NFL Preview 2016: Washington Redskins

Dopo una stagione fallimentare, con appena quattro vittorie e con tre quarterback costantemente alternati, la rivoluzione Kirk Cousins ha sconvolto la squadra della capitale.

Abbandonato a malincuore il progetto Robert Griffin ed affidatisi completamente a captain Kirk, i Redskins hanno ritrovato fiducia, record positivo, la vetta della NFC East e, di conseguenza, i playoff.

La sconfitta al Wild Card Game contro i Packers, pur netta, ha lasciato intravedere ulteriori spiragli di miglioramento, incentivati dall’arrivo in offseason di Josh Norman e dall’ottimo Draft messo a segno.

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Le nove vittorie dell’anno passato, dunque, potrebbero essere un bel punto di partenza. Un’offseason silenziosa, iniziata con la conferma di tre elementi cardine del roster, come vedremo nel corso dell’articolo, con contratti onerosi, ma a lungo termine, per garantire una continuità futura al meccanismo di squadra.

La scelta sul breve periodo per Cousins, poi, è una trovata eccezionale per valutarne ulteriormente l’affidabilità l’anno prossimo. In una Division tra le più incerte nel panorama NFL, l’ottima organizzazione dei Redskins potrebbe risultare la scelta vincente.

OFFENSE

Una conferma da 20 milioni di dollari, pur annuale, è il ringraziamento di Washington alla meravigliosa regular season che Cousins ha scritto l’anno passato: 4.166 yard, con una percentuale a ridosso 70% al lancio, 29 touchdown pass ed appena 11 intercetti, oltre a 5 viaggi in end zone su corsa. A dir poco decisivo, anche se è atteso ad una riconferma, soprattutto ora che Griffin è volato altrove, ai Browns.

Kirk Cousins (Washington Redskins)

Due pezzi fondamentali dell’attacco vedranno le loro prestazioni lautamente ricompensate nei prossimi cinque anni, rispettivamente per 68 e quasi 47 milioni di dollari: Trent Williams, leader di una linea offensiva eccezionale, che ha concesso appena 27 sack in tutta la stagione, e Jordan Reed, tight-end tra i più prolifici in NFL con le sue 952 yard, accompagnate da ben 11 touchdown.

Il quarterback non ha certo potuto lamentarsi del rendimento di Pierre Garcon, Jamison Crowder e DeSean Jackson l’anno passato, complessivamente capaci di 1.909 yard e 12 touchdown, ma ora avrà un’arma in più a disposizione.

La scelta numero 22 dello scorso Draft ha portato in città Josh Doctson, da TCU, atleta con un’eccezionale body control, in grado di spaventare chiunque in ricezione sul profondo.

Il vero problema da affrontare sarà l’assenza di un running-game affidabile, difficilmente implementato da Keith Marshall, scelto alla 252. Alfred Morris è volato dai rivali di Dallas e Matt Jones, insieme con Chris Thompson, costituisce un duo di scarso potenziale in confronto ad un reparto tanto ricco di alternative. Se Cousins dovesse arrestare la propria vena offensiva, potrebbero spuntare non pochi problemi sulla strada dei Redskins.

DEFENSE

Una secondaria che ha messo insieme in tutta la scorsa regular season appena 59 pass deflected e 11 intercetti, la cui maggior parte a carico di Bashaud Breeland (16 + 2), aveva senz’altro necessità di essere potenziata.

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L’arrivo di un giocatore strepitoso come Josh Norman, autore da solo di 18 pass deflected e 4 intercetti, riportati per 110 yard e 2 touchdown (181 yard ed una segnatura per l’intero reparto di Washington), alza paurosamente l’asticella. I 75 milioni di dollari che finiranno nelle sue tasche nei prossimi 5 anni lo rendono il cornerback più pagato nella Lega e nella capitale si augurano valga a pieno l’investimento.

Norman franchise tag

A ciò si devono poi aggiungere le qualità di Su’a Cravens, safety scelta alla numero 53, con le sue abilità tanto contro le corse quanto in coverage, e di Kendall Fuller, cornerback arrivato con la 84° chiamata, considerato una sorta di boom-or-bust per il suo eccezionale potenziale, ma ancora tutto da valutare in uno scenario come quello NFL.

Altre due scelte sono state destinate alla difesa, sintomo che il reparto andava migliorato, con Matt Ioannidis, un buon uomo di linea, e Steven Daniels, una gemma al settimo giro, tra i migliori linebacker contro le corse avversarie l’anno passato. La conferma di Ryan Kerrigan, 42 tackle e 9.5 sack nella scorsa stagione, costerà oltre 57 milioni per un quinquennale.

La scelta, comunque, convince, per il leader di un front seven che non sembra tuttavia di eccezionale valore. La 28° difesa complessiva dello scorso anno, con ben 380.6 yard lasciate a partita agli avversari, è senz’altro migliorata, ma basterà per mantenersi sul trono divisionale?

COACHING STAFF

Jay Gruden, dopo una prima annata da brividi sulla panchina di Washington, ha tirato fuori gli artigli scegliendo Cousins ed è stato ripagato con gli interessi, guidando l’attacco ad un miglioramento incredibile. Il secondo worst-to-first nella storia della franchigia ha riportato i Redskins ai playoff e la voglia di confermarsi è grande.

jay gruden redskins

Confermato per la terza stagione anche l’offensive coordinator Sean McVay, eccezionale nel lavoro sul campo e psicologico con il proprio quarterback e nell’implementare la sua alchimia con Reed, il quale ha giovato dell’aiuto di un vero esperto del ruolo.

Joe Barry ha vissuto una prima stagione complessa da defensive coordinator, ma tanto la sua esperienza di ben 15 anni nella Lega, quanto i nuovi innesti arrivati in estate, possono aiutarlo a condurre il reparto ad una grande crescita l’anno prossimo.

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I nostri voti

Offense - 7.5
Defense - 6.5
Coaching Staff - 7

7

Redskins quanto mai ricchi di esplosività e talento in attacco, attesi ad una crescita nel reparto difensivo per confermare e tentare di migliorare quanto fatto di buono l'anno passato, nelle mani di un coaching staff che sta lavorando con grande intelligenza.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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