[CFL] Week 4: la sfortuna dei Saska

Nella quarta giornata della Canadian Football League partita spettacolare tra Saskatchewan Roughriders e B.C. Lions con i Roughriders che sfiorano la vittoria senza riuscire ad afferrarla.

B.C. LIONS vs SASKATCHEWAN ROUGHRIDERS 40-27

Il Saskatchewan (pronuncia: Sas–càtch-van) è un deserto di erba senza alberi, senza rilievi e poca acqua. La ricchezza della Provincia deriva dall’agricoltura estensiva e dalle attività estrattive, soprattutto gas e petrolio. La piccola città di Regina, meno di 200.000 abitanti, sorge in mezzo al nulla nella parte meridionale del Saskatchewan.

Le sue principali attrazioni sono un modesto lago e un parco pubblico; ma se dal lato paesaggistico la zona offre ben poco, sul fronte della mondanità va ancora peggio. In altre parole Regina è una piccola città fredda dove si lavora e ci si annoia, o meglio ci si annoierebbe se non ci fosse il football.

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Le partite dei Roughriders sono un irrinunciabile appuntamento per gli abitanti del Saskatchewan, che ospita anche una squadra di hockey ghiaccio, ma qui, a differenza di quanto accade nel resto del Canada, il football viene al primo posto. I tifosi dei Roughriders sono di conseguenza i più accesi e appassionati di tutta la CFL, mentre la squadra vanta anche il primato internazionale del maggior numero di fan al di fuori del Canada.

La franchigia fu fondata nel 1910 ed è una “Public Company”, che periodicamente mette in vendita piccoli pacchetti azionari ai privati. La sottoscrizione di azioni, non cedibili, del Saskatchewan Roughriders Football Club, garantisce ai possessori alcuni vantaggi di modesta portata, come ad esempio il diritto di lasciare l’automobile nei parcheggi più vicini allo stadio.

Nel corso dei loro 106 anni di storia, i Roughriders hanno vinto 28 titoli di divisione e 4 Grey Cup (il “Superbowl” Canadese), nel 1966, 1989, 2007 e 2013.

Ma dopo il conseguimento della più recente Grey Cup, il campionato successivo fu segnato da un infortunio del carismatico QB Darian Durant (fratello di Justin, LB dei Dallas Cowboy), che lo costrinse lontano dal campo per tutto il resto della stagione.

Da quel momento la squadra sembrò entrare in una crisi profonda, dettata probabilmente più dalla mancanza della personalità che non del braccio di Darian, in una lega dove la distanza tra titolari e backup è ben più ridotta di quanto non accada nella NFL.

L’anno successivo la franchigia decise di rimediare ponendogli accanto una riserva più accreditata, il veterano Kevin Glenn, con molte vittorie nel suo curriculum. Per Darian Durant fu un anno ancora più sfortunato nel precedente. L’allora 32enne pivot subì infatti la rottura del tendine di Achille nel corso della prima partita di campionato e Kevin Glenn fu chiamato a sostituirlo per l’intera stagione.

Fu un annata infelicissima per i Roughriders, che costò il posto all’HC Corey Chamblin, l’uomo che li aveva condotti alla conquista della loro quarta Grey Cup, ma che non riusciva a trovare soluzioni per gli insuccessi più recenti.

Come ho raccontato nel primo articolo di quest’anno, durante la offseason i Saska hanno stretto accordi con Chris Jones, l’HC che in soli due anni ha traghettato gli Edmonton Eskimos dal record negativo di 4-14 alla conquista della Grey Cup nel 2015.

Cambio di guardia anche sulla panchina dei B.C. Lions di Vancouver, dove il direttore generale italo-canadese “Wally” Pasquale Buono torna ad assumere anche i panni di head coach, deluso dai risultati degli allenatori incaricati da lui negli anni precedenti.

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Sabato scorso al Mosaic Stadium di Regina entrambe le squadre erano reduci da una sconfitta. I B.C. Lions erano stati battuti in casa dai Toronto Argonauts a dispetto dei pronostici, mentre i Saska avevano affrontato ad Edmonton i campioni in carica, in una partita senza esclusione di colpi, costringendo gli avversari all’overtime e ad una risicata vittoria con soli 3 punti di differenza.

Grande attesa quindi per i Saskatchewan Roughriders e per i loro appassionati tifosi, in cerca della prima vittoria stagionale e soprattutto di un’inversione di rotta nell’era di Chris Jones.

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Per primi i padroni di casa riescono a mettere a segno un field goal, ma la reazione dei Lions arriva al drive immediatamente successivo. Già in redzone, il 24enne QB Jonathon Jennings consegna la palla al RB Anthony Allen, che viene immediatamente raggiunto da due difensori. Durante il placcaggio il RB è costretto dagli avversari a ruotare di 180° su sé stesso e si trova improvvisamente faccia a faccia con il quarterback, che è rimasto dove era.

Un terzo difensore arriva a dare man forte ai primi due e si getta su Allen alle spalle, ma questi, mentre crolla sotto il peso dell’avversario, trova il tempo e la lucidità di lanciare la palla al QB, con un perfetto passaggio all’indietro. Jennings appartiene a quella schiera di giovani QB agili e veloci, capaci di porre rimedio con una corsa personale a situazioni difficili. Afferra la palla e, con un quarto della difesa dei Saska ancora alle prese con Allen, corre per 6 yard ed entra in endzone, consegnando ai Lions un momentaneo vantaggio di 7-3.

Con il secondo tempo iniziato da meno di 5 minuti, come in un brutto sogno sembrano ripetersi gli avvenimenti che hanno caratterizzato le sfortune dei Saska nel biennio precedente. I Roughriders sono in attacco e Darian Durant, in ottima forma, è di nuovo l’eccellente pivot di sempre. Lancia e successivamente viene travolto dal DL Brooks, che commette un evidente fallo di roughing the passer.

I Roughriders ci guadagnano 15 yard, che li portano a ripartire dalle 31 avversarie. Darian sembra provato dal colpo appena subito, ma si rimette in piedi; al successivo down lancia in endzone, dove trova il veterano WR Rob Bagg per il primo TD dei bianco-verdi. Riesce anche la trasformazione e i Saska si portano in vantaggio 7-10.

Durant va a sedersi sulla sideline; appare soddisfatto, ma dolorante.

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Subito dopo i Lions commettono un fumble, quando l’ottimo WR Arcenaux perde la palla nel corso di una ricezione acrobatica. I Roughriders tornano in campo, ma senza Darian. Lo sostituisce Mitchell Gale, arrivato a Regina da sole due settimane, in seguito ad uno scambio con i Toronto Argonauts.

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Il backup subisce un sack appena entrato in campo; ma si rifarà ampiamente nel resto del secondo tempo, quando condurrà i suoi a mettere a segno due field goal e un touchdown in meno di 8 minuti, dimostrando di essere ben intenzionato a non fare rimpiangere l’amato Darian ai tifosi di Regina.

Nel frattempo il QB abbandona il campo zoppicante e sparisce lungo i tunnel, accompagnato dal personale dell’assistenza.

I Lions da parte loro non riusciranno invece a concludere altre azioni decisive, con Jonathon Jennings messo costantemente sotto pressione dalla difesa dei Roughriders.

L’intervallo inizia perciò con il punteggio di 10-23 in favore dei padroni di casa.

Commovente durante l’halftime la cerimonia per il 50° dalla conquista della prima Grey Cup del 1966, con il raduno dei reduci, alcuni dei quali non ci sono ormai più, ma molti erano ancora presenti e qualcuno anche in splendida forma. Durante le riprese della partita, la TSN qualche volta ha interrotto brevemente la diretta, per mandare in onda le suggestive immagini in bianco e nero di quella lontana impresa, quando tutto, e non solo il football, correva più lento.

Nel corso del terzo tempo, il QB dei Lions Jonathon Jennings appare sempre più sotto pressione non solo da uno, ma da due fronti. Da un lato deve affrontare i blitz della difesa avversaria, ma dall’altro c’è uno scalpitante Travis Lulay, già MOP, già l’uomo più pagato della CFL, a cui il giovane Jennings nel corso del 2015 ha sottratto il posto di QB titolare, mentre il rosso di Vancouver era costretto fuori dal campo a causa dell’ennesimo infortunio.

Jennings, americano dell’Ohio, terminato il college era giudicato papabile per una chiamata ai draft della NFL, che non arrivò mai. Scartato dalla lega americana, dimenticato dalla CFL, Jonathon andò a fare per un po’ il magazziniere, finché nel 2015 i B.C. Lions lo reclutarono come terza riserva. Un infortunio del rosso Lulay e successivamente anche del secondo backup, lo portò a debuttare alla fine di settembre contro i fortissimi Eskimos, dove si rese protagonista di una prestazione eccellente.

Gli ottimi risultati conseguiti dal rookie nelle settimane successive, relegarono il veterano Lulay alla panchina, anche dopo il rientro dall’infortunio. Ma il lucano Wally Buono nel 2016 non ha mai concesso alcuna garanzia a Jennings, dichiarando ripetutamente e pubblicamente che, se il ragazzo vuole il ruolo di QB starter, deve dimostrare ogni volta di essere migliore di Lulay. Perciò quest’ultimo passa le partite fremendo sulla sideline, senza mai nemmeno togliersi il casco di testa, in attesa del suo turno. Effettivamente nel corso dell’ultima sconfitta contro gli Argonauts il veterano fu chiamato a sostituire Jennings, ma senza successo.

Buono 01

Però, secondo l’interpretazione dell’italo-canadese Buono, sono proprio le difficoltà a portare il numero 10 a dare il meglio di sé. Jennings, che qualcuno ha definito il Russell Wilson della CFL, come il collega della lega americana non è esente da errori né da incertezze, ma ha la capacità di produrre al momento opportuno azioni audaci e imprevedibili, che si rivelano determinanti per l’esito di una partita. Sarà quello che farà per tutto il resto dell’incontro.

Dopo un drive dei Saska, interrotto da un sack dell’onnipresente Solomon Elimimian, tornano in campo i Lions. Sul 2-7, dalle proprie 49y, Jennings esegue un lancio lunghissimo per Moore, che afferra e ha ancora spazio per correre in avanti prima di essere fermato, con un guadagno complessivo di 52 yards. Dalla distanza di 7 yard, inaspettatamente il QB lancia per l’OL Jovan Olafioye, che abbandona la linea offensiva per correre in endzone e segnare il primo TD della sua carriera di professionista. Riesce anche la conversione da due punti e le distanze si accorciano a 19-23.

Nel frattempo sulla sideline ricompare Darian Durant, sorretto dalle stampelle.

Alla fine del terzo tempo, un fallo di holding, commesso dai Lions, li costringe ad affrontare un difficile 2-18 (ricordo sempre che nel football canadese i down disponibili sono 3 e non 4) dalle 29 yard della propria metà campo. Ma da qui Jennings lancia per 36 yard verso Burnham, che afferra. Alcuni falli degli avversari li portano ad avanzare ulteriormente fino alle 31 dei Saskatchewan. Un passaggio da 30 yard viene raccolto da Nick Moore a pochi passi dalla goal line, che il ricevitore oltrepassa dopo una breve corsa, segnando il TD della rimonta: 26-23.

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I Roughriders reagiscono immediatamente con un field goal che riporta le due squadre in parità: 26-26.

A 8’ dalla fine i Lions tornano in campo, ancora grazie ad un sack di Elimimian e ripetono il copione. Sull’1-10, dalle proprie 51 yard, Jennings si appresta a lanciare; un intervento tempestivo del FB Rolly Lumbala blocca il blitz di un avversario; Jennings ha così modo di far partire un lungo passaggio verso Shawn Gore, che dopo la ricezione corre ancora per 20 y fino ad entrare in endzone. Riesce la trasformazione e i Lions si riportano in vantaggio 33-26.

Gli sfortunati Saska non saranno meno virtuosi nel successivo drive, grazie soprattutto alla ricezione acrobatica di Roosevelt, che con un guadagno di 41 y li porta sulle 26 della metà campo avversaria. Ma da qui due successivi incompleti li costringono a tentare di ripiegare su un field goal, che fallisce, concedendo loro soltanto un single point: 33-27.

Ormai nel “3 minute warning”, i Lions riescono di nuovo a portarsi in redzone, in gran parte per merito della capacità di Jennings di partire di corsa, con relativo guadagno di yards, quando è costretto a sfuggire ai blitz della difesa avversaria. Sul 1 and goal, a 7 yard dalla goal line, il QB consegna la palla al RB Allen, che trova il varco per entrare in endzone. Fallisce la conversione da due punti e il punteggio si ferma a 39-27.

Quando i Roughriders tornano in campo mancano ancora 2 minuti e nel football canadese sarebbero sufficienti per sovvertire i risultato. Ma a questo punto sarà la difesa dei Lions a stroncare ogni tentativo dei Saska di portarsi avanti.

Un ultimo single point permetterà ai B.C. di ottenere una vittoria a cifra tonda: 40-27.

Per l’HC “Wally” Pasquale Buono, nato a Potenza 66 anni fa, è la 400° partita come head coach nel football professionistico, che lo porta al 5° posto nella classifica di tutti i tempi; mentre con il risultato di sabato raggiunge le 257 vittorie, record assoluto della CFL.

Jonathon Jennings verrà nominato terzo top performer della settimana; mentre Adam Bighill, con 8 placcaggi sarà giudicato miglior LB, meglio ancora di Elimimian, che esce dal campo con 6 placcaggi e 2 sack al suo attivo.

Buone notizie invece per il QB dei Saska, Darian Durant, che mercoledì è tornato ad allenarsi e si prevede potrà tornare ad affrontare gli avversari entro un paio di settimane.

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ALTRI RISULTATI

OTTAWA REDBLACKS vs TORONTO ARGONAUTS: 30-20

EDMONTON ESKIMOS vs WINNIPEG BLUE BOMBERS: 20-16

HAMILTON TIGER-CATS vs MONTREAL ALOUETTES: 31-7

Tutte le partite del 2016 sono disponibili su YOUTUBE.

cfl week 4 saska

Se non conosci o ricordi le differenze di regolamento tra CFL e NFL ecco un riepilogo:

Le differenze tra NFL e CFL

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Isabella Rampini

Ha scoperto il football quando cercava uno sport in cui ambientare il suo primo romanzo ufficiale, “Una stagione in provincia”. Da allora non ha più smesso di seguirlo. Avendo una passione insensata per i vice e i numeri due, ama la Canadian Football League ancora più che la NFL.

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