NFL Preview 2016: Indianapolis Colts

In questo 2016 i Colts hanno inspessito la linea offensiva al draft e perso pochi pezzi. La loro difesa rimane sospetta, ma il 12, finalmente in salute e presumibilmente più al sicuro, potrebbe riportarli in vetta alla AFC South, nonostante il livello medio di questa division tenda a salire.

OFFENSE

Attorno al rientrante Luck l’attacco di Indy presenta una serie di armi invidiabili. I suoi bersagli saranno T.Y. Hilton, Donte Moncrief e Phillip Dorsett. Proprio i presunti salti in avanti del prodotto di Miami sembrano far propendere il coordinatore offensivo Rob Chudzinski verso l’utilizzo di formazioni a 3 ricevitori più frequentemente.

Questo dà la possibilità a Luck di essere molto più pericoloso in quanto le difese avversarie sarebbero confuse dalla moltitudine di tracce da coprire. Perso Coby Fleener, l’unico tight end titolare rimasto è Dwayne Allen, reduce da un milionario rinnovo dopo stagioni molto sfortunate dal punto di vista fisico. Questo il principale punto di domanda dell’attacco: i tight end riusciranno a essere un fattore, garantendo ancora più possibilità?

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Andrew Luck Colts Broncos

Il backfield è stato giustamente puntellato: Robert Turbin e Jordan Todman sono due onesti rincalzi di Frank Gore, giocatore incredibilmente longevo ma che prima o poi sentirà il peso di quella che potrebbe essere la dodicesima stagione da 200 portate in NFL.

Ryan Kelly, centro, La’Raven Clark e Joe Haeg, tackle, sono i tre rookie scelti per la linea offensiva. In teoria il lavoro di scouting fatto dal front office è stato perfetto, aumentando qualità e potenziale di un reparto debole, ma la prova del campo sarà chiave. Ancora da stabilire le posizioni: Denzelle Good per esempio sta provando tutti i ruoli, con Clark in spolvero come RT. Il personale c’è: bisogna ruotarlo e renderlo un gruppo omogeneo.

DEFENSE

Due titolari hanno lasciato Indianapolis quest’estate: Jerrell Freeman e Dwight Lowery, linebacker e safety.
25esima sui passaggi e 24esima sulle corse, l’anno scorso la retroguardia dei Colts non ha ben figurato, e perdendo questi due giocatori le difficoltà sembrano potersi ripetere. La 3-4 del nuovo coordinatore Ted Monachino può contare su due buoni DE come Kendall Langford e Arthur Jones mentre il ruolo di nose tackle, nominalmente di David Parry, non sembra avere un reale padrone.

Robert Mathis colts

La pass rush, guidata da Trent Cole (non più quello di Philadelphia ma ancora presentabile) ha i suoi interpreti principali in Erik Walden e l’eterno Robert Mathis. Come vi sarete accorti, stiamo parlando di un reparto anziano. Il centro del campo sarà tenuto da D’Qwell Jackson (anch’egli pluritrentenne) e Nate Irving, con l’acciaccato Sio Moore a fare da rincalzo.
Il front seven, numeroso e altisonante, vede quindi una buonissima linea che purtroppo non ha molto supporto dai linebacker.

La secondaria vede uno splendido Vontae Davis titolare, con il neo-acquisito da San Diego Patrick Robinson a complementarlo sugli esterni. Una safety sarà Mike Adams (35 anni), ma dietro di lui c’è un vuoto in cui tenterà di imporsi il rookie T.J. Green.

La difesa dei Colts non sembra irresistibile ed è sicuramente in là con gli anni: il lato buono della medaglia è però che molti di questi giocatori sono all’ultima realistica occasioni di ambire al Vince Lombardi (Cole, Jackson, Adams, Mathis) e daranno presumibilmente il 100%.

COACHING STAFF

A parole, Monachino vuole la sua difesa veloce e aggressiva. Le varie carte d’identità però non sembrano poter garantire che il nuovo defensive coordinator avrà ciò che cerca.

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Il maggiore talento offensivo e le migliori condizioni di Luck daranno sicurezze a Rob Chudzinski, al secondo anno da OC dei Colts; in quel reparto sembra che solo lui possa rovinare le prospettive della squadra, altrimenti destinata a segnare molto. Joe Philbin, ex head coach dei Dolphins, gli darà una mano con la nuova linea offensiva.

chuck pagano colts

Chuck Pagano, head coach, è al quinto anno con i biancoblù: il suo rapporto con Ryan Grigson, GM, e con la dirigenza non è idilliaco, con quest’ultima che in passato è giunta a dichiararlo più volte sull’orlo del licenziamento. Mai arrivato, nel segno della stabilità più che della stima.

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I nostri voti

Offense - 9
Defense - 5
Coaching Staff - 6

6.7

Gran parte delle partite difficili sono nella seconda parte della stagione per i Colts, che con un attacco stellare cercheranno di limitare le debolezze di una difesa non più giovane e le lacune di un coaching staff inesperto nelle posizioni di comando. La AFC South sta migliorando, ma il talento di Andrew Luck dà un vantaggio importante a questi Colts: rimane da appurare se ai Playoff possa bastare.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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