[NFL] TOP (& FLOP) della stagione 2014: New England Patriots

Come l’anno passato, la rubrica non può che chiudersi con coloro che hanno alzato al cielo il Vince Lombardi Trophy, i veri vincitori dell’ultima stagione NFL. E, se l’anno passato era stata una dolcissima prima volta per i Seahawks, quest’anno a tornare nell’Olimpo è stato un cavallo di razza, una squadra che negli ultimi 15 anni ha dominato la scena e, dopo un lungo digiuno, fatto di traguardi mancati incredibilmente e di occasioni perdute amaramente, è tornata a festeggiare un successo al Super Bowl. Finirà mai, la dinastia Patriots?

Eroe, profeta, timoniere di ogni vittoria di New England, da quando tutto è cominciato, è Tom Brady. Altra stagione a dir poco meravigliosa per il nativo di San Mateo, che in regular season regala perle di rara bellezza, mettendo insieme un 373/582 (64%) per 4.109 yard, cui aggiunge la bellezza di 33 touchdown pass ed appena 9 intercetti, e siglando la quarta stagione in carriera con almeno 30 TD pass e meno di 10 intercetti. Non bastasse, Brady tiene il meglio per i playoff e per tornare a dimostrare al mondo che i Patriots non hanno dimenticato come si vince un titolo.
Tra Ravens, Colts e Seahawks, il prodotto di Michigan aggiunge altre tre pagine indelebili alla sua epopea: 93/135 (69%) per 921 yard con 10 touchdown pass, utili a raggiungere e superare il record in post-season di Joe Montana ed alzare l’asticella a quota 53 in carriera, con 4 intercetti, mantenendo una media superiore al 100 in termini di quarterback rating. Contro Seattle arriva, per Brady, il quarto titolo in carriera e la terza elezione a miglior giocatore di un Super Bowl, raggiungendo un altro record di Joe Montana. Alle sue spalle prova a crescere bene Jimmy Garoppolo, che completa i primi 19 lanci in carriera su 27 tentativi e si regala il primo touchdown pass, senza mai farsi intercettare.

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Straordinario il reparto di ricevitori schierato da New England. A guidarlo, in una stagione finalmente felice dopo i tanti problemi fisici vissuti in carriera, è un Rob Gronkowski a dir poco fenomenale: 82 ricezioni, su 130 target, e 1.124 yard (13.7 di media), con la bellezza di 12 touchdown in regular season, a cui vengono aggiunte altre 204 yard nei playoff in 16 ricezioni, di cui 3 tramutate in viaggi in end zone.
Julian Edelman Patriots.Fantastica stagione anche per Julian Edelman, che ha ricevuto 92 palloni per 972 yard e messo a segno 4 touchdown, ma anche e soprattutto per Brandon LaFell, arrivato dai Panthers per incrementare le bocche da fuoco dei Patriots e autore di una regular season da 74 ricezioni e 953 yard, con ben 7 segnature. La coppia di ricevitori ha poi macinato altre 400 yard in post-season e aggiunto tre, fondamentali touchdown alla causa. Da non dimenticare, tra le altre, le 447 yard su ricezione di Shane Vereen e i 6 touchdown di Tim Wright in regular season, ma soprattutto l’esponenziale crescita di prestazioni di Danny Amendola nei playoff, capace di ricevere per 11 volte e 137 yard (erano state appena 200 in stagione regolare), oltre a regalarsi tre viaggi in end zone, ben più del solo che aveva siglato prima della sfida contro Baltimore.

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New England, soprattutto in regular season, non ha fatto granché affidamento al gioco di corse, tanto che, in 438 portate totali, il complesso dei 12 corridori ha macinato appena 1.727 yard, mettendo comunque a segno 13 touchdown. I Patriots hanno puntato più sulla quantità che sulla qualità, tanto che il leader in termini di yard e touchdown è stato Jonas Gray, con 412 yard e 5 TD, di cui la maggior parte arrivati in un’unica partita da 37 portate, 201 yard e 4 segnature contro i Colts.
L’infortunio di Stevan Ridley, in grado di portare avanti la barca per sole 94 portate e 340 yard, ha segnato in maniera decisiva le fortune dal backfield della squadra del Massachussetts, ma, per fortuna, lo stratega Bill Belichick ha avuto la geniale idea di riportare LaGarrette Blount a casa dopo uno spezzone di stagione agli Steelers. Le sue 281 yard in 60 portate (4.7 di media), con tre touchdown, in cinque gare di regular season, oltre a 189 in post-season, di cui 148 con 3 touchdown ad Indianapolis nel Championship, sono state fondamentali nella marcia del team verso il titolo.

L’attacco dei Patriots è stato, come al solito, tra i migliori in tutta la NFL durante la regular season, grazie a 365.5 yard a partita, 5.5 a giocata sulle 1.073 azioni offensive, e ben 468 punti segnati, 29.2 di media in 16 gare. Neanche a dirlo, poi, è stato il migliore in post-season, con 398.7 yard macinate a partita ed un fantastico totale di 108 punti in appena tre gare giocate.

W1ST8599.JPGSe non egregiamente come l’attacco, anche la difesa ha comunque messo insieme una serie di ottime prestazioni. Sono stati 313 in totale i punti subiti, 19.6 a partita, e 344.1 le yard di media concesse alle scorribande avversarie, 5.3 a giocata. Non particolarmente efficace la difesa contro il passing-game avversario che, nonostante abbia concesso appena il 59% di pass completi ai quarterback, ha lasciato strada per 3.837 yard, 239.8 a partita, concedendo ben 24 touchdown pass e mettendo insieme il non altissimo numero, a confronto, di 16 intercetti. Molto meglio, invece, la retroguardia sul breve raggio, la quale, in 419 portate dei runningback avversari, ha lasciato loro appena 1.669 yard, 104.3 di media, e la misera cifra di 6 touchdown.

I Patriots hanno raggiunto l’ottimo numero di 40 sack, oltre a 1.056 tackle e 81 pass deflected. Numeri magari non eccezionali, ma che denotano comunque la grande efficacia della difesa di New England che, ai 16 intercetti, ha aggiunto anche 15 fumble forzati e 9 recuperati, di cui 2 trasformati poi in touchdown. A livello individuale spicca la stagione straordinaria di Jamie Collins, capace di mettere insieme cifre straordinarie in ogni aspetto del suo gioco: 116 tackle, 4 sack, 3 pass deflected, 2 intercetti, 4 fumble forzati e 2 recuperati.
Darrelle Revis ha vissuto l’ennesima, ottima stagione in carriera, leader nei pass deflected con 14 e con 2 intercetti, così come non sono una sorpresa gli 8 sack di un sempre decisivo Rob Ninkovich, leader nella statistica. La sorpresa più incredibile, però, si chiama Malcom Butler: rookie da West Alabama, con appena 15 tackle, ma già 4 pass deflected in regular season, ha regalato un sogno a New England con l’intercetto a Russell Wilson nei secondi finali del Super Bowl, quando ormai la vittoria sembrava nelle mani dei Seahawks. Straordinario.

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E dire che la stagione dei Patriots era cominciata come peggio non avrebbe potuto: Knowshown Moreno piega le volontà di New England e di un Brady a corrente alternata, conducendo i Dolphins alla vittoria. Ci pensa Matt Cassell a farsi intercettare quattro volte nella seconda uscita stagionale, regalando il primo successo stagionale alla sua ex squadra contro i suoi Vikings, mentre è pura formalità per Gronkowski il touchdown messo a segno contro i Raiders, che basta per mettere KO la squadra californiana. Nel giorno in cui Arrowhead fissa la soglia dei decibel alla fantasmagorica cifra di 142.2, i Chiefs demoliscono i Patriots 41-14, grazie ad un Alex Smith d’annata e alla corse di Jamaal Charles, ma Brady riaccende il motore contro i Bengals e suona la carica.
Altri quattro suoi passaggi da touchdown e i Bills finiscono al tappeto, prima che combattivi Jets mettano in seria difficoltà gli avversari e rischino il colpaccio tra le mura amiche, finendo, però, sconfitti 27-25. La serie positiva continua contro i Bears, grazie alle tre gemme di Gronkowski che spaccano in due la partita già nel primo tempo, i Broncos, con un Peyton Manning non più che modesto piegato e superato ancora una volta da un Brady al limite della perfezione, i Colts, grazie ad un Gray divino e da record ed i Lions, contro cui Blount si regala un ritorno a casa d’antologia e torna a farsi apprezzare dai tifosi dei Patriots.

New England PatriotsCi vuole un Aaron Rodgers sublime ed un’epica prestazione del collettivo ai Packers per fermare la striscia vincente di New England che, però, riprende la sua marcia già la settimana successiva. Edelman piega le speranze dei Chargers, che passano la maggior parte della partita in vantaggio, mentre è una prestazione fenomenale di tutto il reparto offensivo a demolire i Dolphins nella ripresa e a regalare alla squadra l’ennesimo titolo, il sesto consecutivo, di AFC East. Il Divisional Round senza passare dal Wild Card Game è cosa fatta grazie al secondo successo di misura in stagione contro i Jets, mentre contro i Bills, con lo sguardo già proiettato ai playoff, New England lascia correre e Buffalo ottiene un successo insperato, ma fondamentalmente inutile.
La quarta sconfitta in regular season non fa male, i Patriots sono la prima forza della AFC anche per quest’anno. I playoff cominciano, dunque, contro i Ravens al Divisional. New England soffre terribilmente contro una squadra da sempre ostica e, soltanto grazie alla fantastica performance di Brady, in particolare in duo con il compagno di giochi prediletto, Gronkowski, arriva un soffertissimo successo per 35-31. Il Championship, invece, è una passeggiata. Con o senza palloni sgonfi, i Patriots superano in maniera nettissima i Colts, soprattutto grazie a Blount e alle sue micidiali corse, raggiungendo il Super Bowl tra qualche flebile polemica, ma, soprattutto, con una dimostrazione di forza impressionante.

Contro i Seahawks, New England comincia alla grande e spreca fin troppe occasioni, prima che LaFell apra le marcature su ricezione da 11 yard. Marshawn Lynch la pareggia con il suo ennesimo touchdown stagionale, ma Gronkowski è straordinario a riportare i suoi avanti con la segnatura da 22 yard a 31 secondi dall’intervallo. Seattle non molla e non si disunisce, sfrutta un’occasione incredibile lasciata dalla distratta secondaria dei Patriots ed il funambolico Chris Matthews pareggia i conti a pochi spiccioli dalla pausa lunga.
Malcom Butler PatriotsIl terzo quarto è tutto di marca Seahawks, con il field goal da 27 yard di Steven Hauschka ed il touchdown di Doug Baldwin, ma, dapprima Amendola e poi Edelman, siglano il sorpasso negli ultimi quindici minuti di gioco. Nell’ultimo drive utile per il contro-sorpasso, Kearse si inventa una ricezione mirabolante a poche yard dalla end zone, ma gli dei del football, questa volta, sono dalla parte dei Patriots. Pete Carroll si inventa la più grossa stupidaggine nella storia del Super Bowl, facendo lanciare Wilson ad 1 yard dal touchdown e con Lynch a scalpitare nel backfield, permettendo a Butler di intercettarlo, mettere la parola fine sulla partita e togliersi dal dito il secondo titolo consecutivo.
Belichick mette a segno la sua quarta gemma, come soltanto Chuck Noll prima di lui fece da head coach degli Steelers, Brady si regala la sua terza corona da MVP di un Super Bowl e New England marchia a fuoco il numero 4 sotto la casella dei titoli conquistati.
Eterni Patriots, come la più bella delle storie nel magico mondo dello sport.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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