[NFL] Week 16: Back to the Playoffs (New York Giants – Minnesota Vikings 17-49)

In una gelida serata al TFC Bank Stadium di Minneapolis, nella quale ad un certo punto della partita sono stati raggiunti i 12 gradi sotto lo zero (11° F), i Minnesota Vikings, per la prima volta dal 2012, hanno conquistato la qualificazione alla post-season.

Ai viola-oro, dopo i risultati delle ultime settimane, mancava solo la matematica certezza di avere un seed nei playoffs, una garanzia potenzialmente ottenibile anche prima di scendere in campo attraverso i risultati del pomeriggio; ma gli Atlanta Falcons, in grado di portare i Carolina Panthers alla prima sconfitta in stagione, avevano tenuto in vita le loro ormai flebili speranze, vista anche la seguente sconfitta interna dei Seattle Seahawks contro quei St. Louis Rams che non vincevano al Century Link Field dal lontano 2004. In assenza di contributi esterni i Vikings hanno quindi dovuto conquistare in autonomia l’ammissione alle partite del prossimo gennaio, e lo hanno fatto in grande stile, travolgendo i Giants per 49-17.

Dec 27, 2015; Minneapolis, MN, USA; New York Giants running back Rashad Jennings (23) is tackled by Minnesota Vikings cornerback Captain Munnerlyn (24) and linebacker Anthony Barr (55) during the second quarter at TCF Bank Stadium. Mandatory Credit: Brace Hemmelgarn-USA TODAY Sports

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Un risultato netto e inequivocabile, derivato da un’ottima prestazione dei padroni di casa, ma anche dalla quasi totale assenza dal campo degli ospiti. Privi tanto della maggiore arma offensiva Odell Beckham Jr. (squalificato per un match dopo l’interminabile ‘duello’ con Josh Norman della scorsa settimana) quanto di una concreta motivazione, dopo aver visto le scarne possibilità rimanenti di accedere alla post-season del tutto escluse dalla vittoria dei Redskins a Philadelphia che ha permesso alla squadra di Washington di aggiudicarsi la NFC East, i Giants sono parsi svogliati e poco combattivi.

Lo stesso Eli Manning ha contribuito ampiamente alla disfatta; il #10 è un qb fortemente altalenante, in grado di regalare partite e giocate da Mvp (non a caso a curriculum risultano due Superbowl vinti), ma anche di incappare in giornate disastrose, nelle quali la luce è totalmente spenta e pare essere tutto un altro giocatore. I suoi numeri di domenica (15-29 per 234 yards. 1 Td e 3 intercetti) sono negativi ma persino ingannevoli: tolto infatti un bel lancio in profondità valido per un touchdown da 72 yard di Rueben Randle resta ben poco, visto che ampia parte del resto delle yard guadagnate va annoverato tra quelle ottenute nel garbage time finale. Non che Eli abbia trovato grande aiuto nel supporting cast offensivo, dove l’assenza di OBJ si è fatta nel complesso sentire forse più di quanto ci si potesse aspettare.

Giants quarterback Eli Manning (10) was sacked for an eight yard loss by Vikings defensive tackle Tom Johnson (92) in the second quarter Sunday night. Giants' Ereck Flowers, left, was penalized on the play for unnecessary roughness on the play.

Per quanto riguarda i Vikings, Bridgewater (15-25 per 168 yards ed un TD pass) si è limitato a gestire una partita che si è da subito incanalata sui giusti binari per i suoi. Ottimo il contributo fornito dal running game con Jerick McKinnon (7 per 89 yards, conditi dai primi 2 Td’s su corsa in carriera) che nelle ultime fasi ha preso il posto di Peterson che con 104 yard corse (su 22 tentativi e con un Td) ha nuovamente superato Doug Martin come rushing leader stagionale. Ben 5 inoltre i field goals messi a segno da Blair Walsh (che ha mancato solo un extra-point nelle fasi iniziali, in una partita altrimenti per lui magistrale).

E’ stata tuttavia ancora una volta la difesa a mettersi maggiormente in mostra (il che è paradossale in una partita da quasi 50 punti segnati). Pur tenendo conto dell’avversario di giornata, non del tutto combattivo, la prestazione del pacchetto difensivo è stata notevole, e gli schemi di Mike Zimmer hanno totalmente soggiogato Manning e compagni per tutta la partita, permettendo con costanza all’attacco di dare avvio ai drive offensivi da posizioni di campo ottimali. Un esempio è dato dall’intercetto di Captain Munnerlyn, ritornato nelle immediate vicinanze della Goal-line avversaria. E non va dimenticato il contributo dato alle segnature dalla pick-six di Harrison Smith (la numero quattro della sua carriera in Minnesota, che lo rende ora leader all-time nella storia della franchigia).

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Hanno sicuramente giovato alla prestazione complessiva i ritorni in campo a tempo pieno di Joseph, Barr e Smith, pienamente recuperati in tempo utile per affrontare al meglio i Green Bay Packers (10-5), in quello che la prossima settimana sarà nuovamente una partita di Sunday Night Football per i Vikings (anch’essi ora sul 10-5), valida per il titolo della NFC North e per il seed #3, in grado di garantire almeno una partita casalinga nella post-season.

I Giants (6-9) chiuderanno invece la stagione al MetLife Stadium, ospitando i Philadelphia Eagles nella sfida tra le grandi deluse di una division, la NFC East che ha lasciato quest’anno a dir poco a desiderare per quanto concerne i risultati delle squadre che ne fanno parte, anche in ragione delle aspettative di pre-stagione.

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