[NFL] Week 2: Arizona senza problemi (Tampa Bay Buccaneers vs Arizona Cardinals 7-40)

Gara a senso unico quella giocata nel meraviglioso University of Phoenix Stadium di Glendale, Arizona dove i padroni di casa, dopo la sconfitta nel kick off contro i Patriots, hanno regalato ai Jameis Winston un pomeriggio complicato che si è tradotto in 5 turnover per l’ex Florida State e prima sconfitta stagionale ai Bucs.

Arizona non riesce a prendere immediatamente il comando delle operazioni, nonostante si percepisca fin dal primo drive come non rivedremo il Winston fenomenale del season opener con i Falcons. Il prodotto di FSU sfida immediatamente Patrick Peterson sul profondo, in copertura su Mike Evans, e viene punito con il primo dei 4 intercetti di giornata.

Arizona però non traduce in punti la superiorità sul gridiron e per vedere “qualcosa” da parte dei padroni di casa bisogna aspettare Larry Legend Fitzgerald che porta i suoi in red zone prima e avanti nel punteggio poi con due catch ageless per il 7-0 Cardinals a cavallo tra primo e secondo quarto.

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Winston, che nel frattempo deve rinunciare all’aiuto di Doug Martin, infortunatosi subito ad inizio gara, prova a cambiare target, passando da Evans a Jackson, ma il risultato è il primo dei due intercetti di Marcus Cooper, uno raccolto dal marciapiede su cui i Chiefs lo avevano lasciato il 2 settembre, e che conduce al FG con cui Catanzaro porta il punteggio sul 10-0.

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L’incubo non è ancora finito e con 3 minuti da giocare sul cronometro l’ex Seminoles perde il controllo dello sferoide in prossimità della red zone regalando il terzo pallone di giornata in meno di 30 minuti di football.

I Cardinals decidono finalmente di sfruttare le gift card del numero 3 in maglia bianca e nello spazio di 1:16 chiudono la contesa. Fitz s’inventa una ricezione su bombolone di Palmer e sul 3&goal è Floyd tutto solo a portare Arizona sul 17-0. I Cardinals hanno un ultima possibilità in chiusura di periodo, Jaron Brown si fuma la copertura, caramella solo da scartare per il #13 e si va al riposo sul 24-0.

Winston avrebbe anche un moto d’orgoglio, con il drive d’apertura del terzo periodo che è una descrizione abbastanza efficace del ragazzo stesso. Nonostante un primo tempo da consegnare al museo degli orrori e sinistramente simile ai tanti primi tempi della parte finale della carriera collegiale di Jameis, il QB sfida ripetutamente Peterson, rischia l’intercetto in due occasioni, ma riesce a trovare Mike Evans per il TD del 24-7.

Partita riaperta? Nemmeno per sogno.

Palmer gioca perfettamente uno screen per David Johnson, il numero 31, già autore di uno stiff arm devastante nel primo tempo su Alexander gira l’angolo e guadagna 58 yard. Questa giocata spegne più nel morale, che nella sostanza, l’effetto benefico del TD di Evans anche perché i Cards si accontentano del FG.

Ci pensa poi Cooper con il pick-6 nel drive successivo a rendere inutili gli ultimi 15 minuti di partita che comunque vedono il TD di CJ2K per quello che sarà il definitivo 40-7. Il pomeriggio di follia del #3 si conclude con l’ultimo hail mary pass (ma perché) che non fa altro che aggiungere un INT al suo personalissimo score finale e che riassume la confusione che ha caratterizzato l’attacco dei Bucs nella trasferta in Arizona.

Difficile trarre spunti da una non partita come quella che si è giocata ieri a Phoenix. Tampa, dopo la bella vittoria della week 1 era chiamata ad una conferma con una contender, come sono i Cardinals, ed ha clamorosamente fallito.

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La difesa, nonostante i big play per Arizona siano arrivati, ha tenuto in partita i Bucs per quasi tutto il primo tempo ma nulla ha potuto all’ennesimo errore di Winston ed alla incapacità della propria offense se non di mettere punti, almeno di mangiare il cronometro.

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Quello spazio di 1:16 in chiusura di secondo periodo è costato la partita perché nonostante i disastri del primo tempo Tampa rischiava di andare al riposo con un gap accettabile (e con il possesso d’apertura nel 3° quarto).

Nelle prime due settimane abbiamo visto il meglio ed il peggio del QB scelto con la #1 assoluta del draft 2015 e l’impressione e che le sorti del team siano ancora troppo legate alla lune, anche caratteriali, di un giocatore dal talento indiscutibile ma che anche ieri ha dimostrato di essere poco lucido nella selezione dei suoi target andando a sfidare invece che a completare.

Arizona aveva bisogno esattamente di una partita così. Dopo la delusione della Week 1 era fondamentale vincere, anche se deve far riflettere l’incapacità palesata, almeno inizialmente, di convertire in punti i turnover. Dall’altra parte non ci sarà sempre TB, anche se il panorama della NFC WEST non pare offrire molte alternative ai Cardinals, soprattutto dopo aver visto i Seahawks perdere ad LA.

Palmer ha chiuso con 308 yard e 3 TD (tutti nel primo tempo) aiutato da un Fitzgerald che non sembra sentire il peso dell’ età. Il gioco di corsa è ben bilanciato tra i due Johnson con il più giovane devastante anche fuori dal backfield.

E’ però la difesa che fa e farà la differenza per le ambizioni di SB dei ragazzi di Bruce Arians e ieri, sicuramente agevolati dai dei Buccanieri compiacenti, abbiamo avuto prova della forza devastante di questo reparto. Non per smentire il mio amico Brandon Marshall, che in settimana ricordava a tutti come Darrell Revis fosse ancora il miglior CB della NFL, ma se date una occhiata alla partita di Peterson “forse” concorderete che AP21 potrebbe avere degli argomenti da portare a discussione del pensiero marshaliano.

Nella week 3 TB ospiterà i Rams freschi di 1 vittoria ad LA mentre Arizona volerà a Buffalo dove Greg Roman è appena stato licenziato dal ruolo di OC.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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