NFL Preview 2016: Tennessee Titans

La scorsa offseason era vissuta nell’attesa di vedere se Marcus Mariota avrebbe potuto cambiare le sorti della franchigia. Questa, invece, è trascorsa a rendere il reparto offensivo ideoneo affinché Marcus Mariota possa cambiare le sorti della franchigia.

Il quarterback non ha deluso le attese, pur in una stagione con appena tre vittorie complessive per i Titans, i quali, almeno, si sono garantiti la prima 1° scelta allo scorso Draft, poi abilmente scambiata con i Rams in una blockbuster trade che ha fatto l’interesse di entrambe le parti in causa.

Per provare a tornare subito ai vertici si sarebbe potuti incappare in un’estate di spese folli e sconsiderate, ma Tennessee si è mossa bene, soprattutto in attacco, anche se al Draft avrebbe forse potuto sfruttare meglio il grande numero di pick a disposizione.

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La difesa dovrà fare un passo avanti rispetto alla scorsa stagione, in particolare un front seven di buon livello, con Jurrell Casey a dominare la zona e a tenere le redini dell’intero reparto. Tre vittorie sono un risultato difficilissimo da peggiorare, ma Tennessee non ha la minima intenzione di provarci.

OFFENSE

Un fatturato da 2.818 yard con il 62% al lancio, 19 touchdown pass e 10 intercetti, avendo a disposizione un parco ricevitori in cui il solo Delanie Walker è andato oltre le 550 yard, toccando le 1.088 in un’ottima annata, è ciò che si potrebbe definire un ottimo anno da rookie.

marcus mariota titans

Senza, per altro, avere di fronte la linea più ermetica possibile, potenziata in estate con gli arrivi del centro Ben Jones dai Texans e con la 9° scelta al Draft, Jake Conklin, tackle da Michigan State di grande prospettiva.

Due nuove arrivati alzano il livello dei wide receiver: Rishard Matthews è un giocatore abile e in crescita, nonostante passi spesso sotto traccia, mentre Andre Johnson, arrivato qualche giorno fa, è il grande veterano a garantire carattere ed esperienza.

Il running-game, terrificante (in negativo) l’anno passato, si è potenziato e non poco, considerando gli arrivi di DeMarco Murray dagli Eagles e di Derrick Henry alla numero 45. Murray è reduce da una stagione tremendamente negativa, ma nessuno ha dimenticato la regular season da 1.845 yard del 2014, che spera di ripetere, almeno in parte.

Henry è un ottimo innesto, nell’ultimo anno al college ha forzato più tackle di tutti (76) e vinto l’Heisman Trophy grazie a numeri spaventosi. In NFL, però, la musica è ben diversa. Tajae Sharpe, WR da Massachusetts scelto alla numero 140, è una piccola steal. Si è rivelato un giocatore dalle mani affidabili, che potrà vedere il campo con regolarità già dal suo anno d’esordio.

DEFENSE

Il già citato Casey ha messo insieme 54 tackle, 7 sack, 4 tackle for loss e 3 pass deflected l’anno passato, numeri che possono crescere per uno dei migliori esponenti nel ruolo di defensive end in NFL.

I Titans hanno spesso cominciato le partite nella maniera peggiore, risultando tra i peggiori reparti difensivi al termine del primo tempo. Motivo per cui ci si aspetta maggiore attenzione, soprattutto da Brian Orakpo, comunque capace di un’ottima regular season da 51 tackle, 7 sack, 6 tackle for loss e 5 pass deflected, e da Derrick Morgan, 4.5 sack.

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orakpo-Titans

Dagli Steelers sono arrivati due innesti di buon livello nel linebacker Sean Spence e, in particolare, nel cornerback Antwon Blake. Le maggiori novità, comunque, sono uscite dal Draft. Convince la scelta del DE Kevin Dodd da Clemson alla 33, soprattutto per provare a migliorare un pass-rushing manchevole, così come la successiva numero 43 per il tackle difensivo Austin Johnson, che ha mani rapide ed efficaci contro le corse avversarie.

La safety Kevin Byard (64) porta con sé il settimo miglior risultato in coverage per il ruolo, ma la vera sorpresa nel ricco insieme di scelte di Tennessee potrebbe essere, per una volta, il Mr. Irrelevant, Kalan Reed, ultima scelta con la numero 256. Cornerback veloce e ben strutturato fisicamente, va ad inserirsi in un ruolo in cui Perrish Cox e Jason McCourty sperano di abbandonare i problemi fisici e tornare ad essere decisivi sul campo.

COACHING STAFF

La scelta di tenere Mike Mularkey come head coach è a dir poco controversa. Il 2-7 raccolto sul finire dell’anno passato sarebbe anche passabile, non fosse che aiuti a comporre un 18-39 in carriera, considerando le precedenti esperienze negative tra Bills e Jaguars, di pessimo valore.

Mike MUlarkey Titans

A scanso di sorprese, i Titans potrebbero presto pentirsi della scelta effettuata. Così come, per altro, nel caso dell’offensive coordinator Terry Robiskie, nuovo arrivato nella franchigia. Le sue precedenti esperienze nel ruolo tra Raiders (1989-92) e Browns (2004) hanno portato a risultati sotto la media. Un reparto oggi ricco di talento avrebbe meritato miglior sorte.

Dick LeBeau è stato confermato come defensive coordinator e si può finalmente parlare di una buona notizia nel caotico coaching staff di Tennessee.

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Offense - 6.5
Defense - 6
Coaching Staff - 5

5.8

Un attacco di grande prospettiva deve essere guidato dal miglior Mariota verso grandi risultati, mentre la difesa deve trovare il meccanismo giusto per non perdere troppe partite già all'intervallo. E' atteso un miglioramento, ma i playoff saranno probabilmente ancora un miraggio.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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