[NFL] Week 17: Cento di queste vittorie Mike (Detroit Lions vs Green Bay Packers 20-30)

La centesima vittoria sulla panchina dei Packers per l’head coach Mike McCarthy non poteva arrivare in una circostanza migliore: con il 30-20 inflitto ai Detroit Lions, Green Bay si aggiudica per la quarta volta consecutiva il titolo della NFC North e conquista il diritto a saltare il primo turno di playoff. Detroit invece, già sicura della post season, non riesce ad aggiudicarsi un titolo che manca dal 1993 e dovrà sobbarcarsi la trasferta in quel di Dallas per il wild card.

Il successo dei Packers in quella che è la sfida annuale più antica della Lega (nessun’altra gara della NFL si gioca, almeno una volta, dal 1932 quando i Lions si chiamavano ancora Portsmouth Spartans) non è per altro arrivata senza pathos, visto che a metà del secondo quarto Rodgers si accasciava per l’aggravarsi del problema al polpaccio. Il formidabile regista ex California ritornava a metà del terzo quarto ma disputava gli ultimi 22 minuti di football praticamente su una gamba sola, cosa che però non gli impediva di stendere la seconda difesa del torneo.

Randall Cobb PackersLa trasferta in Wisconsin si è confermata invece letale per Detroit che non vince in casa dei Packers dal 1991 cioè, con quella di domenica, sono 24 le sconfitte consecutive dei Lions in quel di Green Bay. E tutto sommato il k.o. degli uomini di Caldwell è arrivato con pieno merito: non puoi sperare di vincere in casa di questi Packers concedendo ad un team fortissimo in attacco, una meta su ritorno di punt, 152 yards su corsa (nel resto della stagione i Lions ne avevano concesse meno di 70 a partita), con nessuno dei tuoi ricevitori che va oltre le 45 yards e un fenomeno come Calvin Johnson che riceve poco più di un terzo dei palloni lanciati nella sua direzione per 39 yards.

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Tornando a Green Bay, domenica Rodgers ha dimostrato perché è forse il più forte regista dell’intera NFL: pur giocando un terzo di partita senza quasi potersi muovere, il regista dei verdi ha terminato la gara completando 17 passaggi sui 22 tentati per 226 yards e due mete, con un rating di 139,6. Ed è curioso notare come queste statistiche siano arrivate dopo che per la prima volta in carriera il buon Aaron non avesse completato neppure un passaggio in tutto il primo quarto. Tanto per darvi due crude note statistiche: Rodgers ha una striscia aperta di 416 passaggi tentati in casa senza un intercetto e in questo 2014 non è mai stato “pizzicato” dagli avversari al Lambeau Field. Inoltre ha avuto un rating di oltre 100 in undici delle sedici gare disputate.

Sicuramente una nota di merito va ad una linea che lo ha difeso benissimo dalla temibile pass rush dei Lions, con l’aiuto pure del fullback Kuhn che nel secondo tempo è stato schierato spessissimo per proteggere ancora meglio un Rodgers praticamente immobile. E anche contro Detroit, la premiata ditta di ricevitori Nelson-Cobb ha fatto la differenza, col primo che ha portato a casa 6 ricezioni per 86 yards ed il secondo che ha aggiunto quattro palle catturate per 80 yards e due mete. Grazie al bottino conquistato domenica inoltre Nelson è il nuovo recordman dei Packers per yards ricevute in una stagione con 1519. La più grossa sorpresa della super sfida del Lambeau è stata però l’ottima prova di Lacy: contro la miglior difesa della NFL sulla corsa, il runner da Alabama ha portato la palla 26 volte per 100 yards. La media non è certo stratosferica (3,8) ma il dato è notevole se si tiene conto che in questo 2014 i Lions avevano concesso solo una volta ad un runner di andare in tripla cifra.

NFL: Detroit Lions at Green Bay PackersIn difesa grande partita per l’end Mike Daniels sia contro il rushing game ospite che contro il passing game, visto che il numero 76 ha messo a segno un sack ed un hit ai danni di Stafford. Ma il regista dei Lions ha avuto vita durissima anche contro l’intramontabile Julius Peppers che ha al suo attivo un hit e ben cinque hurries. Nel fermare le corse dei Lions si sono distinti, oltre a Daniels, anche gli outside linebacker Neal e Perry. Nel secondario ottima prova dei due cornerback Wiliams e Shields, con quest’ultimo che ha coperto Calvin Johnson in sei azioni in cui la palla è stata lanciata verso il numero 81 ed ha concesso una sola ricezione per 12 yards.

Detroit ha invece confermato di essere una buona squadra, che merita l’accesso alla post season, ma che la strada per arrivare all’elite è ancora lunga. Stafford è stato troppo impreciso mancando alcuni bersagli tutto sommato facili anche se c’è da riconoscere che la linea offensiva dei Lions, già priva dello squalificato Raiola, ha dovuto fare a meno ben presto anche di Warford, ed i tanti blitz dei Packers hanno avuto spesso successo. Stafford ha sì lanciato ben tre mete, ma è stato al di sotto del 50% di completi (20 su 41) per 217 yards.

E, onestamente, il fatto che il leader a livello di ricezioni, sia Riddick, che di mestiere fa il runner, la dice lunga sulle difficoltà del passing game. Vero, Calvin Johnson ha messo a segno due mete, ma nel match più importante della stagione le quattro ricezioni per 39 yards di Megatron sono un bottino assolutamente insufficiente, così come le tre palle catturate da Tate per 45 yards. Sicuramente meglio è andata per il rushing game, grazie ad un ottimo Bell che in tredici portate ha guadagnato 60 yards, ma pensare di vincere in casa di Rodgers e soci con il gioco sulla terra è pura utopia.

Micah Hyde PackersL’intera difesa è invece da elogiare perché ha tenuto in partita Detroit per quasi tutto l’arco della gara, salvo poi cedere a cavallo fra la fine del terzo e l’avvio dell’ultimo quarto. Un po’ tutta la linea, da Mosley, ad Ansah a Suh, ha svolto un ottimo lavoro contro il rushing game dei locali mentre non è riuscita a generare una pass rush veramente valida nonostante Rodgers fosse un bersaglio tutto sommato facile. In più Suh ha combinato l’ennesima idiozia di una carriera tanto brillante quanto costellata da episodi di imbecillità pura: con Rodgers a terra, il numero 90 ha pensato bene di passeggiare sopra la caviglia del regista locale, cosa sfuggita agli arbitri ma non alla NFL che in un primo tempo ha squalificato per la prima gara di playoff il tackle, ormai pluri-recidivo. Suh ha però fatto appello contro la squalifica e la sospensione si è tramutata in un’ammenda di 70.000 dollari.

Tornando invece al football giocato, quando ci si trova ad affrontare l’attacco dei Packers, per il secondario sono quasi sempre dolori, e i defensive backs dei Lions non hanno fatto eccezione, con forse il solo Ihedigbo che si è salvato, mentre il povero Vaughn ha concesso due completi su due per 47 yards ed una meta.
E si che la partita era iniziata con una clamorosa vittoria della difesa dei Lions che si trovava a fronteggiare ben 7 giochi all’interno delle proprie 7 yards, quattro dei quali addirittura sulla 1, e non capitolava. Recuperato l’ovale, Detroit riusciva a chiudere un down poi, sul punt, i Lions combinavano il primo pasticcio, facendosi prendere di infilata dal returner Hyde che trovava un buco al centro dello special team dei Lions e si involava per la prima meta della giornata. L’attacco degli ospiti continuava però a faticare, e così era nuovamente la difesa a diventare protagonista: Green Bay arrivava fin sulle 18 di Detroit, ma sul placcaggio di Ihedigbo, Lacy perdeva l’ovale, recuperato dall’end George Johnson.

USP NFL: DETROIT LIONS AT GREEN BAY PACKERS S FBN USA WISul rovesciamento di fronte i Lions sembravano poter finalmente mettere punti sul tabellone ed arrivavano fin sulle 31 dei Packers, ma qui con tre incompleti di Stafford il drive andava in stallo. Anzichè provare il field goal, il coaching staff ospite optava per giocarsi il quarto down alla mano, ma il tentativo di Stafford di servire il tight end Ebron cadeva nuovamente incompleto. E nel drive seguente Green Bay andava nuovamente a segno con Rodgers che serviva con un “passaggino” da 4 yards Cobb per il 14-0. Subito dopo i festeggiamenti per la meta però sul Lambeau Field improvvisamente calava il gelo (non solo per la temperatura a -2) visto che proprio un istante prima di lanciare l’ovale, Rodgers iniziava a zoppicare e quindi si sdraiava in terra sofferente.

L’uscita dal campo di Rodgers sembrava galvanizzare l’attacco dei Lions che finalmente metteva punti sul tabellone: Stafford completava tre passaggi consecutivi per 45 yards, poi una penalità di roughing the passer regalava il primo down ai Lions e con 24 secondi da giocare il regista ospite trovava Calvin Johnson in end zone per il 7-14 con cui terminava il primo tempo. La seconda frazione iniziava sulla falsariga della fine della prima, con Stafford che chiudeva un terzo e dieci con un pass a Tate, poi si incaricava personalmente di trasformare un quarto e uno, ed infine serviva nuovamente in end zone Johnson per il pareggio. A questo punto però rientrava in campo Rodgers, e come nei film quando arriva l’eroe a salvare la situazione, improvvisamente la gara cambiava completamente, con l’attacco di Green Bay che riprendeva fiducia e violava la meta ospite grazie ad un lancio dello stesso Rodgers a Cobb per 18 yards.

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Eric Ebron LionsIn avvio di ultimo quarto lo special team del Lions si prendeva una piccola rivincita, bloccando il field goal di Crosby, ma la ghiotta occasione per l’attacco di Detroit (il drive partiva dalle 42) veniva subito sciupata dagli ospiti con Stafford che perdeva l’ovale prontamente recuperato da Burnett. Green Bay stavolta non faceva sconti e grazie a quattro completi di Rodgers e ad una corsa di Lacy, arrivava sulla 1 di Detroit. Qui, nonostante la gamba malandata, Rodgers varcava la linea di meta avversaria per il 28-14 che metteva praticamente in ghiaccio la partita.

Poco prima del two minutes warning, veniva poi fischiata una dubbia penalità di intentional grounding a Stafford, ma dato che il regista ospite era in end zone il tutto costava altri due punti ai Lions che alzavano bandiera bianca mentre Green Bay poteva festeggiare la sesta “perfect season” casalinga della sua storia.

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