[NCAA] Il riassunto della settima settimana

Una settima settimana di college football all’insegna della continuità quella appena andata in onda, con i pronostici principali quasi tutti rispettati e che ha confermato grosso modo tutte le posizioni di vertice con qualche modifica solo nella seconda parte del ranking.

A fare la voce grossa, neanche a dirlo, è stata Alabama che nella sfida di cartello di questa settimana ha demolito Tennessee con un perentorio 49-10 confermando, se mai ce ne fosse stato bisogno, che i Crimson Tide sono la squadra da battere.

Mantiene il secondo posto anche Ohio State che vince a Madison contro una coriacea Wisconsin solamente all’overtime mentre si scambiano le posizioni Michigan e Clemson con quest’ultima che, come i Buckeyes, ha bisogno del tempo supplementare per vincere contro NC State.

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Mantengono la quinta, sesta e settima piazza Washington, Texas A&M e Louisville con le prime due che hanno usufruito della bye week mentre i Cardinals hanno vinto a fatica contro Duke. Chi avanza lentamente in classifica è Nebraska, che continua a stupire nonostante le difficoltà nel superare Indiana, Baylor a valanga su Kansas e Houston, che sembra essersi ripresa dalla sconfitta contro Navy, ed ha vinto in casa contro Tulsa.

Il balzo più grande di questa settimana è quello di West Virginia che nella sfida interna alla BIG XII ha lasciato l’attacco più prolifico della NCAA, quello di Texas Tech, a soli 17 punti mentre avanzano di una posizione Florida State, che ha superato in casa Wake Forest e Boise State, che nello scontro della Mountain West ha vinto contro Colorado State.

Vincono anche Arkansas, che nell’altra partita clou della SEC ha battuto Ole Miss, retrocedendo i Rebels al posto 23 del ranking, Florida vincente in casa contro Missouri, Oklahoma che ha battuto i Wildcats di Kansas State e Western Michigan che ha lasciato a 0 punti Akron.

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Devono abbandonare provvisoriamente il ranking Miami, che perde contro North Carolina con i Tar Heels che d conseguenza rientrano in classifica, e Virginia Tech, sconfitta a sorpresa da Syracuse in una partita dominata dagli Orange.

Alabama vs Tennessee 49-10

Un dominio assoluto, incontrastato e mai in discussione. Possiamo sintetizzare cosi la vittoria dei Crimson Tide, in quella che era la partita più importante della settima giornata di NCAA, e che ha confermato quelli che da parte nostra erano i pronostici della vigilia.

La squadra di Saban infatti, ha soverchiato gli avversari in tutti i lati della palla dal primo all’ultimo minuto, senza mai cedere neanche una yard anche quando la sfida era in pieno garbage time. La prima in classifica conferma quindi lo stato di grazia della difesa, che ha concesso solamente 163 yard di total offense, e quello dell’attacco, capace di 594 yard di cui ben 438 su corsa; raramente si era visto un dominio assoluto così netto tra due squadre della top ten ma i ’Tide di quest’anno sembrano una squadra veramente ingiocabile per tutti.

La sfida di sabato contro Texas A&M chiuderà questo trittico sulla carta difficile, e se Alabama uscirà vittoriosa dal Bryant-Denny Stadium avrà la certezza matematica dei playoff.

Tennessee invece esce da questa sconfitta completamente ridimensionata e non ha avuto neanche il tempo per potersi riorganizzare nel secondo tempo, come successo nelle ultime uscite. Contrastare infatti la squadra avversaria per questi Vols è stata un impresa impossibile e l’attacco, che pure ha commesso un solo turnover, non è mai stato in grado di impensierire i giocatori in maglia bianca.

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Per i Volunteers si tratta della 26esima sconfitta consecutiva contro una squadra della top ten, a riprova che il materiale a disposizione, sebbene pieno di talento, non basti a contrastare lo strapotere delle altre squadre. La sfida contro Florida per la supremazia della SEC East è ancora aperta e per Tennessee ci sono ancora altre 5 partite a disposizione per provare a spodestare i Gators.

La cronaca della partita in realtà ha poco da raccontare vista la supremazia della squadra ospite che, nonostante un inizio molto tranquillo, accelera verso la fine del primo quarto; in rapida successione infatti Alabama segna due TD, prima con un corsa di Stewart da 29 yard poi con Harrison che intercetta Dobbs e riporta il pallone in endzone dopo 58 yard.

I Vols provano a riorganizzarsi ed accorciano con la corsa di Kamara ma purtroppo per loro sarà un fuoco di paglia; Hurts infatti, nel drive successivo, riesce ad infilarsi nel buco giusto e dopo una corsa di 45 yard riporta il vantaggio a due possessi.
Alla ripresa dopo l’intervallo il copione non cambia ed ancora Hurts, per ben due volte e sempre su corsa, allunga ulteriormente il punteggio.

Ormai c’è una sola squadra in campo e l’ultimo quarto è puro garbage time; c’è il tempo però per segnare ancora e prima Jackson, dopo aver riportato per 79 yard un punt,e poi Scarbrough, con una grande corsa da 85 yard, mettono la parola fine al dominio di Alabama.

Ohio State vs Wisconsin 30-23

Si era detto alla vigilia che questa partita per Ohio State sarebbe stata molto difficile; la squadra di Urban Meyer tuttavia ha fatto valere il maggior talento ed, unito ad una buona dose di fortuna, è uscita indenne dal Camp Randall solo dopo l’overtime.

I Buckeyes quindi continuano la loro corsa immacolata superando lo scoglio Wisconsin, nonostante aver subìto la bellezza di 450 yard; la difesa infatti non si aspettava un’attacco cosi costante e incisivo e solo grazie all’esperienza ed alla buona sorte, è riuscita a portare a casa la vittoria.

Per Ohio State adesso il cammino verso la seconda partecipazione ai PO della sua storia, è solo questione tempo ed è quello che separa i Buckeyes dall’ultima sfida contro Michigan. Solo lì infatti si deciderà chi delle due riuscirà ad entrare nelle prime 4 e giocarsi così il titolo nazionale.

Wisconsin invece dopo Michigan, esce a testa alta ancora una volta confermando le ottime impressioni fin qui avute e con un attacco un po’ più esperto forse la partita si sarebbe potuta vincere. Tuttavia non si può farne una colpa agli uomini di Chryst, ed al QB Hornibrook sopratutto, che nonostante abbia lanciato un intercetto ha fatto vedere ottime cose.

Il futuro di quest’attacco, che ha nelle corse il suo punto di forza, è roseo poiché i giocatori principali torneranno anche l’anno prossimo e queste partite così importanti serviranno da esperienza; il cammino dei Badgers però non si ferma perchè Wisconsin deve ancora affrontare tutte le squadre che gli sono davanti nella BIG TEN West e le speranze di riuscire a vincere la conference non sono del tutto svanite.

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La sfida è molto difficile da giocare per via delle difese molto fisiche, anche se a fare la partita sono proprio i padroni di casa; un fg di Endicott ed un grande passaggio di Hornibrook per Peavy, portano infatti i Badgers sul 10-0 dopo soli 8 minuti di gioco. Ohio State però è una squadra che non si lascia prendere dal panico ed infatti riesce ad accorciare con due calci di Durbin all’inizio del secondo quarto.

Entrambe le squadre però faticano, sopratutto in redzone quando hanno la possibilità di arrivarci, e sono i Badgers che chiudono la prima frazione di gioco andando a segno altre due volte sempre con i fg di Endicott.

Al rientro dopo l’intervallo lungo però le cose cambiano e la squadra di Urban Meyer comincia a prendere le misure; alla fine del terzo quarto i Buckeyes completano la rimonta grazie alla segnatura di Barrett in situazione di goal line, con il QB che replica qualche instante dopo a seguito di un intercetto ai danni di Hornibrook.

Tuttavia nell’ultimo quarto Wisconsin non si scompone e dopo un drive lunghissimo torna di nuovo in vantaggio grazie a Ramesh; il fg di Durbin nel drive successivo però riporta tutto in parità e la sfida è rimandata all’overtime. Ohio State, che ha a disposizione il primo possesso, non lo spreca grazie ad un grande passaggio di Barrett per Brown mentre la difesa, che fin qui non aveva particolarmente brillato, compie il miracolo bloccando tutti e 4 i tentativi di Hornibrook, chiudendo di fatto la partita.

Nebraska vs Indiana 27-22

Ancora una vittoria per Nebraska, stavolta nel difficile campo di Bloomington, e che conferma gli ‘Huskers saldamente al comando della BIG TEN West. Erano più di 15 anni che i ragazzi di Mike Riley non iniziavano una stagione da 6-0 e questo record sta confermando tutto quello che di buono si era visto nelle ultime due annate.

Nebraska ancora non ha fatto nulla perché le partite più difficili le deve giocare adesso contro Ohio State e Wisconsin; gli ‘Huskers però hanno dimostrato di possedere un attacco bilanciato ed una buona difesa e se la possono giocare tranquillamente fino alla fine. C’è da capire quanto questi ragazzi siano mentalmente pronti a guidare fino alla fine una division così difficile ma coach Riley, che ha oltre 40 anni di esperienza come allenatore, è la persona giusta per indirizzare al meglio i suoi giocatori.

Indiana invece continua a giocare bene senza però raccogliere i frutti; la sfida contro Nebraska ha infatti confermato quello che di buono si era visto sia contro Wake Forest che contro Ohio State ma la notevole differenza di roster e di esperienza ha condannato gli Hoosiers a tre sconfitte.

Non c’è comunque da disperarsi perché in attacco la squadra dispone di elementi validi e la difesa ha migliorato sopratutto nella secondaria, vero punto debole della scorsa stagione. Per Indiana emergere in una division dove sono presenti sia Ohio State che Michigan è alquanto difficile ma il cammino per la conquista di un bowl sembra essere sempre più in discesa.

Sapevamo delle difficoltà che Nebraska avrebbe incontrato nell’affrontare gli Hoosiers, e nonostante nei primi 9 minuti gli ospiti vadano sul 17 a 0 dopo i TD di Newby e Jones ed il fg di Brown, i Cornhuskers devono subire il ritorno dei padroni di casa. Indiana infatti nel secondo quarto inizia piano piano a guadagnare terreno e mette a segno i primi punti a referto grazie ad una safety e a due fg di Oakes.

Al rientro dopo il riposo, la partita va in stallo con i due attacchi che fanno fatica nel muovere la catena e questo non può che beneficiare gli ospiti; a 9 secondi dalla fine del terzo quarto però Indiana si avvicina pericolosamente grazie ad un TD di Redding.

Con l’ultimo quarto da giocare e due soli punti da recuperare, gli Hoosiers si buttano in avanti ma devono subìre il big play di Morgan che riceve per 72 yard da Armstrong; la partita sembra prendere la strada di Lincoln ma ci pensa ancora Redding a tenerla viva a 8 minuti dalla fine.

Nebraska dopo un drive lunghissimo allunga ancora con un fg di Brown lasciando ai padroni di casa 45 secondi di tempo per agguantare la vittoria; le speranze di Indiana però si infrangono sull’intercetto di Williams e cosi gli ‘Huskers possono finalmente festeggiare.

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Heisman Watch

Nella lotta all’Heisman Trophy non cambiano le posizioni rispetto alla settimana scorsa con Lamar Jackson sempre saldamente al comando. Il QB di Louisville ha confermato l’ottimo momento di forma grazie ad una prestazione da 181 yard ed un TD pass e 144 yard su corsa con una marcatura nella vittoria contro Duke.

Deshaun Watson lo segue a ruota e grazie alle sue 378 yard condite da un TD pass ed uno personale su corsa, Clemson riesce ad uscire vittoriosa dalla difficile sfida contro NC State.

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Anche J.T. Barrett si deve impegnare al massimo per ottenere la vittoria contro Wisconsin ed alla fine i suoi 3 TD totali saranno fondamentali per battere all’overtime i Badgers mentre al quarto e quinto posto Jake Browning e Jabril Peppers hanno riposato in vista delle rispettive sfide contro Oklahoma State e Illinois.

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I ranking della settima settimana

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Francesco Fele

Ho 29 anni e sono appassionato di sport Usa da 5 anni, seguo sopratutto il football (tifosissimo delle cheesehead) e l'NBA.

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