[NFL] Week 9: tutta la giornata in un solo articolo

Un’altra settimana di NFL è già alle spalle, con la numero 10 già alle porte, pronta a cominciare. Bears, Bengals, Cardinals, Patriots, Redskins e Texans riposano per la bye week, mentre 13 sfide infiammano il panorama d’America nella nona giornata.

È un Eli Manning delle grandi occasioni (22/36 per 257 yard con 4 TD pass e 2 INT) a bombardare gli Eagles nel derby di NFC East, prima che la difesa ospite guasti le sue statistiche con due intercetti di pura bravura e provi a rovinare il pomeriggio ai Giants. Tutto comincia al meglio per i padroni di casa, con uno straripante Landon Collins (12 tackle, 1 sack e 1 INT) ed un ottimo Andrew Adams (9 tackle e 1 INT) ad intercettare un poi destatosi Carson Wentz (27/47 per 364 yard e 2 INT), consentendo a Manning di lanciare in un amen Odell Beckham e Roger Lewis in end zone. Philadelphia si impegna fin da subito per tentare la rimonta e colpisce con Caleb Sturgis da 34 yard, prima che Ryan Mathews trovi il touchdown palla alla mano da 8 yard.

Beckham, però, prima che un Jason Pierre-Paul dominante sia in grado di bloccare un field goal al kicker avversario, sale a quota due in giornata ed allarga nuovamente la forbice prima dell’intervallo. Wentz sigla il proprio career-high per passing yard, ma non è incisivo in red zone e, se dapprima Kenjon Barner festeggia al suo posto, nel quarto periodo Sturgis deve metterci una doppia pezza da 26 e 38 yard. Nel frattempo, però, Sterling Shepard ha siglato un touchdown da 32 yard a mantenere invariate le distanze. Manning sembra in controllo dell’ultimo drive, ma una deviazione su un lancio decisivo guida il pallone tra le mani di Jordan Hicks e regala un’ultima opportunità all’attacco degli Eagles (4-4). La difesa dei Giants (5-3), però, è stellare e ferma l’avanzata, conquistando la vittoria per 28-23.

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Altro scontro divisionale, altro successo perlomeno sorprendente, quello dei Raiders sui Broncos. I nuovi padroni della AFC West cominciano da dove non avevano finito la settimana scorsa, ovvero dai field goal di Sebastian Janikowski, finalmente a segno con i colpi da 24 e 29 yard. Derek Carr gioca una partita sottotono (20/31 per 184 yard), vessato dalla solida difesa avversaria, la quale, però, lascia praterie all’indiavolato quanto cinico Latavious Murray, autore di 114 yard in 20 portate, ma soprattutto di ben tre touchdown, tutti da 1 yard. In tutto saranno la bellezza di 218 le rushing yard concesse da Denver in giornata ai padroni di casa.

Trevor Siemian è assai impreciso (18/37 per 283 yard con 2 TD pass, 1 INT e 1 fumble), ma prova a tenere i suoi in partita con il lancio vincente da 36 yard per Jordan Norwood, prima che Brandon McManus centri i pali da 55 yard. Nel quarto che segue l’intervallo non accade nulla di rilevante, con la difesa di Oakland, guidata dal meraviglioso Khalil Mack (3 tackle, 2 sack e 1 FF), a contenere l’attacco avversario. McManus fa centro da 44 yard, Janikowski replica da 35 ed al momento della terza botta subita da Murray i Broncos (6-3) capitolano. A nulla serve il touchdown da 69 yard dello sgusciante Kapri Bibbs, i Raiders (7-2) conquistano la vittoria per 30-20.


Terzo round della questione in arrivo con la vittoria in overtime dei Lions sui Vikings, a riaprire completamente il discorso NFC North. Matt Prater apre la propria giornata da sogno con un field goal da 47 yard, cui replica un Blair Walsh al contrario assai discutibile (1/2 FG e 1/2 PAT) da 33. Matthew Stafford non è eccezionale (23/36 per 219 yard con 2 TD pass e 1 INT), ma soltanto tre dei suoi ricevitori vanno oltre la singola ricezione. Tra questi Anquan Boldin porta avanti i suoi prima della pausa lunga, ma un preciso Sam Bradford (31/40 per 273 yard e 1 TD pass) replica con il lancio vincente per Kyle Rudolph nel terzo quarto.

Le due difese dominano la partita, con Tahir Whitehead (12 tackle) a condurre gli ospiti ed Everson Griffen (7 tackle, 1 sack) ad alzare i toni per Minnesota. Il kicker di Detroit centra i pali da 53 yard e la rimonta si fa difficile per i padroni di casa, ma Rhett Ellison, di professione tight-end, conclude un drive perfetto con la corsa (!) vincente da 1 yard. Sembra tutto finito, ma Stafford dona una preghiera a Prater, che la accoglie da 58 yard, spendendo le due squadre incredibilmente all’overtime. La tanto elogiata difesa dei Vikings (5-3) subisce il contraccolpo ed un inarrestabile Golden Tate raggiunge le 11 ricezioni con quella del touchdown da 28 yard che sancisce la terza sconfitta consecutiva per gli avversari. I Lions (5-4) volano e vincono per 22-16.

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Concludiamo il percorso con il successo dei Ravens sugli Steelers, colti dalla terza sconfitta consecutiva ed ora secondi nella AFC North. La giornata di un altrimenti negativo Joe Flacco (18/30 per 241 yard con 1 TD pass, 1 INT e 1 fumble) viene rivalutata dal magnifico touchdown di un incredibile Mike Wallace (4 ricezioni per 124 yard e 1 TD) da 95 yard, che diventa anche the longest play in franchise history. Mentre Ben Roethlisberger cerca un senso alla propria partita al rientro dall’infortunio (23/45 per 264 yard con 1 TD pass, 1 INT e 2 fumble), la difesa ospite tiene i suoi in partita, soprattutto grazie ad un James Harrison guerriero senza età (6 tackle, 2 sack e 1 FF), e concede soltanto due field goal a Justin Tucker, rispettivamente da 49 e 42 yard.

Ci pensa poi Chris Moore a riportare per 14 yard un punt blocked di Justin Berry e a dare maggior sicurezza a Baltimore, anche se Big Ben si sveglia d’improvviso. Dapprima lancia Antonio Brown in end zone per 23 yard, poi si mette in proprio e sigla il touchdown da 4 yard dell’ultima speranza. Chris Boswell si dovrebbe occupare di mettere in atto un pericoloso onside kick, ma, tentando il colpo a sorpresa con la rabona, fallisce miseramente. I Ravens (4-4) hanno dunque la meglio per 21-14 sugli Steelers (4-4).


La NFC vede le conferme ai vertici di Seahawks e Falcons, mentre si fermano nuovamente i Packers. È un Monday Night molto controverso quello tra i primi citati ed i Bills, che recriminano per qualche scelta arbitrale a loro discapito. Un buon Tyrod Taylor (27/38 per 289 yard con 1 TD pass e 1 INT) ed un eccellente Russell Wilson (20/26 per 282 yard e 2 TD pass) siglano i primi punti del match con un touchdown su corsa da 3 yard a testa, ma gli ospiti colpiscono nuovamente nel primo quarto grazie a Justin Hunter, lanciato in end zone per 5 yard. Nel secondo quarto succede di tutto, ma, prima di ogni altra cosa, si ricordino i due touchdown da 17 e 18 yard, entrambi con ricezioni ad una mano, del fenomenale Jimmy Graham (8 ricezioni per 103 yard e 2 TD). Un eccellente Robert Woods (10 ricezioni per 162 yard) permette a Dan Carpenter di centrare i pali agilmente da 31 yard, ma i viaggi in end zone nel quarto salgono a tre per Seattle grazie alla corsa vincente da 3 yard di Christine Michael.

Prima dell’intervallo il kicker degli ospiti tenta un field goal da 53 yard, ma Richard Sherman, nel tentativo di bloccare il pallone, lo stende nettamente. La flag a suo carico, però, è soltanto per defensive offside e le cure mediche al malconcio Carpenter gli costano la giocata successiva fuori dal campo. Uno spike salva un secondo sul cronometro, il kicker centra i pali da 49 yard, ma è delay of game ed il successivo tentativo da 54 yard non va a segno. Nel terzo quarto le rispettive difese, guidate da Bobby Wagner (16 tackle, 0.5 sack) e Kyle Williams (4 tackle, 1 sack), chiudono le porte, prima che Mike Gillislee riapra la questione con il touchdown da 1 yard su corsa. Steven Hauschka centra i pali da 49 yard, ma Taylor e Woods costruiscono un ultimo drive da sogno, che arriva a ridosso della goal line. Qui la difesa dei Seahawks (5-2-1), però, oppone resistenza e frena la rimonta dei Bills (4-5), sconfitti per 25-31.


Thursday Night scoppiettante, invece, quello che vede di fronte Buccaneers e Falcons. Mike Evans dà il via alla propria serata d’incanto (11 ricezioni per 150 yard e 2 TD) con il touchdown da 3 yard che sblocca il punteggio. Tampa Bay, nel primo tempo, sembra poter restare incollata al match. Dopo che Matt Ryan inizia a scaldare un braccio rovente in giornata (25/34 per 344 yard con 4 TD pass e 1 fumble) e Matt Bryant centra i pali da 29 e 41 yard, un ottimo Jameis Winston (23/37 per 261 yard con 3 TD pass e 1 fumble) ritrova nuovamente la connection vincente con Evans, questa volta da 24 yard.

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Prima dell’intervallo, però, è Taylor Gabriel a rovinare i piani dei padroni di casa con la corsa vincente da 9 yard che vale il controsorpasso. Di qui in avanti ci sarà soltanto una squadra in campo. Tra il terzo e l’inizio del quarto periodo, Ryan esplode con altri tre touchdown pass, diretti verso Patrick DiMarco, Austin Hooper ed il magico Julio Jones (8 ricezioni per 111 yard e 1 TD). La notizia migliore per gli avversari, nel frattempo, è una ricezione ad una mano allucinante di Evans, la quale, però, resta fine alla propria bellezza. A nulla servono, poi, i due viaggi in end zone di Adam Humpries e Cameron Brate, lanciato da un Mike Glennon gettato nella mischia in garbage time, arrivati nel quarto periodo. Bryant, da 50 yard, mette la ciliegina sulla torta sulla nettissima vittoria dei Falcons (6-3) per 43-28 sui Buccaneers (3-5).

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I Colts hanno ragione dei Packers ed impongono loro la quarta sconfitta stagionale. Jordan Todman fa partire gli ospiti come meglio non potrebbero, riportando per 99 yard il kickoff iniziale fino alla end zone avversaria. Mason Crosby accorcia da 34 yard, ma un insidioso Frank Gore (19 portate per 60 yard e 2 TD) trova il touchdown da 7 yard su corsa poco dopo. Aaron Rodgers gioca un match molto più incostante di quanto dicano le statistiche (26/43 per 297 yard con 3 TD pass e 1 INT) e raccoglie i numeri migliori quando la partita ha già un padrone. Infatti, dopo che Jordy Nelson controlla un complesso pallone in end zone per 26 yard al termine del primo quarto, Indianapolis assume il controllo assoluto delle operazioni.

Adam Vinatieri colpisce da 28 yard e Donte Moncrief raccoglie l’unica pepita di giornata per un Andrew Luck ancora troppo falloso per le proprie qualità (23/36 per 281 yard con 1 TD pass e 2 INT), spaventato in particolare dall’eccellente Haha Clinton-Dix (3 tackle, 0.5 sack e 2 INT). Gore, nel quarto periodo, sale poi a quota due touchdown in giornata, chiudendo di fatto i conti. Il sesto touchdown stagionale di Davante Adams e la segnatura di Randall Cobb sono utili per un disperato tentativo di rimonta che, però, non si concretizza grazie ai lanci decisivi di Luck, a bersaglio nel drive conclusivo. I Colts (4-5) vincono 31-26 sui Packers (4-4).


Saints e Panthers provano a sfruttare l’incerta situazione di Conference per tornare nelle posizioni che contano. La partita tra New Orleans e San Francisco è una spettacolare dimostrazione offensiva, che si conclude con 571 yard di guadagno per l’una e 486 per l’altra squadra, per un totale di ben 1.057 yard. La maggior parte dello spettacolo si vede nel secondo quarto, dopo che gli ospiti avevano comunque già siglato un paio di touchdown, ad opera di Tim Hightower, con la corsa vincente da 4 yard, e di Michael Thomas, su lancio di un fenomenale Drew Brees (28/39 per 323 yard e 3 TD pass). Mark Ingram regala il bis al proprio quarterback, in una giornata in cui giganteggia con 158 yard in 15 portate ed un touchdown su corsa da ben 75 yard, oltre a 13 yard extra in due ricezioni, tra cui quella da 5 yard in end zone.

Per provare a restare in partita, ai Niners serve un Colin Kaepernick in grande spolvero (24/39 per 398 yard con 2 TD pass e 1 INT), capace di trovare un doppio touchdown pass prima dell’intervallo, l’uno da 47 yard per DuJuan Harris e l’altro da 65 per Vance McDonald. C’è anche il tempo per un field goal a testa per Phil Dawson e Will Lutz. I ritmi si abbassano dopo la pausa lunga, Dawson sale a 3/3 in giornata da 46 yard, ma Brees chiude i conti lanciando nuovamente un incredibile Thomas in touchdown ad inizio quarto periodo, questa volta da 32 yard. I Saints (4-4) schiacciano i derelitti 49ers (1-7) per 41-23.


Tutt’altro che emozionante dal punto di vista offensivo è, invece, la sfida tra Rams e Panthers. Sono le due difese, infatti, a regalare giocate strepitose, con Matt Barron (9 tackle, 1 sack) ed Aaron Donald (4 tackle, 2 sack) a condurre le operazioni da una parte, un terrificante Thomas Davis (11 tackle, 1 sack, 1 FF e 1 INT) e Mario Addison (3 tackle, 2 sack) a farla da padrone dall’altra. Fino all’ingresso negli ultimi 15 minuti a decidere la sfida è un touchdown da 9 yard di Greg Olsen su lancio di un modesto Cam Newton (20/32 per 225 yard e 1 TD pass). Case Keenum è assente ingiustificato e, nonostante la ripresa finale, conclude una prestazione insufficiente (27/46 per 296 yard con 1 TD pass, 1 INT e 1 fumble).

Nel quarto periodo, qualcosa si accende. Graham Gano centra i pali da 38 e 37 yard, Greg Zuerlein replica da 25 yard ed i padroni di casa sono ancora molto indietro nel punteggio. Kenny Britt trova il touchdown da 10 yard a pochissimo dallo scadere, ma il successivo onside kick non va in porto. I Panthers (3-5) risalgono grazie al successo per 13-10 sui Rams (3-5), sempre più in crisi.

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A dominare la NFC sono, incontrovertibilmente, i Cowboys, arrivati alla settima vittoria consecutiva, questa volta sui Browns, ancora senza gioie quest’anno. Chi sono i protagonisti per Dallas? Sempre loro, Dak Prescott (21/27 per 247 yard e 3 TD pass) ed Ezekiel Elliott (18 portate per 92 yard e 2 TD), ormai divenuti unstoppable alle spalle della magnifica linea offensiva di squadra. Il quarterback sta scrivendo numeri da leggenda (165/248 per 2.020 yard con 12 TD pass e 2 INT) ed in giornata si affida soprattutto all’epico Jason Witten (8 ricezioni per 134 yard e 1 TD), oltre a portare Cole Beasley a quota 4 touchdown stagionali e a regalare l’emozione della end zone anche a Gavin Escobar.

Al resto pensano le corse vincenti da 10 e 8 yard di Elliott, oltre ad una difesa eccezionale, guidata da Maliek Collins (3 tackle, 2 sack), che concede appena un touchdown a Terrelle Pryor ed un field goal da 31 yard a Cody Parkey. Non c’è partita ed i Cowboys (7-1) vincono per 35-10 sui Browns (0-9).


In AFC, invece, sono Dolphins, vincenti sui Jets, e Chargers, sui Titans, a tentare di tornare ad alta quota. In assenza di grandi prestazioni dai due quarterback, in particolare per l’acciaccato Ryan Fitzpatrick (17/28 per 193 yard con 1 TD pass, 2 INT e 2 fumble), sono i due runningback di punta a dare man forte alle offensive, tanto per quanto riguarda Matt Forte (12 portate per 92 yard e 1 TD), quanto per Jay Ajayi (24 portate per 111 yard e 1 TD), autori di un touchdown a testa, rispettivamente da 20 e 31 yard. Nick Folk centra tre volte i pali, da 23, 21 e 28 yard, mentre Adam Franks si limita a due, da 33 e 29 yard, ma a fare la differenza, fino al quarto periodo inoltrato, è la segnatura di Dominique Jones su lancio di un mediocre Ryan Tannehill (17/28 per 149 yard e 1 TD pass).

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Non appena è in grado di sfuggire alla morsa di un Cameron Wake straripante (4 tackle, 2 sack e 2 FF) e di Ndamukong Suh (5 tackle, 1 sack), Fitzpatrick è in grado di lanciare Jalin Marshall in touchdown, ma Miami ha pronta la risposta immediata, con Kenyan Drake a riportare per 96 yard il successivo kickoff fino alla end zone avversaria. I Dolphins (4-4) resistono fino alla fine e portano a casa la vittoria per 27-23 sui Jets (3-6).


È un Philip Rivers spentosi alla distanza (24/33 per 275 yard e 2 TD pass) ad indirizzare la sfida tra Chargers e Titans sui binari dei padroni di casa, con i lanci in touchdown per Antonio Gates e Tyrell Williams, tra i quali si infila il field goal da 32 yard di Josh Lambo. Marcus Mariota e compagni sono tramortiti, ma il quarterback ritrova ben presto la retta via e, a cavallo dell’intervallo, trova due volte Rishard Matthews in end zone, salvo poi mettersi in proprio con la corsa vincente da 14 yard che regala il primo vantaggio della partita ai suoi. San Diego, però, ha un asso nella manica di proporzioni titaniche: Melvin Gordon, autore di ben 196 yard in 32 portate e della segnatura da 1 yard che riporta i padroni di casa in controllo del match, oltre a 65 yard extra in 4 ricezioni.

Tanto più che Mariota, nel complesso assai ondivago (27/43 per 313 yard con 3 TD pass, 2 INT e 1 fumble), perde contatto con il pallone poco dopo e Dwight Lowery lo riporta per 36 yard fino alla end zone avversaria. Delanie Walker prova a riaprire nuovamente i conti, ma Lambo da 36 yard anticipa la seconda giocata difensiva decisiva nella partita, ad opera di Brandon Flowers, abile nel riportare per 33 yard fino alla gloria un intercetto al quarterback avversario. Il nono touchdown stagionale di DeMarco Murray serve soltanto a fissare il punteggio finale sul 43-35 con cui i Chargers (4-5) superano i Titans (4-5).


La scorsa settimana lo si era accennato, in questa è arrivata la conferma: i Jaguars sono ancora troppo immaturi per sognare. In una giornata in cui la difesa contiene alla grande gli impeti di Nick Foles (20/33 per 187 yard e 1 TD) e dell’attacco di Kansas City, soprattutto dopo il touchdown di Albert Wilson da 23 yard che sblocca il punteggio, l’attacco ne combina di tutti i colori. Tra l’intercetto di Ramik Wilson ad un impreciso Blake Bortles (22/41 per 252 yard con 2 TD pass e 1 INT), i 3 fumble persi, uno anche dall’ottimo Chris Ivory (18 portate per 107 yard), ed il field goal sbagliato sull’unico tentativo di giornata da Jason Myers, Jacksonville può recriminare non poco per la sconfitta.

Ai padroni di casa bastano quattro field goal a segno di un perfetto Cairo Santos, rispettivamente da 26, 51, 24 e 36 yard, perché gli ospiti non vanno oltre i touchdown su ricezione di Allen Robinson e T. J. Yeldon. Le tante occasioni sprecate pregiudicano un’altra gioia per i Jaguars (2-6), sconfitti per 19-14 dai Chiefs (6-2). Citazione d’onore per i 9 sack in stagione per Dee Ford, di disonore per Travis Kelce, espulso dalla partita per aver tirato il proprio asciugamano verso l’arbitro dopo una flag a suo carico.

La Week 10 è in arrivo, con i Browns a tentare di raccogliere la prima vittoria stagionale sull’ostico campo dei Ravens nel Thursday Night. Gli Eagles provano a rialzarsi contro i Falcons, i Panthers provano a proseguire la rimonta contro i Chiefs, mentre Cowboys e Patriots, padroni di Conference, affrontano gli ostici impegni contro Steelers e Seahawks. A riposo, invece, Bills, Colts, Lions e Raiders.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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