[NFL] Week 13: tutta la giornata in un solo articolo

I Cowboys sono la prima squadra a raggiungere i playoff e si mantengono saldamente in vetta alla NFC, seguiti dai Seahawks. Il duo di testa in AFC, con Raiders e Patriots, non vuole fermarsi, così come la lotta impazzita alle loro spalle. Browns e Titans, intanto, riposano. Il recap di week 13.

Un Thursday Night non particolarmente esaltante per i Cowboys, ma i leader di NFC non dimenticano di portare a casa il successo nemmeno contro i Vikings. Kai Forbath sarà il salvatore dei padroni di casa in tutte quelle occasioni in cui un buon Sam Bradford (32/45 per 247 yard e 1 TD pass) non riesce a portare avanti il drive, colpendo da 48, 36 e 33 yard. La tenace difesa di Minnesota, con Danielle Hunter sugli scudi (6 tackle, 2 sack), mette in difficoltà Dak Prescott (12/18 per 139 yard con 1 TD pass e 2 fumble), ma non riesce a limitare Ezekiel Elliott, che raccoglie 86 yard in 20 portate e sigla il touchdown da 1 yard che decide il primo tempo in favore di Dallas.

Dopo i field goal di Forbath, all’inizio del quarto periodo, Adam Thielen, nel tentativo di riportare un punt nei pressi della end zone, perde il contatto con il pallone e Kyle Wilber lo recupera, dando a Prescott la possibilità di cambiare le sorti del match con il lancio da 8 yard per Dez Bryant in end zone. Dan Bailey allarga la forbice da 39 yard, ma il quarterback avversario non ci sta e costruisce un drive perfetto, concluso da Jerick McKinnon con la ricezione da 3 yard. Servirebbe la conversione da due punti per la parità. Bradford, però, sparacchia il pallone ben oltre i propri ricevitori e i Cowboys (11-1) conquistano la post-season e la vittoria consecutiva numero 11 per 17-15 sui Vikings (6-6).

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In vetta alla AFC, invece, continua la marcia della coppia composta da Raiders e Patriots. I Bills spaventano il County Coliseum con due quarti e mezzo da urlo, in cui il gioco di corse produce meraviglie grazie a LeSean McCoy (17 portate per 130 yard) ed ai touchdown di Mike Gillislee, da 1 e 2 yard, cui aggiunge altre 49 yard in 8 portate, e Tyrod Taylor, ottimo a sgroppare per 30 yard in 3 portate, di cui una vincente da 12 yard, ma certo non altrettanto al lancio (18/35 per 191 yard e 1 INT).

Oakland è bloccata offensivamente, con Sebastian Janikowski a tenere i suoi in partita con due field goal da 47 yard ed uno da 41, ma poi, improvvisamente, si accende un eccellente Derek Carr (19/35 per 260 yard e 2 TD pass). Michael Crabtree da 3 yard ed Amari Cooper da 37 beneficiano dei suoi due touchdown pass, inframmezzati dalle magie di Latavious Murray, decisivo con i due viaggi in end zone da 1 e 3 yard, oltre che con 82 yard in 20 portate. La difesa dei Raiders (10-2), con un Khalil Mack sempre più strabiliante (7 tackle, 1 sack e 1 FF) ai posti di comando, chiude i battenti e la vittoria per 38-24 sui Bills (6-6) è realtà.

I cinque peggiori momenti di Week 13

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Senza storia, invece, la partita del Gillette Stadium. I Rams producono troppo poco offensivamente, vuoi per le mancanze di un acerbo Jared Goff (14/32 per 161 yard con 1 TD pass e 2 INT), vuoi per la tragica stagione che sta vivendo Todd Gurley, finora autore della miseria di 679 yard in 211 portate (3.2 di media) in stagione. New England ha vita facile, soprattutto se ad un Tom Brady in discreta forma per i suoi standard (33/46 per 269 yard e 1 TD pass) si aggiunge un LaGarrette Blount da 88 yard in 18 portate, di cui 43 soltanto in occasione del magnifico touchdown che sblocca il punteggio, ed uno Stephen Gostkowski da 4/4 ai field goal, a segno da 28, 48 e due volte 45 yard.

La partita è segnata già all’intervallo, grazie anche al touchdown su ricezione da 14 yard di Chris Hogan, e la situazione non si sposta fino al termine, con il solo Kenny Britt a rendere migliore la giornata di Goff con la segnatura da 1 yard nel finale. I Patriots (10-2) schiacciano i Rams (4-8) per 28-10 e Brady raggiunge la vittoria numero 201 in carriera, il massimo di sempre per un quarterback NFL.


Si interrompono fragorosamente le strisce positive da sei vittorie consecutive di Dolphins e Giants, contro le due esponenti di punta della AFC North. Quanto era mancato uno strepitoso Joe Flacco (36/47 per 381 yard con 4 TD pass e 1 INT) a Baltimore? L’attacco si muove meravigliosamente sotto la guida del quarterback e, già nel primo tempo, mette la partita in cassaforte. Un ritrovato Dennis Pitta (9 ricezioni per 90 yard e 2 TD) sigla due touchdown, rispettivamente da 13 e 9 yard, dopo che un Terrance West tuttofare aveva dato inizio alle danze con la ricezione vincente da 3 yard. Justin Tucker mette la ciliegina con l’ennesimo colpo da campione, questa volta da 55 yard, e Miami resta a guardare.

Ryan Tannehill è a dir poco disastroso (29/40 per 226 yard con 1 TD pass e 3 INT), Jay Ajayi corre in appena 12 occasioni, pur producendo ben 61 yard, ed i primi punti a tabellone degli ospiti arrivano soltanto nel quarto periodo grazie ad un Davante Parker fenomenale nell’occasione. Flacco non accetta obiezioni e risponde con il quarto touchdown pass, diretto a Breshad Perriman per 53 yard. West, infine, rende la propria giornata ancor più esaltante con la corsa vincente da 9 yard e i Dolphins (7-5) vengono demoliti per 38-6 dai Ravens (7-5).


Disastro anche per i Giants contro gli Steelers, soprattutto nel primo tempo. La difesa degli ospiti è in grado di tenere a bada quanto più possibile un ottimo Ben Roethlisberger (24/36 per 289 yard con 2 TD pass e 1 INT) ed i suoi due alfieri di giornata, il solito Le’Veon Bell (29 portate per 118 yard) e la new entry Ladarious Green (6 ricezioni per 110 yard e 1 TD), grazie soprattutto alle giocate di Olivier Vernon (4 tackle, 2 sack) ed alla prima prestazione di livello assoluto di Eli Apple (5 tackle, 1 FR e 1 INT). L’attacco, però, è bloccato da un gioco di corse da appena 56 yard in totale e da un Eli Manning tutt’altro che eccezionale (24/39 per 195 yard con 2 TD pass e 2 INT).

Pittsburgh prende il largo grazie all’evitabile flag per holding fischiata ad un pessimo Ereck Flowers nella end zone avversaria, ai field goal di Randy Bullock, perfetto con i colpi da 44, 34 e 36 yard, ed ai touchdown di un magico Antonio Brown, per 22 yard, e del fantastico Green per 20. New York riesce a replicare soltanto con un touchdown pass da 13 yard per Rashad Jennings, salvo poi rendere la sconfitta meno amara grazie a Sterling Shepard. Gli Steelers (7-5), comunque, danno una lezione ai Giants (8-4) e vincono 24-14.

La Top 5 su ricezione di Week 13

[clear]Escludendo Dallas, la NFC East vive una giornata da incubo considerando anche le sconfitte di Redskins ed Eagles. I Cardinals dovrebbero costruire una statua a David Johnson: il runningback in stagione ha già raccolto 1.005 rushing yard e 704 receiving yard, con la bellezza di 15 touchdown compresi nel prezzo (11+4), e contro la squadra della capitale non fa complimenti, con 84 yard in 18 portate e 91 extra in 9 ricezioni, aggiungendo due viaggi immancabili viaggi in end zone. Uno di questi sblocca il punteggio nel primo quarto, ma il resto della prima mezz’ora vive nell’ombra, con Dustin Hopkins a colpire da 47 e 20 yard e Chandler Catanzaro a rispondere da 28.
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Kirk Cousins in giornata non è encomiabile (21/37 per 271 yard con 1 TD pass, 1 INT e 1 fumble), ma è suo il touchdown su corsa da 1 yard che scuote la partita. Carson Palmer, fino ad allora inconcludente, costruisce passo dopo passo una prestazione memorabile (30/46 per 300 yard e 3 TD pass), iniziando con la pepita da 6 yard per Michael Floyd. Jamison Crowder replica ed arriva a quota 7 segnature in stagione, ma il quarto periodo, escludendo un field goal di Hopkins da 53 yard, è proprietà dei padroni di casa. Dapprima lo scatenato Johnson da 25 yard, poi J.J. Nelson da ben 42, lanciati dal chirurgico Palmer, mettono il punto esclamativo, Patrick Peterson intercetta Cousins nell’ultimo drive a sua disposizione ed i Cardinals (5-6-1) raccolgono una vittoria fondamentale per 31-23 sui Redskins (6-5-1).


La battaglia tra Chiefs e Broncos, invece, impazza in AFC West alle spalle dei Raiders. Quella tra i primi citati ed i Falcons è una partita meravigliosa e già nel primo tempo succede di tutto. Devonta Freeman va in touchdown per 1 yard palla alla mano, ma Spencer Ware risponde da 3 yard subito dopo, in un drive costruito dalle meraviglie di Travis Kelce (8 ricezioni per 140 yard). Matt Bryant è perfetto in giornata, con tre field goal segnati su altrettanti tentati, due da 22 yard a cavallo dei primi due quarti ed uno da 59 yard. Ware è uno dei tanti esponenti eclettici dell’attacco di Kansas City e riceve l’unico touchdown pass della partita di un comunque preciso Alex Smith (21/25 per 270 yard), mentre un fenomenale Eric Berry intercetta l’altalenante Matt Ryan (22/34 per 297 yard con 1 TD pass e 1 INT) e prova a lanciare la fuga riportandolo per 37 yard fino alla end zone avversaria.

Nel terzo quarto è una magia di Albert Wilson, di professione wide receiver, ma nell’occasione runningback per 55 yard a completare uno spettacolare fake punt, a confermare la fuga degli ospiti. Atlanta, però, non è squadra che si arrende facilmente. Ciò che succede nel quarto periodo ha dell’incredibile. Freeman fa il bis con una seconda corsa vincente da 1 yard, ma la conversione da 2 punti fallisce, lasciando i padroni di casa sul 22-27 di svantaggio. Perlomeno finché Ryan non conclude un drive eccezionale con il lancio da 5 yard per Aldrick Robinson in end zone e sigla il sorpasso. I Falcons (7-5) non si accontentano dell’extra point, ma la tentata conversione da 2 punti finisce nelle mani di Berry, che la riporta per tutto il campo assegnando i punti decisivi per la vittoria 29-28 ai Chiefs (9-3).

Gli 8 punti di Eric Berry

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È un’ecatombe quella subita dagli Eagles nei primi tre quarti abbondanti contro dei Bengals tutt’altro che in forma. La meravigliosa prestazione di Vontaze Burfict (15 tackle e 2 INT) condanna un tragico Carson Wentz, che lancia per ben 60 volte, ma ne completa appena 36 con 3 intercetti annessi, oltre a 306 yard ed un touchdown pass a partita ampiamente in archivio. Andy Dalton, invece, gioca un match di grande impatto e solidità (23/31 per 332 yard e 2 TD pass), lanciando Tyler Eifert e Brandon LaFell in end zone a cavallo dell’intervallo. Prima ci avevano pensato Jeremy Hill, con la corsa vincente da 2 yard, ed un (quasi) perfetto Mike Nugent ad indirizzare la sfida sui binari dei padroni di casa.

Il kicker centra i pali in quattro occasioni su altrettanti field goal tentati, rispettivamente da 32, 33, 26 e 38 yard, sbagliando soltanto un extra point in occasione del touchdown di Eifert. Le corse di Philadelphia, solitamente assai efficaci, senza Ryan Mathews si fermano a 53 yard in totale, Wentz trova l’unica gioia di giornata per 13 yard per Zach Ertz, ma, anche dopo la segnatura di Darren Sproles su corsa da 2 yard, il discorso non cambia. I Bengals (4-7-1) schiacciano gli Eagles (5-7) per 32-14.


Non ha fine il disastro Jaguars, ancora una volta per colpa di Blake Bortles (19/42 per 181 yard con 2 INT e 1 fumble), che in carriera ha raccolto più pick-six (11) rispetto alle vittorie collezionate (10), e della tragica linea offensiva che tenta di proteggerlo. E dire che l’attacco di Denver è stato tutto fuorché eccezionale, totalizzando appena 206 yard complessive, di cui soltanto 104 ad opera di un deludente Paxton Lynch (12/24). L’unico touchdown degli ospiti arriva grazie ad una corsa di Devontae Booker da 6 yard, cui si aggiungono due field goal di Brandon McManus da 32 e 41 yard.

Tanto basta, perché Jacksonville è in grado di collezionare appena un field goal di Jason Myers da 47 yard ed un viaggio in end zone, con la corsa da 22 yard di Bortles, unica giocata di valore nel suo match. Se poi Bradley Roby aggiunge un intercetto riportato per 51 yard fino alla end zone avversaria, la vittoria dei Broncos (8-4) è ancor più legittima. I Jaguars (2-10) escono sconfitti per 10-20 e regalano l’ennesima delusione ai propri tifosi.

Le migliori azioni di Week 13

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La NFC potrebbe perdere ai playoff la vincitrice di Conference dell’anno passato ed avere nei Lions una delle più liete sorprese dell’anno. I Panthers vengono letteralmente triturati dai Seahawks, a partire dalla prima azione. Derek Anderson, inspiegabilmente, parte titolare, ma il suo lancio finisce intercettato da Mike Morgan. Il motivo principale, comunque, è la totale incapacità degli ospiti di frenare le corse avversarie, le quali producono ben tre touchdown, due di un indiavolato Thomas Rawls (15 portate per 106 yard e 2 TD) ed uno ad opera dello sgusciante Tyler Lockett, in fuga per 75 yard fino alla end zone avversaria. Dove non arriva un buon Russel Wilson (26/36 per 277 yard con 1 TD pass e 1 INT), ecco che Steven Hauschka mette sempre una pezza, andando a segno in quattro occasioni su altrettanti field goal tentati, rispettivamente da 23, 37, 31 e 28 yard.

E Carolina? Con una difesa bucata continuamente dalle offensive avversarie ed un Cam Newton decisivo soltanto in occasione del lancio da 55 yard per Tedd Ginn ad inizio secondo quarto non si può andare lontano. Il quarterback è lontano anni luce dal livello dello scorso anno (203/371 per 2.614 yard con 14 TD pass e 8 INT) ed il treno per la post-season per i Panthers (4-8) è sempre più lontano. I Seahawks (8-3-1), invece, sono una delle grandi contender per il titolo, ancor più dopo il 40-7 di questa Week 13, anche se dovranno fare a meno di Earl Thomas per il resto dell’annata.


I Lions non scherzano e hanno deciso di dimostrarlo ulteriormente contro i Saints. La giornata è di quelle pessime per l’attacco dei padroni di casa: Drew Brees è disastroso (31/44 per 326 yard e 3 INT) e non riesce a sopperire alle mancanze di un running-game ridotto ad appena 50 yard di guadagno totale. Quando John Kuhn raggiunge la end zone ad inizio del quarto periodo, la partita è già in ghiaccio in favore di Detroit. Matthew Stafford guida l’attacco con saggia maestria (30/42 per 341 yard e 2 TD pass), facendo beneficiare della propria giornata di grazia soprattutto Theo Riddick ed un Golden Tate strepitoso (8 ricezioni per 145 yard e 1 TD).

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Al resto pensa un incredibile Matt Prater da 5/5 ai field goal, a segno rispettivamente da 27, 29, 32, 27 e 52 yard. I Saints (5-7) rispondono con Will Lutz da 40 e 32 yard, poi con Kuhn, ma al momento dell’eccezionale giocata da 66 yard sull’asse Stafford-Tate alzano definitivamente bandiera bianca. I Lions (8-4) conquistano la vittoria per 28-13.

La Top 5 su corsa di Week 13

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Tornano in piena corsa i Packers, vincenti sui Texans. La partita è combattuta, soprattutto grazie alle ottime prestazioni dei due quarterback sotto la neve, come ci si aspetta da Aaron Rodgers (20/30 per 209 yard con 2 TD pass e 1 fumble), ma forse un po’ meno da Brock Osweiler (22/35 per 202 yard e 2 TD pass). La sfida è inizialmente contratta, con i fumble di Ryan Griffin e Rodgers a frenare due azioni potenzialmente pericolose, poi Randall Cobb la sblocca con la ricezione in end zone da 9 yard.

Griffin si fa perdonare e pareggia i conti dopo l’intervallo, ma nel quarto periodo Green è in fuga grazie ad uno straripante Jordy Nelson (8 ricezioni per 118 yard e 1 TD), che trova la end zone per 32 yard, ed al colpo da 3 yard del fullback Aaron Ripkowski. Osweiler ritrova la complicità con DeAndre Hopkins, che si invola per 44 yard fino alla end zone avversaria, ma non c’è più tempo per ultimare la rimonta. I Packers (6-6) vincono per 21-13 sui Texans (6-6).


Attenzione ai Buccaneers, vogliosi di conquistare un posto nei playoff e vincenti sui Chargers. Per tre quarti la partita resta in bilico. Philip Rivers sembra poter dare inizio ad una giornata di grazia con il touchdown pass da 35 yard per Dontrelle Inman, ma al termine la sua prestazione sarà nel segno dell’incostanza (15/26 per 225 yard con 2 TD pass e 2 INT). Doug Martin e Melvin Gordon si scambiano una corsa vincente da 2 yard a testa, con il runningback di San Diego che sale a quota 10 touchdown stagionali. Dopo il field goal di Roberto Aguayo da 27 yard, Lavonte David intercetta il quarterback avversario e riporta il pallone per 15 yard fino alla end zone avversaria, ma Rivers rialza la testa subito dopo e Tyrell Williams ne beneficia con il viaggio in end zone da 40 yard.

Negli ultimi 15 minuti, però, i padroni di casa spariscono dai radar. Aguayo fa 2/3 in giornata con il colpo da 35 yard, poi Jameis Winston, che in precedenza aveva donato a Casey Hayward il settimo intercetto stagionale, rivaluta la propria performance con il lancio vincente da 12 yard per Cameron Brate e chiude i conti. La difesa si fa cassaforte e i Buccaneers (7-5) la portano a casa per 28-21 sui Chargers (5-7).

Le peggiori azioni di Week 13

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Ennesima oscenità stagionale raccolta da Jets e 49ers nelle rispettive sfide contro Colts e Bears. Indianapolis, quando Andrew Luck gioca su livelli dominanti (22/28 per 278 yard e 4 TD pass), viaggia sul velluto, soprattutto se ad aiutare l’attacco sono un T.Y. Hilton produttivo come pochi (9 ricezioni per 146 yard) ed un Dwayne Allen amante della end zone, tanto da visitarla per ben tre volte su quattro ricezioni in giornata, per 7, 21 e 23 yard. Adam Vinatieri ritrova la propria vena ai field goal centrando i pali da 53 e 36 yard, mentre a completare l’opera pensano Donte Moncrief e la corsa vincente da 7 yard di Robert Turbin.

Ah, ma ci sono anche gli avversari in campo? Tra Ryan Fitzpatrick (5/12 per 81 yard e 1 INT) e Bryce Petty (11/25 per 135 yard con 1 TD pass e 2 INT) nessuno se ne era accorto, non fosse per il field goal da 38 yard di Nick Folk. Se non altro il rookie Robby Anderson festeggia un touchdown da 40 yard e rende la sconfitta meno pesante, pur nel 41-10 con cui i Colts (6-6) schiacciano i Jets (3-9).


A leggere le statistiche si potrebbe pensare di avere le allucinazioni. La realtà, però, per i Niners è proprio disastrosa come sembra: tra Blaine Gabbert (4/10 per 35 yard) e Colin Kaepernick (1/5 per 4 yard e 1 fumble), San Francisco raccoglie l’oscena cifra di 39 passing yard in totale, con Kaep che diventa il primo quarterback nella storia con almeno 5 sack subiti e meno di 5 yard guadagnate al lancio. Dopo i field goal di Phil Dawson da 31 e 28 yard, costruiti soprattutto dalle corse di Carlos Hyde (20 portate per 92 yard), gli ospiti danno il proprio saluto al match, distrutti dalla difesa avversaria, con Akiem Hicks (10 tackle, 2 sack e 1 FF) e Leonard Floyd (4 tackle, 2 sack) a dominare la scena.

Chicago non avrebbe bisogno di uno sforzo offensivo particolare, ma Jordan Howard è deciso a vivere una rookie season da sogno, almeno a livello individuale, e scrive una prestazione meravigliosa (32 portate per 117 yard e 3 TD). Connor Barth centra i pali da 45 yard, uno dei 6 sack di giornata si trasforma in una safety a carico di Gabbert ed i Bears (3-9) festeggiano per 26-6 sui Niners (1-11).

Quattro settimane al termine e tutte le squadre da qui in avanti impegnate in campo, alla ricerca dei playoff. L’antipasto tra Chiefs e Raiders è da leccarsi i baffi, poi arrivano i derby divisionali tra Eagles e Redskins e tra Giants e Cowboys a rendere esaltante la domenica. Sfide da urlo anche tra Packers e Seahawks e Patriots e Ravens, in una settimana decisiva per le sorti della regular season.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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