La Strada verso il Draft: la terza scheda multipla

Terza scheda multipla del nostro progetto, sempre con l’analisi di sette giocatori.
Stiamo parlando di ragazzi da secondo, terzo, anche quarto giro, a cui abbiamo deciso di dedicare la giusta attenzione e presentarli nei loro punti di forza e nelle loro lacune. Potrete leggere e conoscere tanti altri giocatori, così da avere un’informazione il più possibile completa su chi farà parte della vostra squadra nella prossima stagione.

Garrett Grayson – QB – Colorado State

Garrett-GraysonGrayson esce da una compagna da Senior molto importante e proverà a presentarsi al draft come terzo QB più forte del lotto. Non è un QB mobile, tutt’altro però ha un’ottima presenza nella tasca grazie ad un ottimo lavoro di piedi. Il braccio è potente, ha un buon rilascia e pure il tocco sul medio corto è interessante grazie anche a delle mani molto grandi che aiutano l’uscita della palla con spirale di buon livello. Grayson ha mostrato buone doti di lettura, ottima anticipazione quando lancia e pure sangue freddo, cercando sempre il ricevitore anche con tantissima pressione della difesa. La meccanica di lancio non è perfetta, dovrà lavorarci sopra, soprattutto quando lancia in movimento. La conseguenza è una mancanza di precisione, soprattutto sul medio e sul lungo, mancando spesso il target, anche di molto. Dovrà imparare anche a comandare l’Huddle, a CSU si limitava solo a chiamare lo snap, gli audible e gli schemi erano dettati dall’OC e lui non aveva potere in questo.
Grayson potrebbe essere ricercatissimo nel secondo giorno del Draft, una top15 del secondo giro potrebbe strapparla ma non è un giocatore pronto per il salto in NFL, dovrà lavorare ancora molto per poter essere uno starter.

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Tevin Coleman – RB – Indiana

tevin colemanColeman quest’anno ad Indiana ha fatto il bello ed il cattivo tempo, correndo oltre 2000 yard diventando tra i migliori RB a livello nazionale.
Fisicamente è un giocatore molto interessante. Runner aggressivo e fisico, non ha paura dei contatti e tende a forzare molti miss-tackle ed è molto difficile da fermare, grazie anche ad uno stile di corsa fluido dove bilancia molto bene il fisico. E’ molto completo, sa correre centralmente e pure all’esterno senza problemi. Pure come ricevitore è ottimo, ha mani molto affidabili, e pure quando deve rimanere nel backfield in protezione al QB mostra skills interessanti.
Non è velocissimo e tenderà a soffrire questo aspetto in NFL quando dovrà provare ad esplodere in campo aperto e pure l’accelerazione non è eccelsa verso la LOS. Essendo un runner molto aggressivo tende a non pazientare nel backfield per cercare il varco non leggendo bene l’azione.
E’ un giocatore che potrebbe uscire tra secondo e terzo giro, forse non è adattissimo ad una zone block ma a più ad un team che blocca ad uomo sulle corse ma ha il talento per poter fare cose importanti in NFL.

Nelson Agholor – WR – USC

Nelson AgholorAgholor arriva al Draft dopo due stagioni di altissimo livello, nel 2014 ha ricevuto per oltre 1300 yard mentre nel 2013 ha sfiorato le 1000 quando ha dovuto sostiuire Marqise Lee.
E’ il classico WR da USC uscito negli ultimi anni, vecissimo, atletico, esplosivo, agile e dotato di una grande accelerazione. Bravo nel percorrere le tracce ed è stato usato in praticamente tutte le zone del campo ad USC mostrando mani sicure ed una tecnica di ricezione ottima. Pure come ricevitore di possesso si fa notare, bravo a leggere i blocchi e grazie alla sua agilità riesce ad evitare gli avversari e a cambiare direzione molto velocemente. Dovrà lavorare molto sul suo fisico, troppo acerbo e leggero in una NFL che oramai basa il gioco dei CB sull’aggressività. Deve migliorare come arma sul profondo, nonostante sia molto veloce tende a soffrire i CB appiccicosi che gli lasciano poco spazio, faticando a creare separazione. Qualche calo di concentrazione a volte che gli creano problemi di drop e anche quando deve ricevere delle palle nel traffico fa troppa fatica.
Agholor è un prospetto con un notevole upside, potrebbe ritagliarsi sin da subito un posto nello slot ma dovrà migliorare molto per essere un WR nell’out. Potrebbe essere draftato a metà del secondo giro o nel peggiore dei casi ad inizio terzo.

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Clive Walford – TE – Miami (FL)

Clive WalfordWalford a Miami è stato assoluto protagonista dimostrando di essere uno degli elementi fondamentali del team ed un fattore importante in ricezione. Buon bloccatore, tecnica e forza lo hanno aiutato ad aprire i varchi per Duke Johnson e pure in pass protection non è male. Ottimo ricevitore, può essere usato sia nello slot che nell’out e ha delle braccia molto lunghe che gli permettono anche prese più difficili. Usa molto il fisico in fase ricezione per prendersi il vantaggio ed è un buon ricevitore di possesso, bravo a guadagnare dopo la presa e a leggere bene il posizionamento dei difensori. Manca di un atletismo elite per il ruolo, dovrà lavorarci molto, e non è neppure velocissimo, sembra abbastanza macchinoso durante la partita. Dovrà ampliare molto il suo “route-tree”, a Miami è stato utilizzato più che altro su tracce “Seams” o di non difficile percorrenza. Ha qualche problema di drop nonostante delle mani grandi ed è un aspetto su cui dovrà lavorare se vuole diventare la prima opzione di una squadra.
Walford ha le carte in regola per essere una delle gemme nascoste di questo draft, non è un prospetto da primo giro ma potrebbe essere draftato in un tardo secondo giro, inizio terzo, ha delle caratteristiche troppo intriganti per lasciarlo cadere troppo.

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D.J. Humphries – OT – Florida

D.J. HumphriesHumpries è uno dei prospetti più chiaccherati tra gli addetti ai lavori, alcuni vendono in lui un potenziale pro-bowler altri invece lo identificano già come bust.
Atleticamente è impressionante, veloce, potente, forte, skills perfette per un Left Tackle. Il meglio lo da in pass protection grazie ad un uso delle mani buono, una buona postura ed una stazza immensa. Ha ottimi movimenti laterali e ha dimostrato di saper contenere anche i rusher più temibili come Shane Ray. Tecnicamente però complessivamente è sotto la media, si posiziona male, a volte non si muove bene con i piedi ed a volte a cali di concentrazione preoccupanti. Soffre molto i giocatori più potenti e tecnici faticado a contenere la bull rush o venendo battuto troppo facilmente. Contro le corse è totalmente da costruire, inconsistente e tecnicamente nullo.
Sicuramente è un giocatore dalle potenzialità incredibili, non è ancora un prodotto fatto e finito e dovrà migliorare molto però se le basi sono queste rischia di essere un crack. Potrebbe essere un giocatore da top 15 come da secondo giro, tra i più difficili da inquadrare.

Mario Edwards Jr – DL – Florida State

Mario Edwards JrDefensive line duttile, ad FSU ha giocato in ogni ruolo e per me è perfetto per fare il 3-tech. Fisicamente molto interessante abbinato ad un gran atletismo. Bravo nell’usare mani e braccia per creare separazione con l’OL. Ottima accelerazione una volta liberato dal blocco per placcare l’avversario. Ottimo nell’usufruire della Bull Rush per penetrare nel backfield, cosa che gli torna molto utile pure contro le corse. Manca di esplosività e reattività allo snap, troppo lento a volte ad alzarsi “dai blocchi”. Pure tecnicamente dovrà lavorare, deve migliorare il footwork che non gli permette di essere veloce nel posizionarsi contro le corse, e pure ad inseguire. I suoi dubbi sono anche a livello mentale durante la partita, troppo incostante e a volte è totalmente nullo mentre in altre occasioni è assolutamente dominante e questo in NFL non te lo puoi permettere. E’ un prospetto che dovrebbe navigare borderline tra primo e secondo giro e probabilmente pare più adatto a giocare in una 3-4, come DE 5-tech, piuttosto che in una 4-3.

Paul Dawson – MLB – TCU

OLB-Paul-DawsonPaul Dawson è stato uno dei giocatori meno chiacchierati durante la stagione però a TCU è stato protagonista di una stagione ad altissimo livello. Giocatore adatto per fare il MLB in una 4-3 ma pure come Weakside per me può dire la sua. Atleticamente pare un prospetto ben messo, agile, veloce, potente, caratteristiche che lo aiutano ad avere una presenza sideline to sideline notevole. Ben dotato quando deve droppare in copertura, soprattutto a zona sul medio. Sa posizionarsi bene e a leggere l’azione con velocità. Molto veloce a portarsi sul portatore di palla oppure in situazioni di screen è molto aggressivo a chiudere l’azione. Buon blitzer interno, sa leggere bene il movimento della OL ed inserirsi nel varco. Per me è un po’ sospetto contro le corse, non essendo fisicatissimo e magari manca di un atletismo elite, fatica a liberarsi velocemente dei blocchi degli avversari per portarsi sul RB. Pure la tecnica di placcaggio non è perfetta, sbaglia l’angolo di attacco e si trasforma in un miss tackle, però è un limite su cui potrà lavorare. E’ un prospetto da tardo primo giro o da inizio secondo, le combine non gli sono state amiche ma lui è un giocatore di football piuttosto che un atleta, e sul campo si è visto.

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Luca Domenighini

24 anni, amante dello sport a stelle e strisce. Appassionato fino al midollo di football, sia quello NFL che quello NCAA. Tifoso dei Denver Broncos da una calda mattina di Agosto di metà anni 2000 quando ESPN Classic ripropose il primo Super Bowl di Elway. Tifo sfegatato per i Duke Blue Devils, sì esiste una squadra di football a Durham.

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