[NFL] Top & Worst: il pagellone dei rookie della AFC

Ultimo, grande appuntamento della nostra rubrica sulle performance dei rookie (puntate precedenti). Prima di concentrarci su mesi di intenso scouting per scoprire chi saranno i prossimi giocatori ad occupare queste righe, vogliamo regalare ai lettori il primo pagellone di Huddle Magazine sui rookie della AFC che hanno infiammato gli animi o deluso le aspettative in questa fantastica stagione NFL 2014.

Voto: 0 – Jadeveon Clowney, DE, Houston Texans

Jadeveon-Clowney-texansDoveva spaccare il mondo, essere il defensive end più temuto della NFL e formare con J.J. Watt la più devastante coppia di rusher della lega, ma ha visto più football dal divano di casa sua che dal campo. Clowney ha giocato appena 146 snap, limitato dagli infortuni certo, ma la sua etica lavorativa ha lasciato molto a desiderare. Poco presente al campo d’allenamento, in occasione del secondo infortunio ha rilasciato dichiarazioni supponenti sulla possibilità di scendere in campo che hanno fatto irritare l’head coach Bill O’Brien. Il talento è cristallino e i tifosi di Houston sperano di poter vedere il meglio di lui l’anno prossimo, ma per questa stagione si merita proprio uno 0.

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Voto: 1 – Johnny Manziel, QB, Cleveland Browns

Johnny Manziel BrownsUn altro che doveva essere un fenomeno e che invece ha visto il campo col binocolo. La ciliegina sulla torta è stata quell’assurda festa prima del match decisivo coi Ravens all’ultima giornata, per cui è stato multato ed escluso dalla partita. Ci sentiamo di penalizzarlo soprattutto per gli aspetti extra-campo che, per un rookie con molto da dimostrare, risultano decisivi ai fini della valutazione.

Voto: 2 – Dee Ford, DE, Kansas City Chiefs e Darqueze Dennard, CB, Cincinnati Bengals

Dee Ford ChiefsDestino infelicemente simile per la 23esima e 24esima scelta dello scorso draft. Arrivati nelle rispettive squadre per imporsi come solidi elementi di rotazione, sono Darqueze Dennard Bengalsfiniti sempre più sul fondo della depth chart.
Ford è apparso spaesato e distratto, Dennard ha finito ben presto per diventare un oggetto misterioso. Semplicemente una bocciatura completa per questi due ragazzi.

Voto: 3 – Justin Gilbert, CB, Cleveland Browns

Justin Gilbert BrownsChe fatica l’NFL. Più o meno è questo quello che deve aver pensato il giovane cornerback da Oklahoma. Dopo un inizio di stagione difficile, ma anche ipotizzabile data la difficoltà di adattamento nel ruolo, il ragazzo ha preso una brutta piega, soprattutto nel rapporto coi compagni, che lo hanno accusato di essere ancora un ragazzino e di non impegnarsi abbastanza. Anche lui, come Manziel, ha ben pensato di farsi trovare in ritardo agli allenamenti causa party e venir escluso dal team. Se il talento è incredibile, anche la sua incoscienza lo è.

Voto: 4 – Blake Bortles, QB, Jacksonville Jaguars

blake bortles jaguarsForse è un voto troppo duro per l’ex UFC, ma essere il primo quarterback scelto al draft comporta onori, ma soprattutto oneri. Il contesto dei Jaguars non è facile e l’essere stato sackato 55 volte non ha certo giovato a trovare sicurezza e ritmo nel passing game, ma 17 intercetti a fronte di 11 touchdown sono tantini. È ancora molto ingenuo nelle decisioni e non riesce a leggere bene le difese, problemi che hanno macchiato il suo anno da rookie in maniera pesante. A Jacksonville ora è arrivato un nuovo offensive coordinator e ci aspettiamo una grande stagione da Bortles il prossimo anno.

Voto: 5 – Bishop Sankey, RB, Tennessee Titans

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Bishop Sankey TitansAnche per Sankey vale, più o meno, lo stesso discorso fatto per Bortles. Primo running back scelto al draft, ha trovato immediatamente la possibilità di emergere in un contesto povero di talento e in cui si è potuto prendere la maggior parte delle portate. Mai una volta vicino alle 100 yard corse, appena 2 touchdown e mai decisivo. Per un giocatore chiamato ad essere l’erede di Chris Johnson, non essere riuscito a stabilizzare un running game in cui poteva essere l’assoluto padrone è una bella bocciatura.

Voto: 6 – Derek Carr, QB, Oakland Raiders

derek carr raidersCarr si prende la tipica sufficienza piena che si dava a scuola, quando la maestra era soddisfatta dei progressi mostrati dall’alunno. Una chiusura di stagione più che ottima ha regalato a questo ragazzo la giusta dose di fiducia per godersi una off season che può essere molto proficua. I numeri recitano 3.270 yard, il 58,1% di completamento, 21 touchdown a fronte di appena 12 intercetti e 92 yard su corsa. Ottime statistiche per un ragazzo trovatosi a guidare uno degli attacchi meno talentuosi della lega. Se il GM Reggie McKenzie sarà capace di fornirgli qualche arma in più in estate, il prossimo anno potrà essere ricco di soddisfazioni per Carr.

Voto: 7 – Jeremy Hill, RB, Cincinnati Bengals e Taylor Lewan, OT, Tennessee Titans

Jeremy Hill BengalsDue giocatori che, a suon di ottime prestazioni sul campo e grande impegno in allenamento, hanno scalato le gerarchie delle loro squadre e si sono imposti come elementi imprescindibili del roster. Hill ha giocato la prima parte di stagione dietro a Geovani Bernard, risultando comunque prolifico in end zone, ma nella seconda parte, approfittando di un infortunio al titolare, è esploso superando cinque volte le 100 yard e segnando 6 touchdown.Taylor Lewan Titans

Lewan ha iniziato giocando a destra per poi spostarsi a sinistra, complice l’infortunio di Michael Roos, dove ha ancorato la linea sinistra ed è stato votato nel All Rookie Team della Football Writers’ Association. Due giocatori che potranno solo migliorare negli anni a venire.

Voto: 8 – Joel Bitonio, OG, Cleveland Browns

joel-bitonio-brownsLa vera gemma del draft dei Browns. Guardia di grandissima intelligenza e maturità, ha mantenuto un livello di gioco costante per tutto l’anno. Eccellente sia in pass protection che in run blocking, ha concesso un solo sack, 11 hurries sulla bellezza di 550 situazioni. Non solo è risultato uno dei migliori rookie offensivi, ma è stato una delle migliori guardie di tutta la lega. Questo ragazzo è destinato a diventare una pietra angolare della linea offensiva di Cleveland per i prossimi anni.

Voto: 9 – Khalil Mack, OLB, Oakland Raiders

Khalil Mack RaidersLa grande nota lieta in casa Raiders. Semplicemente straordinario in ogni aspetto del gioco, pur non facendo registrare numeri impressionanti, è già uno dei leader difensivi di Oakland. Miglior outside linebacker secondo PPF, grazie soprattutto alla difesa sulle corse, dove è stato capace di far registrare un rating di 47.4, ben 25 punti in più del secondo in classifica. Con degli elementi di maggior valore in linea difensiva, potrebbe veramente risultare devastante nei prossimi anni.

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Voto: 10 – C.J. Mosley, LB, Baltimore Ravens

C.J. Mosley RavensDa quando ha messo piede al centro di allenamento di Owning Mills, Mosley è stato un esempio di professionalità sia dentro che fuori dal campo. Per tutto l’anno è stato una forza costante al centro della difesa di Baltimore, facendo registrare 133 tacke, 3 sack, 2 intercetti e un fumble forzato. Ha pienamente rispettato le aspettative, risultando completo sia contro le corse che contro i passaggi e dimostrando una leadership non comune per un rookie. La sua stagione è stata coronata da un invito al Pro Bowl e dall’inserimento nel Second Team All-Pro, due grandi riconoscimenti per un rookie. A Baltimore speravano di trovare presto un erede del leggendario Ray Lewis e, anche se il 52 sarà inarrivabile per chiunque, Mosley può legittimamente ambire a questo delicato ruolo.

 

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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