[NFL] Week 1: tutta la giornata in un solo articolo

Dopo un’attesa che, come ogni anno, sembra infinita, ecco che ritorna il football NFL. Con una Week 1 che, come ogni settimana, regala emozioni a raffica nei 16 match giocati. Ecco tutta la prima giornata in un solo articolo.

A dare avvio alla regular season 2016 è il kick-off tra Broncos e Panthers, replica del Super Bowl numero 50 vinto da Denver. Trevor Siemian prende da subito in mano le redini del gioco offensivo della squadra di Mile High, ma due dei primi drive offensivi, molto ben avviati, si chiudono l’uno con un fumble perso di Devontae Booker e l’altro con un intercetto di un fantastico Thomas Davis, a dimostrazione che la difesa di Carolina, guidata da un Luke Kuechly spaventoso (10 tackle), non ha smesso di essere decisiva. Kelvin Benjamin saluta il proprio rientro a pieno ritmo con un touchdown di pura potenza, su lancio di un Cam Newton instabile al lancio (18/33 per 194 yard con 1 TD pass e 1 INT), ma tornato leader del reparto, autore anche di 11 portate per 54 yard ed un touchdown su corsa.

A salvare Denver prima dell’intervallo è l’uomo che non ti aspetti: Andy Janovich, rookie nel ruolo di fullback, sgroppa per 28 yard e scrive la momentanea parità, prima che Newton e Graham Gano, da 44 yard, siglino il 17-7 ospite alla pausa lunga. I due quarterback sono incapaci di sbloccare l’equilibrio nel terzo periodo, ma in quello finale sale in cattedra C.J. Anderson, che decide il match. Dapprima riceve per 25 yard il primo touchdown pass della carriera di Siemian, poi si mette in proprio e conquista il sorpasso con la segnatura su corsa, propiziata da un meraviglioso intercetto di Chris Harris. Il cornerback rischia di rovinare la propria prestazione con una sanguinosa flag nel drive finale degli ospiti, in cui regala un primo down fondamentale nella costruzione del potenziale field goal della vittoria da 50 yard. Gano, però, lo spedisce fuori dai pali ed i Broncos (1-0) vincono per 21-20 contro i Panthers (0-1), nuovamente sconfitti.

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Tante le partite punto a punto nel pomeriggio (americano) di NFL. Soltanto una, però, si chiude al supplementare e regala ai Chiefs la rimonta più ampia della loro storia in regular season. Prima dell’intervallo sono i Chargers a dominare in lungo e in largo, grazie ad un ispirato Philip Rivers, spentosi alla distanza (25/36 per 243 yard e 1 TD pass), ma soprattutto ai due touchdown su corsa di uno scatenato, almeno inizialmente, Melvin Gordon, capace di sbloccarsi dopo un anno da rookie senza viaggi in end zone e di colpire rispettivamente da 1 e 6 yard. Danny Woodhead ed il field goal di Josh Lambo da 29 yard portano San Diego sul 24-3, ma i padroni di casa d’improvviso si svegliano.

Alex Smith scalda gli animi di Arrowhead con i due touchdown pass per Tyreek Hill e Jeremy Maclin, mentre Cairo Santos accorcia da 33 yard e regala un solo possesso di distanza alla propria squadra. Gli ospiti hanno finito le energie e vengono schiacciati dalla difesa di Kansas City. Spencer Ware, meraviglioso nell’alternare 70 yard in 11 portate e ben 129 in 7 ricezioni, non accetta la sconfitta e colpisce con il touchdown su corsa da 5 yard del pareggio. Rivers è bloccato ed il risultato è l’overtime. I Chiefs (1-0) vincono il coin toss e Smith chiude subito la pratica, grazie alle ricezioni di Travis Kelce ed alle proprie abilità palla alla mano, che garantiscono il touchdown della vittoria per 33-27 sugli increduli Chargers (0-1).


Un’altalena di emozioni ancor più incredibile nel match tra Saints e Raiders. Il primo quarto è a favore degli ospiti, che aprono le danze dei touchdown con Latavious Murray, ma un Drew Brees magistrale (28/42 per 423 yard e 4 TD pass) ha altri piani per la testa. Willie Snead (9 ricezioni per 172 yard e 1 TD) e Brandin Cooks (6 ricezioni per 143 yard e 2 TD) sono due compagni di giochi a dir poco pazzeschi e confezionano ben tre viaggi in end zone, a cavallo dell’intervallo, di cui uno incredibile da 98 yard del secondo citato. Oakland è tramortita, ma non demorde.

Sebastian Janikowski insegna al più giovane ed impreciso Will Lutz (2/4) come centrare i pali con continuità, ma sono i touchdown di Jamize Olawale e, soprattutto, quello straordinario da 75 yard del rookie Jalen Richard a rimettere in carreggiata i tenaci ospiti. Brees non si ferma e Travaris Cadet è soltanto l’ultimo dei fortunati a ricevere una sua pepita, ma Derek Carr è decisivo nel drive finale per lanciare Seth Roberts in end zone e dare vita al pareggio che porta in overtime. O meglio, così dovrebbe essere in teoria. Coach Jack del Rio, però, ha altri programmi e vuole conquistare il successo nei regolamentari. Motivo per cui Carr ha tra le mani il pallone che decide tutto nella conversione da due punti e lo consegna tra le mani di Michael Crabtree. Inutile per i Saints (0-1) tentare la disperata rimonta nel minuto finale, i Raiders (1-0) ed il loro coraggio la spuntano per 35-34.

Le cinque migliori ricezioni della giornata

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I Jets si lasciano sfuggire all’ultimo una partita giocata alla pari contro i Bengals. Un buon Ryan Fitzpatrick (19/35 per 189 yard con 2 TD pass e 1 INT) comincia alla grande la sfida e guida i suoi per due volte a ridosso della end zone avversaria, una volta concretizzando tra le mani di Quincy Enunwa, l’altra consentendo a Nick Folk un comodo field goal, che viene però bloccato dagli avversari. Mike Nugent da 33 yard ed un A.J. Green per cui gli aggettivi si sprecano (12 ricezioni per 180 yard e 1 TD) firmano il sorpasso. Andy Dalton (23/30 per 366 yard con 1 TD pass e 1 INT) deve ringraziare lo straordinario wide receiver, che sfugge continuamente a Darrelle Revis e gli regala una giornata di gloria, altrimenti rovinata dai 7 sack avversari, di cui 2.5 ad opera di un Leonard Williams straripante.

Eric Decker pareggia la partita da 15 yard, ma, di qui in avanti, saranno soltanto i field goal del ritrovato Folk a donare punti a tabellone per i padroni di casa, mentre Cincinnati si affida al touchdown da 12 yard su corsa di Jeremy Hill per restare in controllo della partita. Nonostante tutto, però, i Jets (0-1) sono ancora avanti nel finale, ma Nugent, a 54 secondi dallo scadere, colpisce da 47 yard e fissa il 23-22 con cui si chiude la partita, in favore dei Bengals (1-0), con Josh Shaw ad intercettare Fitzpatrick nel drive finale.


I Jaguars ce la mettono davvero tutta per iniziare la regular season con un’impresa, ma i Packers la spuntano di misura. Un ottimo Aaron Rodgers (20/34 per 199 yard e 2 TD pass) aggiunge alla propria produzione al lancio il touchdown su corsa da 6 yard che sblocca il punteggio. I padroni di casa, però, non si spaventano ed anzi ribaltano il punteggio grazie alla corsa vincente da 5 yard di T.J. Yeldon ed al field goal di Jason Myers da 26 yard. Il ritorno di Jordy Nelson sul campo, dopo essere rimasto ai box per l’interno anno passato, non passa inosservato, soprattutto grazie al viaggio in end zone che dà il via ad un finale di primo tempo pirotecnico.

A Nelson risponde una meravigliosa segnatura costruita sull’asse composto da Blake Bortles e Julius Thomas, che anticipa l’altrettanto bel gesto tecnico di Davante Adams, su lancio perfetto di Rodgers da 29 yard. Con queste premesse ci si aspetterebbe una seconda parte di gara esplosiva, ma le due squadre spengono i motori e sono tanto Mason Crosby, da 25 e 20 yard, quanto Myers, da 39 e 50 yard, a giovarne con i loro field goal a segno. Nel finale i Jaguars (0-1) provano la disperata rimonta, ma Bortles, nell’ultimo drive a sua disposizione, non riesce a trovare la strada verso la end zone e si arrende definitivamente. Vincono i Packers (1-0) per 27-23.

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Anche le partite della tarda serata (italiana) lasciano gli appassionati con il fiato sospeso. La grande sfida tra Cardinals e Patriots, pur considerate le tante defezioni, sorride agli ospiti. Chris Hogan si presenta ai propri nuovi tifosi con un touchdown da 39 yard, unica pepita della giornata per un comunque buon Jimmy Garoppolo (24/33 per 264 yard e 1 TD pass). Chi meglio di un eterno Larry Fitzgerald (8 ricezioni per 81 yard e 2 TD) può lanciare Arizona nella rimonta, fermata parzialmente dalla corsa vincente del taurino LaGarette Blount, ma nuovamente rinvigorita dall’ottimo David Johnson, sul finire del terzo periodo. Stephen Gostkowski prova a lanciare la fuga con il field goal da 53 yard, ma Carson Palmer ha in Fitzgerald un compagno d’avventure troppo affidabile e ne sfrutta a pieno il potenziale, regalandogli, per altro, il touchdown numero 100 in carriera.

patriots week 1

La difesa dei Cardinals (0-1) stranamente non è ermetica e concede al kicker avversario l’occasione del sorpasso da 32 yard. Palmer replica colpo su colpo, ma, per sua sfortuna, Chandler Catanzaro non è altrettanto preciso, anche per colpa di un pessimo snap, e spedisce fuori dai pali il field goal della vittoria da 47 yard. Vincono i Patriots (1-0) per 23-21.


Come ogni anno, l’infuocata sfida tra Cowboys e Giants regala grandi emozioni, soprattutto se all’esordio. New York non vince la prima sfida dell’anno dal 2010, Dallas si presenta con i rookie Dak Prescott ai posti di comando ed Ezekiel Elliott a guidare il backfield. I due partono a razzo, consentendo ai texani di costruire due drive offensivi infiniti, ma che, alla fine, giovano appena due field goal del perfetto Dan Bailey (4/4) da 23 e 56 yard.

Dopo un primo quarto passato quasi interamente in panchina, ad un ottimo Eli Manning (19/28 per 207 yard con 3 TD pass e 1 INT) basta dunque un’azione fulminea, avviata dalla ricezione da 45 yard di Odell Beckham e culminata dal touchdown di Larry Donnell, per ribaltare il punteggio. I padroni di casa reagiscono, ma, ancora una volta, è Bailey a mettere a tabellone i punti che un altalenante Prescott (25/45 per 227 yard) non riesce a concretizzare con un colpo grosso.

Prima dell’intervallo la connection tra Manning ed il rookie Sterling Shepard produce un altro viaggio in end zone, ma il quarterback, appena dopo la pausa lunga, si fa intercettare malamente da Brandon Carr, lanciando il drive che un Elliott altrimenti bloccato splendidamente dalla difesa ospite (20 portate per 51 yard e 1 TD), guidata da Jonathan Casillas (11 tackle), trasforma in touchdown. Bailey non sbaglia da 54 yard ad inizio quarto periodo, ma Manning non si arrende e trova il tempo di dare il bentornato ad un vecchio amico: Victor Cruz balla la salsa e per New York è sorpasso. I Cowboys (0-1) costruiscono un ultimo drive per l’incredibile sorpasso, ma Terrance Williams dimentica di uscire dal campo per fermare il cronometro e consentire a Bailey di colpire, spegnendo la maledizione dei Giants (1-0), vincenti per 20-19.


Ai Lions riesce la sorpresa di giornata nell’avere ragione dei Colts. Indianapolis parte con il freno a mano tirato e subisce tre touchdown tra il primo ed il secondo quarto, riuscendo a rispondere soltanto con un field goal di Adam Vinatieri da 50 yard. A sbloccare il punteggio è Theo Riddick con una corsa da 21 yard, prima che a colpire sia Dwayne Washington, seguito da Eric Ebron. I padroni di casa rischiano di collassare, ma ritrovano le proprie certezze in un Andrew Luck stellare (31/47 per 385 yard e 4 TD pass). Donte Moncrief e Dwayne Allen beneficiano delle sue prelibatezze, prima che si scateni un Matthew Stafford straordinario (31/39 per 340 yard e 3 TD pass), in grado di recapitare due palloni d’oro ad Ameer Abdullah (63 yard in 12 portate e 57 in 5 ricezioni con 1 TD) e al tuttofare Riddick.

Luck, però, fortifica la propria connection con un cinico Jack Doyle ed insieme producono i touchdown dell’incredibile sorpasso. Il finale è palpitante e i perfetti lanci dei due quarterback illuminano la sfida, che si conclude a favore di Stafford e compagni, abilissimi nel costruire un drive che porti Matt Prater in condizione di decidere la partita con un field goal da 43 yard. Il kicker non sbaglia e rimane soltanto il tempo di vedere una safety fischiata a carico di T.Y. Hilton, che fissa il punteggio finale sul 39-35 per i sorprendenti Lions (1-0) sui Colts (0-1).

Le cinque migliori corse della giornata

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Molto meno spettacolare, ma altrettanto combattuta è la partita tra Seahawks e Dolphins, a bassissimo punteggio e decisa soltanto nel finale. Le due difese la fanno da padrone, da una parte con K.J. Wright (11 tackle, 1 sack) su tutti, dall’altra grazie in particolare al lavoro di Ndamukong Suh e Mario Williams, oltre ai tackle di Kiko Alonso (11 in totale). Russell Wilson (27/43 per 258 yard con 1 TD pass e 1 INT) vince la sfida al lancio contro Ryan Tannehill (16/29 per 186 yard), ma quest’ultimo aggiunge il touchdown da 2 yard su corsa che decide il match fino a qualche secondo (?) dal termine.

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Prima, cioè, che Wilson trovi il solito Doug Baldwin in end zone e ribalti le sorti della partita, facendo rimanere Andrew Franks con l’amaro in bocca per essersi fatto bloccare uno dei due field goal di giornata, decisivo nel distacco finale di 12-10 in favore dei Seahawks (1-0) sui Dolphins (0-1).


L’era di Jameis Winston potrebbe essere alle porte se il quarterback confermasse a lungo termine la magnifica prestazione (23/33 per 281 yard con 4 TD pass e 1 INT) scritta contro i Falcons. Roberto Aguayo festeggia il suo esordio in NFL con i primi 3 punti della partita, ma Atlanta, almeno inizialmente, gode dell’estro di Mohamed Sanu, lanciato splendidamente da un produttivo Matt Ryan (27/39 per 334 yard e 2 TD pass). Dall’altra parte, però, c’è un Winston d’annata. Tra il secondo ed il terzo periodo, dopo aver lanciato un brutto intercetto tra le mani di Desmond Trufant, il quarterback da Florida State dona quattro touchdown pass alla causa, nell’ordine per Brandon Myers, Charles Sims, incredibilmente agile ed abile nell’occasione, Austin Seferian-Jenkins e per il solito, eccezionale Mike Evans (5 ricezioni per 99 yard e 1 TD pass).

I padroni di casa restano a guardare, mentre la difesa di Tamba Bay, guidata da un Kwon Alexander spaventoso (17 tackle, 1 sack), si chiude a cassaforte. Julio Jones non manca di iscrivere il proprio nome nel tabellino appena gli ospiti calano di ritmo, ma nemmeno il terzo field goal di giornata di Matt Bryant basta ai Falcons (0-1) per riprendere i Buccaneers (1-0), vincenti per 31-24.


Resta in bilico soltanto per un tempo la sfida tra Texans e Bears. Nella prima mezz’ora di gioco, infatti, guidata da un Jay Cutler almeno inizialmente in grande spolvero (16/29 per 216 per 1 TD pass e 1 INT) e dalle magie del solito Alshon Jeffery (4 ricezioni per 105 yard), la squadra di Chicago trova per due volte la via della end zone, ad opera di Jeremy Langford su corsa da 1 yard e di Eddie Royal su ricezione da 19 yard. Houston risponde con un field goal di Nick Novak da 28 yard ed un touchdown di DeAndre Hopkins, ma resta dietro nel punteggio. Il terzo periodo porta ad un secondo field goal di Novak, per il sorpasso.

Nel frattempo, poi, la difesa dei padroni di casa inizia il proprio show, fermando completamente il reparto offensivo avversario e non lasciando loro nemmeno un punto nei due quarti conclusivi. Will Fuller corona un esordio da ricordare in NFL (5 ricezioni per 107 yard e 1 TD) con la segnatura da 18 yard che rende molto migliore anche la giornata di Brock Osweiler (22/35 per 231 yard con 2 TD pass e 1 INT). A chiudere i conti è nuovamente il kicker dei Texans (1-0), che scrive il definitivo 23-14 con cui vengono sconfitti i Bears (0-1).


Nel Monday Night più atteso dei due, gli Steelers strapazzano i Redskins dopo aver sofferto non poco ad inizio partita. Washington non capitalizza due ottimi drive nel quarto d’apertura e Dustin Hopkins è costretto agli straordinari per convertirli da 31 e 40 yard. DeSean Jackson (6 ricezioni per 102 yard) guida l’attacco, Bashaud Breeland è ministro della difesa con l’intercetto su un Ben Roethlisberger che, però, non impiega molto per entrare con prepotenza nel match (27/37 per 300 yard con 3 TD pass e 1 INT). I tre touchdown a cavallo dell’intervallo spezzano i sogni della squadra della capitale.

L’uno è fortunoso ad opera di Eli Rogers, che si ritrova il pallone tra le mani dopo un rimpallo su un compagno, gli altri due sono invece frutto di un Antonio Brown incontenibile (8 ricezioni per 126 yard e 2 TD), soprattutto se lasciato in isolamento con lo stesso Breeland. Hopkins ed il touchdown da 1 yard di Chris Thompson aiutano un Kirk Cousins in serata no (30/43 per 329 yard e 2 INT) a provare a restare nel match, ma è un DeAngelo Williams indiavolato (26 portate per 143 yard e 2 TD) a siglare il doppio viaggio in end zone che chiude definitivamente la contesa. Vincono gli Steelers (1-0) per 38-16 sui Redskins (0-1).

Le dieci migliori performance della giornata

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Nulla da fare, invece, per i Rams contro i 49ers, che dominano una partita senza storia. Los Angeles produce offensivamente la miseria di 185 yard, con Todd Gurley bloccato (17 portate per 47 yard), soprattutto con un Case Keenum inguardabile (17/35 per 130 yard e 2 INT). La difesa di San Francisco, guidata da Navorro Bowman (9 tackle e 1 INT), la fa da padrone e all’attacco basta la solida prestazione di Blaine Gabbert (22/35 per 170 yard e 1 TD pass) per spuntarla. Se si aggiungono, poi, i ben tre touchdown su corsa, di cui due ad opera di uno scatenato Carlos Hyde, il finale diventa ancora più pesante per i Rams (0-1), sconfitti per 0-28 dai 49ers (1-0).


I Browns, non bastasse la brutta sconfitta contro gli Eagles, vedono Robert Griffin fermarsi per l’ennesimo infortunio in carriera e sperano, senza troppa convinzione, che possa tornare dalla frattura alla spalla tra qualche settimana. Non che RGIII sia stato decisivo contro Philadelphia, anzi (12/26 per 190 yard e 1 INT), ma nel complesso l’attacco di Cleveland ha combinato davvero pochissimo, riducibile ad un touchdown di Isaiah Crowell da 2 yard e ad un field goal di Patrick Murray da 35 yard. I padroni di casa, invece, si godono l’eccezionale prestazione del loro nuovo pupillo, Carson Wentz (22/37 per 278 yard e 2 TD pass), oltre che del solito, straordinario Jordan Matthews (7 ricezioni per 114 yard e 1 TD).

Un touchdown a testa anche per i tanto attesi Ryan Mathews e Nelson Agholor ed il gioco è fatto, anche se si attende un test più probante la prossima settimana contro i Bears e, soprattutto, in Week 3 contro gli Steelers. Intanto, gli Eagles (1-0) portano a casa la prima per 29-10 contro i Browns (0-1).


No quarterback (o meglio, Shaun Hill…)? No Adrian Peterson (19 portate per 31 yard)? No problem per i Vikings, che, dopo la pausa lunga, demoliscono i Titans sotto i colpi di una difesa magistrale e di un Blair Walsh come suo solito instabile (4/6), ma comunque decisivo. Il kicker colpisce da 50, 33, 45 e 30 yard, mentre nel frattempo Eric Kendricks intercetta un discreto Marcus Mariota (25/41 per 271 yard con 2 TD pass, 1 INT e 1 fumble perso) e riporta il pallone per ben 77 yard fino alla end zone avversaria.

Nel quarto periodo, invece, il pallone sfugge dalle mani di Mariota, permettendo a Danielle Hunter di recuperarlo e riportarlo per 24 yard fino alla gloria. E Tennessee? Si gode, almeno parzialmente, un DeMarco Murray da appena 42 yard in 13 portate, ma capace di ricevere per cinque volte, di cui due trasformate in touchdown, con un volo acrobatico pazzesco nella prima occasione. I Vikings (1-0) vincono non senza soffrire per 25-16 contro i Titans (0-1).

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La grande sfortuna dell’anno passato sembra alle spalle per i Ravens, che comunque faticano non poco ad aver ragione dei Bills. Justin Tucker apre le danze da 50 yard, seguito dal touchdown del nuovo arrivato Mike Wallace, eccezionale nell’azione da 66 yard su lancio di un buon Joe Flacco (23/34 per 258 yard e 1 TD pass).

Prima dell’intervallo LeSean McCoy trova il tempo di varcare la end zone avversaria e ridare speranza ai suoi, ma la terrificante difesa dei padroni di casa, guidata da Shareece Wright (11 tackle) lascia a Tyrod Taylor appena 111 yard in 15 lanci completati, su 22 tentativi. Nella ripresa Baltimore è ridotta ad appena un field goal di Tucker da 37 yard, in particolare grazie agli sforzi di Jerry Hughes (6 tackle, 2 sack), ma i Bills (0-1) fanno di peggio e scrivono zero nella casella dei punti segnati. Vincono dunque i Ravens (1-0) per 13-7.


La Week 2 comincia già domani con il match tra Bills e Jets, ma sono i tanti derby divisionali, su tutti Steelers-Bengals, Patriots-Dolphins e Packers-Vikings, a tenere con il fiato sospeso, oltre alla sempre emozionante sfida tra Broncos e Colts. Grazie a Dio, football is back!

Tutti i touchdown di week 1

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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