[CFL] Playoff: adesso fino a dove riuscirà a spingersi Ottawa?

Da zero alla finale della CFL in due anni soltanto; ma domenica, in palio la Grey Cup, dovrà affrontare Edmonton e la sfida si annuncia difficilissima per la giovane squadra della capitale.

HAMILTON TIGER-CATS vs OTTAWA REDBLACKS 28-35

In un articolo precedente ho già raccontato la storia ultracentenaria della franchigia di Ottawa, il primo secolo di successi, poi il declino a partire dagli anni ’80 in avanti, fino alla liquidazione della squadra, avvenuta nel 1996. Riassumo ancora rapidamente i fatti più recenti.

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Sette anni fa un gruppo di azionisti, guidato da Jeff Hunt, decide di tentare l’impresa di riportare in vita la franchigia. Dopo un lungo periodo di preparazione, finalmente la nona squadra della CFL fa il suo debutto a luglio 2014. Il primo campionato degli Ottawa Redblacks è contrassegnato dagli insuccessi e dalle sconfitte; la nuova squadra arriva ultima nella classifica della East Division e ultima in quella assoluta.

Il secondo anno della neonata Ottawa comincia all’insegna di alcune grosse novità e di un paio di fondamentali conferme. La direzione dei Redblacks decide di lasciare al suo posto sia l’head coach Rick Campbell, sia il QB, ormai quarantenne, Henry Burris, ignorando la pioggia di critiche che ha investito i due protagonisti del primo, deludente anno di attività.
Le novità riguardano sicuramente l’ingaggio di cinque nuovi ricevitori, reclutati dalla free-agency, e precisamente Ellingson, Price, Jackson, Sinopoli e Chris Williams. Ma altrettanto fondamentale per la ristrutturazione dell’attacco è l’ingaggio di Jason Maas, giovane allenatore dei QB di Toronto, a cui viene affidato, per la prima volta nella sua carriera, il ruolo di coordinatore dell’attacco.

Giovane la squadra, esordiente l’offensive coordinator, i due sembrano crescere di pari passo settimana dopo settimana di questo campionato 2015, fino alla sorprendente vittoria dell’ultima giornata di regular season, che incorona Ottawa vincitrice della East Division e le garantisce l’accesso diretto alla finale dei playoff di domenica scorsa.

Ottawa Redblacks CFL

I Tiger-Cats di Hamilton arrivano all’incontro con i Redblacks reduci da tre anni di grandi successi. E’ il triennio che vede alla guida della squadra, con il duplice impegno di General Manager ed Head Coach, il 52enne Kent Austin. I Tiger-Cats di Austin disputano la Grey Cup (il “Super Bowl” Canadese) sia nel 2013, quando vengono sconfitti dai Saskatchewan Roughriders, sia nel 2014, che vede la vittoria dei Calgary Stampeders, tuttora campioni in carica.

Quest’anno i Tiger-Cats partono molto bene e in una regular season caratterizzata, quasi dall’inizio alla fine, dalla predominanza di Calgary, qualche rara volta gli Hamilton riescono a strapparle il primo posto nella classifica assoluta. Poi la squadra dell’Ontario soffre alcuni infortuni importanti.
I tifosi si dilettano ad ipotizzare che senza la perdita del QB titolare Zach Collaros, fuori dalla metà di settembre per la rottura del crociato, e senza gli infortuni di altre pedine importanti, nessuno avrebbe potuto fermare i Ticats fino alla conquista della Grey Cup. Kent Austin ammette che le assenze hanno costretto a rivedere l’organizzazione in campo, ma liquida questo genere di argomentazioni come “scuse”.

In effetti, anche dopo l’infortunio del QB di riserva Mathews, Hamilton ha saputo farsi valere, come si è visto nella prima giornata di playoff, quando ha riportato un’importantissima vittoria contro l’agguerrita Toronto. Da parte sua il pivot di terza riserva, Jeremiah Masoli, 27 anni burrascosi alle spalle, è stato uno dei migliori protagonisti di questo finale di stagione, segnalandosi anche durante la sconfitta di domenica scorsa, con 30 lanci completi su 42, 349 yard completate, 2 TD, 1 intercetto e un TD segnato da lui stesso.

Hamilton Tiger-Cats CFL

Questa non è l’NFL; questa è la lega numero due, dove tutti sono bravi, ma nessuno è eccelso. Qui non ci sono i fuoriclasse, che sono molto rari e quei pochi se li è già presi tutti la lega Americana. Qui c’è molta più omogeneità e la squadra nel suo insieme conta più delle prodezze del singolo.
Nella CFL le riserve sono quasi sempre all’altezza del loro ruolo e i terzi o quarti backup, solitamente ragazzini inesperti appena arrivati dal college, sono la peggior minaccia per i titolari infortunati, perché qualche volta deludono, ma altrettanto spesso si dimostrano più bravi dell’uomo che sono chiamati a sostituire.

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Quindi la squadra di Hamilton, quando domenica arriva al TD Place della capitale, che per l’occasione ha registrato il tutto esaurito, ha ancora i numeri per ambire al trofeo della East Division e con esso accedere alla Grey Cup.

Infatti anche se Ottawa si porta presto in vantaggio, con un TD del RB Powell, segnato subito alla fine del primo drive, Hamilton, che ha già segnato un FG, replica altrettanto rapidamente con un TD segnato dallo stesso QB di riserva Jeremiah Masoli. I primi due tempi saranno quindi contrassegnati da una serie di azioni che fanno altalenare il punteggio in favore degli uni e degli altri, ma senza mai concedere a nessuna delle due contendenti un netto distacco. All’intervallo il punteggio è 17-19 in favore dei padroni di casa.

Nel corso del terzo tempo e per quasi tutto il quarto, Ottawa riesce ad aumentare di poco il vantaggio, in gran parte grazie al kicker Chris Milo, che in questa giornata non sbaglia mai. Quando mancano meno di tre minuti alla fine dell’incontro, la distanza è di soli 7 punti, sul 21-28 in favore di Ottawa. E’ proprio in questi ultimi tre minuti che vedremo accadere di tutto; si assisterà ad uno dei finali di partita più incredibili ed emozionanti della storia dei playoff canadesi.

Hamilton Tiger-Cats's CFL

Hamilton, in attacco, riesce a costruire una solida avanzata fino ad arrivare sulle 25 yard della metà campo avversaria. Da qui Masoli lancia direttamente in endzone, dove trova Tasker per il TD del 28 pari.

Quando Ottawa torna in attacco, restano meno di 2 minuti. I Redblacks ripartono dalle loro 17 yard e c’è grandissima tensione. Henry Burris, candidato Most Outstanding Player 2015, commette un errore madornale e lancia la palla direttamente tra le braccia del DE Gascon-Nadon, il quale commette un errore altrettanto grave a sua volta, lasciandosi sfuggire dalle mani la palla appena toccata. Ma i guai non sono finiti per Ottawa.
Gli arbitri contestano un chop block al OL Deane e infliggono 15 yard di penalità. Sulla propria linea delle 17, i Redblacks devono giocare un impossibile 2-25 prima del punt (mi permetto di ricordare, per chi lo avesse dimenticato, che nel football canadese i down disponibili sono 3 e non 4), quando manca meno di un minuto e mezzo alla conclusione.

La tensione continua a crescere e il centro sbaglia lo snap, spedendo la palla altissima. Henry Burris protende le mani, colpisce la palla deviandola verso il basso e riesce a recuperarla mentre cade. Ha già perso istanti preziosi; ma appena si ritrova con la palla tra le mani, senza esitazioni lancia per 43 yard verso Greg Ellingson, che non sbaglia la presa.
Un difensore cade prima di raggiungerlo, Ellingson riesce a respingerne un altro e, dalle 50 yard avversarie, si lancia verso la endzone. I DB Gainey e Harris tentano di inseguirlo entrambi, ma il numero 82 di Ottawa ormai ha troppo vantaggio e varca indisturbato la goal line, segnando il TD che porta il punteggio 28-35.

Ottawa REDBLACKS CFL

La palla torna ai Tiger-Cats. Con soli 7 punti di distacco, la partita non è finita; ma negli ultimi secondi di gioco è la difesa di Ottawa ad imporsi; dopo il primo incompleto, il DL Capicciotti mette a segno un sack; Hamilton gioca anche il terzo down: Masoli tenta un lancio lunghissimo per Underwood, che finisce incompleto. La partita si conclude pochi secondi più tardi, con la palla nelle mani dei Redblacks vincenti.

La franchigia di Ottawa dopo 34 anni torna a disputare la Grey Cup, ancora contro Edmonton, come accadeva nel 1981. Una curiosità: l’allora HC della vittoriosa Edmonton, era il padre di Rick Campbell, l’attuale HC di Ottawa.

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CALGARY STAMPEDERS vs EDMONTON ESKIMOS 31-45

Vincitori della Grey Cup 2014, i Calgary Stampeders hanno mantenuto saldo il primo posto nella classifica assoluta del 2015 (con qualche breve e sporadica concessione ad Hamilton), fino quasi alla metà di ottobre.

Eskimos e Stampeders, comunque le due squadre più forti del 2015, si sono affrontate 3 volte nel corso della regular season, a distanza di poco più di un mese. La prima “Battle of Alberta”, come i Canadesi chiamano il “derby” della ricchissima provincia petrolifera (il nome “provincia” indica le unità territoriali del Canada meridionale, grandi ciascuna circa come la Germania), ha avuto luogo a Calgary il 7 settembre ed è stata vinta dai padroni di casa per 7-16.

Successivamente le due capolista si sono incontrate ad Edmonton e questa volta hanno vinto gli Eskimos 16-27. La terza battaglia dell’Alberta si è tenuta ancora a Calgary e i campioni in carica per la seconda volta sono stati battuti dai “vicini” di Edmonton per 15-11. Questa inaspettata sconfitta casalinga è stata il giro di boa della West Division, che ha visto gli Eskimos portarsi in vetta alla classifica e rimanerci fino alla fine.

Calgary Stampeders CFL

Le due squadre vantano le difese più forti della CFL e molti esperti prevedevano una partita “chiusa”, avara di risultati come erano state per lo più le precedenti, ma soprattutto molto combattuta.

Così non è stato; Edmonton ha dominato dall’inizio alla fine, imponendosi nel terzo e nell’ultimo quarto con oltre 20 punti di distanza sui campioni in carica. Soltanto verso la fine del quarto tempo, l’ultimo TD degli Stampeders accorcia il divario a 14 punti e, con 5 minuti rimanenti, la partita è ancora aperta.
Ma Calgary non riesce a capitalizzare altri punti; quando manca circa un minuto e mezzo, Rogers afferra un lancio in endzone, ma il TD viene annullato per un fallo di facemask, commesso volutamente dal centro, nel tentativo di fermare un avversario che stava per raggiungere il QB Bo Levi Mitchell, appena prima che questi si liberasse dalla palla.

CFL

Si conclude con una sconfitta la carriera da head coach per il 64enne John Hufnagel, che d’ora in avanti coprirà il ruolo di General Manager per la franchigia di Calgary. “Huff”, come è chiamato dai giocatori, si lascia alle spalle un record eccezionale di 102 partite vinte, 41 sconfitte e 1 pareggio, 7 finali di divisione disputate e due Grey Cup conseguite negli 8 anni trascorsi con gli Stampeders.
Ma soprattutto l’insonne Hufnagel, che durante la regular season inizia il lavoro alle 6 di mattina e non lo abbandona mai prima della mezzanotte, ha saputo traghettare la squadra fuori da un lungo periodo di crisi, portandola fino ai successi attuali.

Grande partita per il QB degli Eskimos Mike Reilly, mentre Eric Rogers degli Stampeders, anche se in questa occasione non ha potuto esprimere il meglio di sé, si conferma il miglior ricevitore della lega, con 1448 yard ricevute in regular season. Probabilmente nel 2016 a Calgary dovranno fare senza di lui; l’NFL lo sta tenendo d’occhio da tempo ed è il più probabile candidato a varcare il confine entro la prossima estate.

Domenica prossima a Winnipeg, Ottawa Redblacks ed Edmonton Eskimos disputeranno la 103esima Grey Cup; questi ultimi sono favoriti, ma Ottawa non smette di migliorare e stupire. Perciò, contando anche su quel buon grado di imprevedibilità, che il football concede, la finale 2015 potrebbe riservare sorprese.

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Isabella Rampini

Ha scoperto il football quando cercava uno sport in cui ambientare il suo primo romanzo ufficiale, “Una stagione in provincia”. Da allora non ha più smesso di seguirlo. Avendo una passione insensata per i vice e i numeri due, ama la Canadian Football League ancora più che la NFL.

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