Jared Cook con il touchdown da 3 yard. Nel drive successivo Prescott esagera in un paio di occasioni e finisce intercettato dal grande Micah Hyde (4 tackle, 1 sack, 2 pass deflected e 1 INT). Tutto finito? Nemmeno per sogno, perché i Cowboys hanno sette vite ed un Jeff Heath eccezionale (2 tackle, 1 sack e 1 INT) interrompe la striscia di 318 lanci senza intercetti di Rodgers, riaprendo completamente i conti.

Da qui in avanti il quarterback da California si assopirà leggermente, mentre un fondamentale Ezekiel Elliott guiderà la riscossa dei padroni di casa. Dopo il primo touchdown in carriera nei playoff per Jason Witten, giunto all’ottava partita in post-season, il drive successivo, concluso da Bryant in end zone, è da record per i tre principali componenti dell’attacco di Dallas.

Prescott diventa il primo rookie quarterback della Super Bowl era a lanciare 3 touchdown pass in una partita di playoff, Elliott (22 portate per 125 yard) diventa il primo giocatore nella storia della franchigia da Duane Thomas nel 1970 con oltre 100 rushing yard in post-season, mentre l’eccezionale receiver con il numero 88 (9 ricezioni per 132 yard e 2 TD) sigla il massimo numero di receiving yard da Rocket Ismail (163) nel Wild Card Game del 1999 e diventa il secondo Cowboy dopo Michael Irvin a siglare almeno 130 yard e 2 touchdown nella medesima partita da dentro o fuori.

Prescott corona la propria meravigliosa prestazione (24/38 per 302 yard con 3 TD pass e 1 INT) convertendo su corsa da due punti e regalando l’inaspettata parità a quota 28. Da qui in avanti succede ancora una volta di tutto. Rodgers guida i suoi in raggio da field goal, ma Mason Crosby è costretto a rischiare da 56 yard. In carriera il kicker è 0/4 nei field goal da oltre 50 yard che possano dare il pareggio o il vantaggio nel quarto periodo o in overtime, ma non sbaglia e sembra poter regalare la festa ai suoi.

I padroni di casa ed il loro quarterback, però, non hanno intenzione di mancare al Championship e, dopo un drive da urlo a meno di un minuto dal termine, regalano a Bailey la chance da 52 yard. Pali centrati nuovamente e palla a Rodgers con 34 secondi sul cronometro. Il quarterback sembra incapace di trovare una soluzione efficace e l’overtime si avvicina, ma d’improvviso si accende una scintilla verso le magistrali mani di Cook (6 ricezioni per 104 yard) 34 yard più avanti e Crosby è nuovamente sul palcoscenico, questa volta per vincerla allo scadere.

I Cowboys provano a congelarlo con l’ultimo timeout, ma il kicker regala il bis da 51 yard ed i Packers volano al Championship con la vittoria per 34-31. E’ l’ottava vittoria consecutiva per Green Bay, che ringrazia la prima partita in carriera di Crosby con due field goal da almeno 50 yard a segno, ma soprattutto Rodgers (28/43 per 356 yard con 2 TD pass e 1 INT). Dallas, invece, sale a quota 8 sconfitte nelle ultime 10 partite di playoff negli ultimi 20 anni e rimanda nuovamente l’appuntamento con il ritorno all’Olimpo.

Le peggiori azioni dei Divisional Playoff

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I Chiefs si presentano al Divisional Round pronti a ribaltare la scoppola presa dagli Steelers nella Week 4 di regular season, in cui uscirono sconfitti per 14-43 e lasciarono a Ben Roethlisberger la libertà di lanciare ben 3 touchdown pass da oltre 30 yard, più di quelli subiti in tutto il resto dell’annata. Andy Reid è forte del 19-3 in carriera, incluso un 3-1 nei playoff, dopo una settimana di pausa e spera di guadagnarsi il Championship per la sesta volta in carriera, la prima lontano da Philadelphia.

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La difesa di Kansas City, guidata da Ramik Wilson (15 tackle) e da Eric Berry (7 tackle e 1 INT), non riesce nell’impresa di contenere Le’Veon Bell, che aggiorna il record di franchigia in termini di rushing yard in una partita di playoff ottenuto la scorsa settimana salendo fino a 170 in 30 portate, o Antonio Brown (6 ricezioni per 108 yard), che raggiunge il record NFL di Larry Fitzgerald con la quarta partita consecutiva con almeno 100 receiving yard in post-season.

La vera impresa, però, è nel mettere la museruola a Big Ben (20/31 per 224 yard e 1 INT), impedendogli di essere decisivo e di trovare alcun touchdown pass in direzione del proprio infuocato arsenale. Pittsburgh non troverà mai la via della end zone, ma per fortuna esistono i kicker e Chris Boswell ha in mente di regalarsi un record all-time nei playoff con la bellezza di 6 field goal a segno su altrettanti tentativi, centrando i pali da 22, 38, 36, 45, 43 e 43 yard.

Il totale personale di giornata dice 227 yard, tante quante ne produce il pessimo attacco di Kansas City, malamente guidato da un negativo Alex Smith (20/34 per 172 yard con 1 TD pass e 1 INT) ed in grado di aggiungere appena 61 yard su corsa, frenato dalla difesa avversaria e da James Harrison in particolare, alla quarta partita consecutiva in post-season con almeno un sack.

Tyreek Hill ha finito la scorta di magie e i due touchdown di Albert Wilson, su ricezione da 5 yard, e di Spencer Ware, con la corsa vincente da 1 yard, non bastano perché la decisiva conversione da 2 punti della parità non va a segno al secondo tentativo, dopo che una sanguinosa holding aveva annullato la prima. Gli Steelers vincono per 18-16 e volano al Championship per la 16° volta dal 1970, il massimo numero tra tutte le franchigie. Sarà il terzo scontro con i Patriots dopo quelli del 2001 e del 2004, entrambi vinti, però, da New England.

I Divisional Playoff in 60 secondi

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.
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