1999 (Jacksonville Jaguars vs Pittsburgh Steelers 20-10)

Un solo touchdown per parte, diversi turnover, svariati drop e zero possessi in red zone trasformati in sei punti per entrambe le squadre. La sfida tra Jaguars e Steelers, giocata a due giorni dalla notte di Halloween, si rivela un film dell’orrore vero e proprio.

In una Pittsburgh piovosa e grigia, la differenza in campo, come spesso accade in queste condizioni meteo, l’avrebbero fatta le difese, agevolate dalle condizioni meteo. L’ottima prestazione difensiva degli Steelers non è però riuscita ad impedire la quinta vittoria consecutiva dei Jaguars, che vantano ora un record pari a quello di Chiefs e Dolphins e dominano la loro division.

La gara offre poche emozioni, regalate da sprazzi di grande talento di George Pickens, che in modo del tutto disinteressato compie una magnifica presa sulla sideline e poco dopo, in maniera ancora più indifferente, sfugge al doppio tentativo di tackle della difesa e cammina indisturbato nella end zone avversaria.

Per Jacksonville a prendersi la copertina è Travis Etienne che chiuderà la sua partita con 79 rushing yard, spalmate in 24 carries, e 70 receiving yard, tra cui l’unico touchdown refertato dai Jaguars. Etienne completerà poi l’octopus portando l’ovale in end zone per la 2-point conversion, incrementando il vantaggio dei suoi a due possessi pieni.

La difesa di Jacksonville, autrice di due intercetti ai danni di Mitch Trubisky, subentrato a Pickett per un infortunio subito a fine secondo quarto, seppur uno di questi sia avvenuto a tempo scaduto quando il quarterback ex Chicago Bears ha tentato un Hail Mary che, se fosse andato a bersaglio, non avrebbe comunque cambiato l’esito dell’incontro, vede ancora in Josh Allen il suo uomo più importante e rappresentativo. Il defensive end dei Jags ha realizzato due sack nel corso della partita, portando il suo totale stagionale a nove. Il ventiseienne si sta guadagnando una grande reputazione all’interno della lega e un ruolo centrale nella defensive line di Doug Pederson.

Il rammarico più grande rimane quello della difesa di Pittsburgh che sottrae tre volte il pallone agli avversari e lo consegna alle mani dell’attacco che, forse mai come oggi, non riesce a sfruttare i possessi extra avuti. La connessione Pickett-Pickens non si crea mai, tanto che il WR avrà la sua prima ricezione solo nel secondo tempo di gioco e la catena fa davvero fatica a muoversi. La faccia sconsolata di T. J. Watt a fine partita riassume il morale del suo reparto e di tutti i tifosi che erano andati speranzosi allo stadio, senza farsi scoraggiare dal maltempo.

I Jaguars vincono una sfida che avrebbero potuto perdere in molti modi e forse questo li consacra a squadra meritevole della posizione che occupa, in classifica e nei ranking. Jacksonville non appare mai davvero in affanno, ma sempre lucida e pronta a fare la cosa giusta e nel giusto modo. L’ultima volta che la franchigia della Florida aveva iniziato la stagione con sei vittorie e due sconfitte è stato nel 1999, quando poi persero l’AFC Championship Game contro i Tennessee Titans. Il pensiero dei Jags che si giocano il titolo di conference non è poi così utopistico e surreale come lo sarebbe stato due anni fa e Lawrence e compagni ne sono ben consapevoli.

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Tiberio Favaretto

Entrato, di domenica, in un pub nel West End di Boston per un pranzo veloce, scopre di essere nel locale in cui si trovano i tifosi Bills a guardare la partita, si unisce ai canti e si fa trasportare dall'atmosfera unica e coinvolgente. Ne è tifoso da allora. #LetsGoBuffalo!

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