[IFL] Week 9: Marines Lazio imbattuti e sorpresa Lions Bergamo

IFLPrima o poi doveva capitare nuovamente. Il calo fisico e psicologico dei Campioni d’Italia era venuto fuori in modo latente, forse celato dietro diverse assenze e dopo alcune prestazioni incerte. E’ successo forse sul campo meno atteso, contro l’avversario meno quotato, ma è successo di nuovo. I Seamen Milano cadono sotto i colpi della formazione bergamasca, protagonista di una rimonta spettacolare ed un finale da incorniciare.

Quella che doveva essere insomma una formalità, si è trasformata in una disfatta per i Marinai ed un autentico trionfo per i Lions Bergamo. Iniziano bene i blue navy di Paolo Mutti, a segno con Palini e Stillitano. La reazione dei padroni di casa si concretizza con il TD di Brugali, ben lanciato da Mohler. I Seamen accusano il colpo ma reagiscono da campioni, violando ancora la end zone avversaria con il loro efficace gioco di corse. Sul 21 a 6 nell’ultimo quarto sembra tutto finito. Neanche per sogno. Gli orobici ci credono e vanno a segno prima con Gregorio e poi con Pisi, dopo che Griffeth aveva intercettato per la seconda volta il QB dei meneghini Jonathan Dally.

Col fiato dei Leoni sul collo, i Seamen vanno totalmente nel pallone e perdono l’ovale in una posizione di campo sfavorevole. E’ a quel punto che Mohler piazza l’ennesima zampata vincente, servendo ancora Brugali in end zone a pochi istanti dal termine. Non c’è più tempo per recuperare, finisce 25 a 21 per gli uomini di coach Marossi. Un’iniezione di fiducia insperata ma meritata per una squadra che ha avuto il merito di credere nella vittoria fino alla fine, al cospetto di un rivale più quotato. Importante e severa lezione per i milanesi, che avranno molto da riflettere sulle occasioni buttate via e sul loro approccio in generale a questo match.

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Carlo Pilenga, Assistant Coach dei LIONS: “Partita incredibile, primo tempo pieno di errori da entrambi i lati, con le difese a farla da padrone. Il secondo tempo sembrava il film visto questa stagione con i Seamen che sbagliavano meno e noi che perdevamo concentrazione e determinazione ogni azione… Ma a differenza delle altre volte nel 4° quarto la squadra ha trovato lo spirito combattivo ricercato per 6 partite e complice un errore madornale a poche yds dalla loro end zone, i Seamen hanno deciso di servirci un regalo che noi non ci siamo fatti scappare. A freddo, o quasi, visto che la gioia non è ancora scesa, credo che la partita serva a tutte e due le squadre: a noi per capire che con la giusta intensità e credendo nelle nostre possibilità possiamo confrontarci con chiunque, ai Seamen perdere oggi farà capire che anche se ci si crede superiori si deve rispettare l’avversario e dimostrarlo con l’impegno in campo. Loro sono una ottima squadra, ma in questo sport le distrazioni non sono permesse. Ora si deve usare questa energia per cercare un fine stagione che regali ancora emozioni di questo genere”.

Paolo Mutti, HC dei SEAMEN: “C’è poco da commentare, mi prendo tutte le responsabilità di questa sconfitta”.

Alfredo Giuso, Assistant Coach dei LIONS: “La partita di oggi non è stata caratterizzata dalla vittoria ma da un lavoro lungo e duro affrontato in queste 3 settimane di stop, dove il Focus non era l’assimilazione o l’install di nuovi schemi in entrambi i reparti ma il non perdere di vista l’anima ed il carattere dei ragazzi e quindi di una squadra falcidiata dagli infortuni e con un record di 0-6. Oggi abbiamo dimostrato che la differenza l’hanno fatta il cuore e l’orgoglio di un Leone che anche se ferito può ancora fare male”.

Luigi Bravin, OC dei SEAMEN: “Se cerchiamo le scuse diciamo il caldo, ma mi fanno notare che era lo stesso per entrambe le squadre, poi il campo in erba…ma mi fanno notare che era lo stesso campo anche per i Lions. Forse forse.. pensandoci bene ho preparato male la partita..e gestita anche peggio?. Si, forse questa è la verità. Questo in poche parole è il sunto della nostra sconfitta a Bergamo”.

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Sabato sera all’Alfheim Field i Grizzlies sono riusciti nell’impresa di battere i rivali Warriors. Attacco dei capitolini in gran forma, con Cinque e Morea a recitare il ruolo di autentiche spine nel fianco della difesa bolognese. Offense degli All Blue invece sterile ed inconcludente soprattutto in red zone. Doveva essere una sfida tra i direttori d’orchestra Slusarz e Mingoli e, senza dubbio, possiamo affermare che è stata nettamente vinta dal QB romano, sempre efficace e lucido nel costruire le sue trame offensive e nel finalizzarle grazie soprattutto all’apporto di un reparto attento, ben organizzato ed abile a sfruttare tutte le debolezze della difesa guerriera. 24 a 0 per i bluarancio, al termine di una gara con pochissime sbavature per la compagine guidata da Claudio Faccini.

gri-war-752x440Claudio Faccini, HC dei GRIZZLIES: “Abbiamo preparato la gara per affrontare una squadra ben determinata e bene organizzata. Loro si sono presentati con una offense rush-oriented con triplo RB nel Backfield con giocate power football e questo ci ha sorpresi, in quanto ci siamo presentati con un fronte difensivo 3. Abbiamo subito un po’ fin quando non abbiamo apportato alcuni aggiustamenti. La nostra squadra offensiva in sigle Back, contro un loro fronte difensivo 4 è riuscita a trovare spazi vitali per mettere a segno il primo TD pass. Appena il risultato del tabellone ci ha dato ragione, abbiamo adottato una logica più conservativa sia in attacco, in double Back, sia in difesa con 6 uomini nel box. A quel punto nulla è cambiato e abbiamo portato a casa un risultato importante per la classifica. Un complimento a tutti i ragazzi che hanno creduto in questa vittoria, hanno lavorato bene incassando una buona dose di fiducia”.

Enrico Brazzi, QB coach dei WARRIORS: “I Grizzlies sono venuti a Bologna preparati, motivati e al completo. Noi purtroppo abbiamo avuto una giornata nerissima. Il risultato parla chiaro”.

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Stefano Cicinelli, Presidente dei GRIZZLIES: “Viste le previsioni meteo pessimistiche ci eravamo preparati ad una partita ‘power football’, aggiungendo chilogrammi sia in linea che nel backfield offensivo; invece, e fortunatamente, le previsioni meteo non sono state rispettate ed abbiamo potuto assistere ad una partita con molti lanci. All’ottima prova della difesa, capace di lasciare a zero l’attacco felsineo, ha risposto una prestazione superlativa del nostro attacco, capace di andare a segno con 3 TD pass ed un field goal, trascinato dal solito Mingoli e dal rientrante Bruni capace di correre, bloccare, ricevere e lanciare Lolli in TD; una menzione particolare per quest’ultimo, autore di due ricezioni da TD e di una ottima prova in difesa, quando è stato impiegato da linebacker, ruolo che conosce a perfezione, per sostituire Tommaso Mariani uscito per una probabile frattura alla mano. A parte l’unica nota stonata della serata, l’infortunio di Mariani, torniamo a Roma con la consapevolezza di poter accedere ai playoff nel nostro campionato di esordio”.

Mauro Solmi, HC dei WARRIORS: “Partita condizionata dai troppi infortuni. Mi sarei aspettato qualcosa di più dal nostro attacco ma quest’anno non riusciamo a trovare continuità di gioco. Ora recuperiamo un po’ di energie per affrontare i primi della classe”.

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pan_giaAl Tardini c’era in palio il secondo posto nella North Conference ed i Panthers non hanno fallito l’appuntamento col successo, battendo i Giants per 24 a 13. I rossoblu altoatesini, in vantaggio nella prima frazione di gara grazie alla segnatura di Marco Bonacci, hanno dovuto subire la rimonta dei padroni di casa nel secondo tempo. Prima Finadri su lancio e poi il nuovo arrivo Joe Martinek stendono gli uomini di Argeo Tisma, piazzando un uno-due letale. Sul 17 a 6 per i padroni di casa, i Giants non riescono a reagire e subiscono il colpo di grazia delle Pantere grazie al loro running back Alessandro Malpeli Avalli, abile a penetrare la difesa avversaria e portare i suoi sul 24 a 6. La segnatura finale di Giuseppe Bonacci serve solo ad accorciare le distanze e a far mettere ai Giganti sul tabellone degli importanti punti che potrebbero rivelarsi determinanti, in chiave playoff, in caso di calcolo dei differenziali negli scontri diretti.

Paolo Borchini, OC dei PANTHERS: “E’ stata una partita un po’ sofferta da parte nostra, specialmente nella prima parte con il reparto offensivo. Poi nel terzo quarto abbiamo cominciato a girare un po’ meglio è anche Martinek, il nuovo americano, ha iniziato a capire un po’ come funziona in Italia e siamo riusciti a portarci sul 24 a 6. Alla fine i Giants hanno accorciato le distanze ma ormai il tempo era finito. Nonostante tutto abbiamo ancora grossi margini di miglioramento e visto il risultato non ci possiamo lamentare”.

Daniele Rossi, DC dei GIANTS: “Partita veramente fisica, giocata in uno stadio bellissimo. Inizio partita dominato dalle difese. Nel secondo tempo molto bravi i Panthers negli aggiustamenti e complici alcuni nostri errori hanno guadagnato un vantaggio che non siam più riusciti a colmare. Molto importante importante ora non abbassare la guardia perché arriveranno a Bolzano i Giaguari, partita di vitale importanza sia per noi che vogliamo giocarci la possibilità di disputare in casa le partite dei playoff che per loro che devono guardarsi le spalle dai Lions per evitare la zona playout”.

Ivano Tira, Presidente dei PANTHERS: “Vittoria che ci proietta al secondo posto. Complicata come ci si aspettava, adesso dobbiamo assolutamente tenere questa posizione”.

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A Roma prosegue la marcia trionfale dei Marines, vittoriosi anche oggi per 58 a 20 sulle Aquile. Padroni di casa praticamente perfetti, con un Dodd in splendida forma ed una linea offensiva dominante. Gli estensi hanno dovuto patire l’assenza di parecchi elementi ma ciò non dove togliere nulla all’ennesima monumentale prestazione dei biancocelesti di Stan Bedwell, troppo concreti, troppo spietati, più che mai leader della South Conference. Come spesso accade ultimamente nelle partite dei capitolini, finale di gara con ampio spazio ai giovani, cosa che a lungo andare sta favorendo in maniera straordinariamente efficace la crescita e la maturazione del collettivo Marines.

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mar_aquStan Bedwell, HC dei MARINES: “Abbiamo giocato bene oggi. Chas Dodd ha lanciato i suoi compagni in end-zone per 7 touchdown in meno di tre quarti di gioco. La nostra Offensive Line gli ha concesso un sacco di tempo ed i ricevitori hanno fatto davvero delle grandi giocate. In difesa abbiamo commesso degli errori che non facciamo di solito, ma so che coach Pruitt ed il coaching staff della defense risolveranno tutto questo prima dell’impegno ad Ancona la prossima settimana. Siamo felici per questo record iniziale di 8 vittorie e zero sconfitte, ma stiamo lavorando costantemente per migliorare… perché sappiamo che sfide più grandi ci attendono ai playoff”.

Matteo Mantovani, HC delle AQUILE: “Oggi siamo scesi a Roma con una squadra fortemente rimaneggiata a causa degli infortuni. I Marines hanno giocato la partita perfetta e sicuramente avremmo perso anche a pieno roster. Dodd ci ha affondato colpo dopo colpo e noi abbiamo smesso di lottare già al primo quarto. Siamo molto fragili psicologicamente ed i playoff appaiono ora molto lontani.”

Fabio Pacelli, Presidente dei MARINES: “Playoff arriviamo! Mai come ora i Marines sono in splendida forma. Nessun infortunato dopo 8 gare e questa è la cosa più importante, stiamo crescendo e oggi oltre a provare nuovi schemi e dare spazio a tutti i backup già dal 3′ quarto, ho visto il dominio in campo delle linee sia in attacco che in difesa. Linee tutte giovanissime e provenienti dalle nostre giovanili. Con questo staff e questi giovani il futuro è nostro”.

Luca Brunetti, DC delle AQUILE: “Oggi partita molto difficile per le Aquile, prive di alcuni elementi fondamentali e per giunta falcidiata da infortuni importanti già dopo pochi minuti di gioco. La formazione dei Marines troppo forte in ogni reparto ha avuto la meglio sulla difesa estense troppo presto arrendevole mentre l’arcigna difesa laziale conteneva facilmente le folate di Perkins e dei receivers ferraresi. Nel secondo tempo mossi dell’orgoglio abbiamo cominciato a mettere punti sul tabellone ed a macinare yards ma l’attacco laziale non ha mollato la presa e ha proseguito la sua marcia con il QB americano Dodd impeccabile nell’esecuzione di un micidiale gioco aereo. Archiviamo, cerchiamo di recuperare più infortunati possibili e pensiamo alla prossima gara”.

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IFL League

La IFL, Italian Football League, è la lega che sovrintende al massimo campionato di football italiano. A cura di Luca Correnti (Ufficio Stampa IFL).

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