[NFL] Super Bowl: le pagelle

Pagelle anomale, quelle di quest’anno, che meritano una premessa. Ci sono quasi solo voti positivi, perché la partita è stata bellissima e indimenticabile. Emozionante, tirata, giocata a ottimi livelli. Ho valutato la prestazione tenendo presente anche la capacità di reagire alle difficoltà (vedi Brady). L’ultima azione ha spostato qualche punto. E’ stata troppo determinante perché non pesasse parecchio anche nelle pagelle.

Seattle Seahawks

Russell Wilson: 6,5
Il voto senza quell’ultimo sciagurato passaggio sarebbe stato molto più alto. Gioca una buona partita sfruttando le sue caratteristiche: essenzialità e imprevedibilità, braccio e gambe. Non è stellare, come testimonia un primo quarto di studio e il quarto senza punti. Riscatta però il passaggio a vuoto di gran parte del Championship. Ovvio che avrebbe preferito giocare male di nuovo e vincere, scrivendolo ho sprecato inchiostro.

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Marshawn Lynch: 7,5
Quando è chiamato in causa fa il suo lavoro alla grande, come sempre. Quando è chiamato in causa… Sul perché non corra quella sporca ultima yard ne leggeremo ancora tante. Di certo è follia non affidarsi a uno dei migliori, se non il miglior running back della sua generazione. O se preferite il più decisivo. Anche nel Super Bowl piazza un paio di zampate delle sue. Su tutte, più che il touchdown, la ricezione nell’ultimo drive. Sì, va bene Seattle da una yard in stagione non l’ha utilizzato spesso. Sì, va bene il passaggio poteva anche starci. Sì, va bene tutto: ma io la davo a lui.

Wide Receiver: 7,5
Chris Matthews SeahawksAnche in questo caso pesa quell’ultima azione in cui Ricardo Lockette (5,5) si fa soffiare l’ovale da Butler. Al netto del numero 83 la prestazione dei wr di Seattle rasenta la perfezione, aiutata anche da un abbondante spolverata di fortuna sulla presa di Jermaine Kearse (8), la pietra angolare dell’ultimo assalto. Bene Doug Baldwin (7). Indescrivibile Chris Matthews (10) che dopo aver ricoperto l’onside kick cruciale nel Championship si gioca la giornata della vita nel momento più importante di tutti: prima ricezione, primo touchdown, prima gara oltre le 100 yard in carriera tutto nel Super Bowl. Cappello giù di fronte all’ex commesso di Footlocker ed ex rookie dell’anno della CFL.

Tight end: 6
Gli schemi d’attacco non li coinvolgono come terminali. Aiutano bloccando.

Linea d’attacco: 6,5
Wilson è preso tre volte e in una manciata di altre occasioni deve mettersi in proprio per evitare guai. Danno qualche spazio a Lynch pur non riuscendo a creargli quel varco definitivo che gli permetterebbe di spezzare l’incontro.

Linea di difesa: 6,5
Un paio di penalità pesanti (l’ultima figlia della frustrazione dopo l’intercetto subito in end zone con la partita in pugno). In generale Brady dorme sonni abbastanza tranquilli mentre sulle corse sono un muro e non ce n’è.

Linebacker: 7
Un reparto spesso e volentieri sottovalutato ma in cui vanno citati tutti: Bobby Wagner (8) è il leader che scova anche il modo di far soffrire Brady con l’intercetto. Bruce Irvin (7) è l’uomo d’assalto. Kj Wright (6) deve avere a che fare con Gronkowski e ahilui è dura uscirne vincitori, ma resta un elemento di grande affidabilità che ha fatto il suo sporco dovere pure in finale.

Defensive back: 6,5
Devono contrastare gli acciacchi e per questo arriva un mezzo punto in più. Brady due intercetti prima li aveva subiti in cinque Super Bowl, ma quando gira la chiave sono dolori anche per la Legion of Boom, colpita al cuore (al centro del campo) nel momento chiave della rimonta Patriots nel quarto periodo. Edelman, Amendola, LaFell e Gronkowski puniscono troppo rispetto alle aspettative, Brady sa dove affondare il coltello.

Special team: 6,5
Non c’è stato bisogno fossero decisivi. Svolgono onorevolmente il loro compito.

Coaching staff: 3
pete carroll seahawksNon si può perdere un Super Bowl come quello perso da Seattle. Nessuno sa se Lynch sarebbe entrato in end zone oppure no e nessuno mai lo saprà. Resta che con un timeout a disposizione e ancora 20 secondi sul cronometro era doveroso lasciargli almeno il secondo down per provarci, sia per il curriculum del poco loquace numero 24 sia per come aveva giocato sino a quel momento. Follia che ha rovinato quanto di buono prodotto nei 59’35” precedenti. E’ vero, un lancio avrebbe (forse) potuto sorprendere i Pats. Non quel lancio. E comunque, non so se l’ho già scritto, io l’avrei data a Lynch.

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New England Patriots

Tom Brady: 9,5
Lasciamo stare per un attimo che sia obiettivamente difficile trovarlo simpatico per chi non tifi espressamente Patriots. Fatta questa premessa il signor perfettino (bravo, bello e fortunato) è obiettivamente uno degli dei di questo giochino. La sua partita della vita? Perché no? Ci sono anche le sbavature, i passaggi a vuoto da cui rialzarsi (intercetti e touchdown sbagliato per Edelman) a renderla ancora più epica. A 37 anni e dopo due Super Bowl finiti con il “Bradying” è la riscossa a fargli meritare il voto più alto dietro a Matthews e Butler e il titolo di Mvp. Dei nuovi record che ha stabilito in un Super Bowl ne parleremo un’altra volta (tipo il maggior numero di completi in singola gara e quello di td totali lanciati). Chissà cosa gli è passato per la testa mentre Kearse portava giù quel pallone ballonzolante…

Running back: 6,5
La ricezione a una mano di Shane Vereen (7) è stata la giocata migliore del gruppo. E Vereen fuori dal backfield a ricevere si è rivelato ancora una volta eccellente. LeGarrette Blount (6) ha fatto il suo senza squilli. Non è stato il gioco di corsa a far vincere New England.

Wide Receiver: 9
Julian Edelman PatriotsEcco la partita dei ricevitori merita un encomio. Fenomeni non ce ne sono, sia chiaro. Randy Moss e Wes Welker probabilmente hanno masticato amaro, loro non hanno trovato Pete Carroll e Darrell Bevell a dargli una mano. Ma Julian Edelman (9) ha dimostrato di non tremare mai, nemmeno dopo una quasi-concussion (siamo buoni). Il taglio con cui si libera due volte in end zone è da far vedere a chiunque cominci a giocare questo ruolo. Sì, ha dimostrato di essere più decisivo di Welker (ve lo ricordate il suo drop in campo aperto nell’ultimo Super Bowl perso dai Pats?). Bene Danny Amendola (8), bene Brandon LaFell (7).

Rob Gronkowski: 8
E’ una forza della natura e anche nel Super Bowl l’ha dimostrato. Quando sta bene è veramente l’arma definitiva. Ha giocato partite migliori, certo. Alcune mostruose. Questa però è stata all’altezza e c’è anche il suo marchio sul Vince Lombardi Trophy.

Linea d’attacco: 8,5
Si concentrano più sul coprire le spalle a Brady che sul creare spazi per i running back e ci riescono alla grande. Seattle raramente (un sack soltanto) minaccia il “divino”.

Linea di difesa: 7,5
Limitare i danni contro Wilson e Lynch merita già un banchetto luculliano. Mettiamoci due sack e la pressione costante sul numero 3 (abile, va detto, a evitarla spesso).

Linebacker: 7
Una prova complessivamente positiva, che completa una difesa poco sbandierata sebbene estremamente efficace.

Defensive back: 8
Malcom Butler PatriotsMalcolm Butler (10) è l’altro eroe inatteso e anche lui merita il voto più alto. Gioca una partita fantastica e l’intercetto finale è materiale che Holliwood dovrebbe già iniziare a scrivere. Kearse riceve su di lui l’incredibile passaggio che porta Seattle in posizione per segnare, ma la sua difesa è buona, come la sua reattività nello spingere fuori il ricevitore. Più ingenuo (sì, state leggendo bene!) Darrelle Revis (6,5) sul touchdown di Baldwin: si fa togliere di mezzo dall’arbitro. Sempre Revis però trova anche un sack nello srotolarsi del match. Soffre Kyle Arrington (5) che si fa battere dai centimetri di Matthews ed è costretto a cedere la marcatura a Brandon Browner (7). Lui una penalità non se la nega mai, poco male.

Special team: 6,5
Ordinaria amministrazione. Nessun Adam Vinatieri stavolta. Non è servito. Brady si è messo in proprio e l’aiuto dei Seahawks ha tagliato la testa al toro.

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Coaching staff: 9
Chissà cosa sarebbe successo se Seattle avesse segnato. Quante critiche sarebbero arrivate per la gestione dei timeout? I “se” sorridono a Bill Belichick. Può godersi l’agognato quarto trionfo. Almeno finché non uscirà la sentenza sul “deflategate”. E’ una leggenda vivente, sarebbe bello riuscisse a stare lontano dalle polemiche nei prossimi anni.

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8 Commenti

  1. Aggiornamento: Kam Chancellor ha giocato con un legamento del ginocchio rotto. Da aggiungere agli acciacchi delle secondarie Seahawks.

  2. Nuovo aggiornamento DB Seattle: Sherman, Thomas e Chancellor dovranno essere tutti operati durante la offseason. Sicuramente gli infortuni sono stati determinanti sulla loro prova.

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