[NFL] Week 6: Gronkowski strapazza le Tigri (Cincinnati Bengals vs New England Patriots 17-35)

Tom Brady festeggia nel migliore dei modi il suo esordio stagionale in casa, guidando i Patriots ad un netto successo, 35-17, contro i Cincinnati Bengals, per i quali invece il Gillette Stadium rimane assolutamente tabù (0-4 per le tigri nello stadio aperto nel 2002).

Il successo regala agli uomini di Belichick il miglior record della AFC con 5-1, permette ai Pats di restare davanti ai Bills, ma soprattutto sembra confermare che, con il ritorno del figliol prodigo Tom dopo la squalifica, il team da battere nella conference provenga proprio da Boston.

In realtà in avvio di match Brady non è stato perfetto: con i Bengals che grazie alle ottime giocate del front four hanno messo pressione, il regista californiano ha faticato a trovare ritmo, e infatti nel primo tempo le yard guadagnate grazie al gioco aereo sono state 136, un dato buono ma non eccelso, anche perché il regista col numero 12 non ha mai testato in profondità la difesa ospite.

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Poi, nel secondo tempo, si è acceso Gronkowski, e per i Bengals è stata notte fonda, con Brady che a fine gara ha ammassato 376 yard frutto di un mostruoso 29 su 35, con in più tre mete. Il runner White ha avuto più ricezioni (8 per 47 yard e due touchdown) ma il protagonista del passing game per New England è stato sicuramente lui, Rob Gronkowski, che dopo un primo tempo molto “tranquillo”, è esploso nella seconda metà gara arrivando a quota 162 yard, record in carriera per il gigante da Arizona.

Si fosse anche risparmiato alcuni atteggiamenti poco simpatici nei confronti dei difensori avversari, Gronk sarebbe stato da encomio solenne. Anche l’altro tight end, Bennett ha offerto un buon contributo (5 ricezioni per 48 yard) mentre prosegue l’annata assolutamente anonima di Edelman che dopo 6 gare ha catturato appena 26 palloni per 261 yard (media 9,3), decisamente un passo indietro rispetto alle tre passate stagioni, in cui l’atleta da Kent State viaggiava ad una media di oltre sei ricezioni a gara.

Se il passing game dei Patriots è sembrato in gran spolvero, così non si può dire per il rushing game, largamente inefficace: con una linea che ha spesso perso la battaglia contro i dirimpettai dell’Ohio, Blount non ha praticamente mai trovato spazi per correre, e alla fine per lui sono arrivate appena 50 yard in 13 portate.

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La difesa era priva del forte outside linebacker Collins sostituito dall’ottimo rookie Roberts che ha commesso qualche ingenuità ma nel complesso è sembrato essere veramente dappertutto. Il migliore fra i linebackers è stato comunque Hightower, addirittura devastante nella pass rush: dieci sono stati i suoi blitz che hanno portato due sack e tre hurries ai danni di Dalton.

Nel secondario spicca soprattutto la prestazione di Butler che, se è vero che è stato vittimizzato da LaFell sul touchdown del 14-10, per il resto ha concesso appena tre completi su sette lanci nella sua direzione, per 17 yard. La buona prova dell’intero reparto difensivo è completata dalle ottime prestazioni del tackle Brown e dell’end Ninkovich, anche lui all’esordio stagionale davanti al pubblico amico, che hanno tenuto sia Bernard che Hill sotto le tre yard e mezzo a portata.

E se è giusto dare credito alla difesa di New England, bisogna però anche riconoscere che il gioco sulla terra di Cincinnati non è, in questo momento, troppo temibile: con l’eccezione di Zeitler, tutta la linea offensiva ha faticato a creare varchi per Bernard e Hill che infatti hanno chiuso con medie decisamente rivedibili (3,3 e 2,9 yard per portata).

Anche se il record di 3-3 potrebbe non dimostrarlo, Dalton sta invece avendo una stagione solida, e anche contro New England the Red Rifle ha disputato una gara decisamente positiva, completando 21 passaggi su 31 per 254 yard e una meta, facendo registrare inoltre un ottimo tre su cinque nei passaggi lunghi per 84 yard.

Nel passing game, i Bengals hanno sfruttato al meglio il solito A.J. Green (6 ricezioni per 88 yard) ed il giovane Boyd (4-79) mentre il reparto tight end, sempre privo del forte Eifert, è stato praticamente nullo.

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In difesa finchè il quartetto Dunlap, Peko, Atkins e Michael Johnson è riuscito a mettere sotto pressone Brady, la compagine dell’Ohio è rimasta in partita. Quando però è migliorata la protezione del regista di casa, i Bengals non sono riusciti assolutamente a contenere il passing game dei Pats che ha letteralmente devastato soprattuto il pacchetto dei linebacker, bruciati ripetutamente dai vari Gronkowski Bennett e White.

Un pochino meglio è andata col secondario, soprattutto grazie alle giocate di Adam Jones e Shawn Williams, ma il reparto si è anche macchiato di tre penalità che hanno consentito a New England di proseguire in drive che altrimenti sarebbero stati chiusi.

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La partenza del match come detto non è stata però agevole per i Patriots che con tre touchdown nei drive di apertura erano il team che aveva segnato di più nella NFL nelle serie iniziali; l’ottima pressione del front four dei Bengals costringeva Brady a muoversi all’interno della tasca con poco tempo a disposizione per lanciare, ma anche in questa situazione il team di casa riusciva a mettere tre punti sul tabellone grazie al field goal di Gostkowski, propiziato dall’ottima ricezione di Gronkowski per 32 yard.

Le due squadre si scambiavano poi due punt e in avvio di secondo quarto si assisteva al primo episodio importante: dopo un drive eterno da quasi nove minuti (a cavallo fra i due quarti), Cincinnati arrivava a giocarsi un second and goal sulla 1 di New England. Un passaggio errato di Dalton e una corsa da 0 yard di Bernard portavano Cincinnati a giocarsi un quarto down con ancora Bernard che però veniva bloccato dalla coppia Johnson e Branch per un guadagno nullo.

Un sack di Sims su Brady faceva poi naufragare la serie successiva di New England, quindi finalmente Cincinnati dava una scossa al match: Dalton trovava prima Green per 22 yard, poi Boyd per 14 infine ancora per 14 yard Green, bravissimo a tenere la palla nonostante il colpo ricevuto da Harmon appena agguantato l’ovale. Sulle 2 dei Patriots lo stesso Dalton usciva dalla tasca in un gioco di speed option e si inventava una finta di pitch per il runner che congelava Ninkovich ed invece portava lui stesso la palla in meta.

Con poco più di tre minuti da giocare, New England ripartiva in attacco, ma i Patriots si trovavano ad affrontare un terzo e 18. Il lancio di Brady a Hogan cadeva incompleto, ma gli arbitri fischiavano un fallo di illegal contact a Kirkpatrick che lasciava in vita il drive dei locali.

I Bengals pagavano a caro prezzo l’ingenuità del cornerback, poiché Brady trascinava i suoi fin sulle 15 di Cincinnati da dove sfruttava il differente passo fra il giovane White ed il veteranissimo Karlos Dansby che sul lancio di Brady poteva solo vedere la schiena del runner che nel frattempo galoppava in end zone per quello che era il primo touchdown di New England negli ultimi due minuti della stagione 2016.

In avvio di terzo quarto sembrava che Cincinnati potesse mettere le mani sul match: dopo due corse di Dalton e Bernard, il regista ospite trovava prima Green, poi Boyd che veniva fermato sulle 10 dei locali. Da qui i Bengals guadagnavano ancora 5 yard poi sul terzo e 5, arrivava la meta del sorpasso sull’asse Dalton-LaFell, quest’ultimo ex di New England con cui vinse anche un Superbowl.

Nel drive successivo di New England una penalità di Edelman ed un sack di Michael Johnson costringevano i Patriots al punt, ma proprio quando sembrava che Cincinnati potesse mettere un’ipoteca sul match ecco la svolta: una penalità del tackle Ogbuehi costringeva le Tigri ad un secondo e 18 sulle proprie 8, con Dalton che non riusciva ad evitare il linebacker Hightower che arrivava come un treno, risultato: sack e safety.

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A questo punto Cincinnati era ancora avanti di due punti, ma inspiegabilmente i Bengals si spegnevano e New England non perdeva tempo per ribaltare il punteggio: Brady trovava per due volte Bennett per 27 yard, poi Gronkowski per 38, quindi ancora quest’ultimo era il bersaglio per la meta del 19-14.

Dalton rientrava in campo ma lanciava tre incompleti e sul rovesciamento di fronte New England passava ancora: Brady completava il cinquemillesimo lancio della sua carriera ancora a Gronkowski per 38 yard, poi serviva Bennett per altre 11. Quindi sulle 4 avversarie New England riutilizzava il trucchetto del passaggio a White che bruciava sul corto Dansby per il 25-14, con Gostkowski che sbagliava clamorosamente la trasformazione.

A -11 con un tempo ancora da giocare, Cincinnati provava a reagire con Dalton che imbeccava il tight end Kroft per 13 yard, poi una buona corsa di Bernard portava i Bengals a metà campo allo scadere del terzo quarto. Sul secondo e nove ancora Dalton trovava al centro del campo Boyd che portava a casa altre trenta yard, ma sulle 7 di New England il drive si arenava e Cincinnati doveva accontentarsi dei tre punti.

Sul drive seguente la difesa dei Bengals costringeva New England ad un terzo e 12 che i Patriots non trasformavano, ma ancora una volta una penalità, stavolta di Adam Jones, regalava il primo down ai padroni di casa.

A loro volta i Patriots, ancora  a causa di una penalità di taunting di Gronkowski, dovevano alla fine accontentarsi del field goal che però li riportava  a+11. L’ultimo disperato tentativo dei Bengals veniva frustrato dal sack messo a segno dalla coppia Sheard e Hightower, poi, nel finale, arrivava la meta conclusiva con una corsa di Blount da 1 yard.

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