[NFL] Week 14: Vittoria in pieno stile Cardinals (Kansas City Chiefs vs Arizona Cardinals 14-17)

E’ ormai il marchio di fabbrica di questi Arizona Cardinals edizione 2014, ancor di più dopo il k.o. di Carson Palmer: vittoria con mille patemi, grazie ad una difesa che tiene gli avversari sotto i quattordici punti ed un attacco che cerca di sbagliare il meno possibile ed ogni tanto ha un guizzo.

La ricetta, che ha funzionato in molte delle precedenti vittorie, è stata applicata nuovamente con successo domenica, nel 17-14 inflitto ai Kansas City Chiefs in un match chiave per entrambe le contendenti. Cardinals e Chiefs arrivavano infatti alla sfida di Glendale dopo due k.o. consecutivi e una situazione che aveva messo in seria discussione le possibilità di accesso ai playoff soprattutto dei “Capi indiani”. La voglia di reazione di Charles e compagni si è però scontrata con una difesa che dopo il clamoroso crollo di Atlanta è tornata ad essere pungente e, soprattutto nel secondo tempo, ha veramente annullato l’attacco ospite.
Tutta la linea difensiva di Arizona merita un voto ottimo, a partire da un Campbell ancora una volta bravissimo soprattutto nel mettere pressione sul regista avversario, ben supportato in questo dal compagno di reparto Rucker, che si è fatto sentire soprattutto nel secondo tempo allorquando ha totalizzato due sack. Da menzionare anche l’altro end Tommy Kelly che, pur subentrando dalla panchina, ha contribuito con un hit e tre hurries ai danni di Alex Smith.

Jamaal Charles ChiefsLa difesa contro le corse è stata invece meno arcigna, perchè la linea ha faticato contro la o-line dei Chiefs, e allora ci hanno pensato i linebacker Acho, Minter e Okafor a tappare i buchi, con qualche amnesia (soprattutto nel primo tempo). Il secondario era orfano di Mathieu ed aveva un Patrick Peterson che doveva “lavare” l’onta dell’umiliazione subita sette giorni prima da Julio Jones. Il numero 21 onestamente non ha impressionato (cinque ricezioni concesse su sette lanci per 76 yards) ma un po’ tutto il secondario ha faticato, cosa ancor più grave tenendo conto che i Cardinals non avevano esattamente di fronte il passing game di Green Bay (i Chiefs sono l’unico team della NFL che non ha ancor segnato con i ricevitori, oltre al fatto che Bowe e colleghi sono ultimi come numero di ricezioni e yards guadagnate).

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L’attacco dei Cardinals ha offerto un’altra prestazione discreta, anche se c’è da sottolineare che Arians sta veramente facendo i miracoli con quello che ha. Come se l’assenza di Palmer ed un Fitzgerald a mezzo servizio non fossero già abbastanza, i Cardinals hanno perso anche il runner titolare Ellington, la cui stagione si è già conclusa a causa di un ernia inguinale. Al suo posto ha giocato per gran parte dell’incontro Kerwynn Williams, passato appena 48 ore prima dalla practice squad al roster attivo, e il prodotto di Utah State ha subito ricambiato la fiducia di coach Arians correndo per 100 yards nel suo match di esordio (il numero 33 non aveva mai giocato neppure un down nella NFL), aiutando inoltre Arizona a mangiare secondi preziosi sul cronometro nel concitato finale.
Stanton ha disputato un match piuttosto anonimo, completando il 50% dei passaggi (15 su 30) per 239 yards ed una meta. Spesso il prodotto da Michigan State ha mancato bersagli piuttosto agevoli, ma ha anche offerto giocate decisamente pregevoli, come il lancio a Jaron Brown per la meta del definitivo sorpasso, e soprattutto è stato poco aiutato da una linea offensiva che ha concesso ai Chiefs di colpirlo con allarmante regolarità.

Il ritorno di Fitzgerald dopo due settimane di assenza si è fatto sentire soprattutto nel primo tempo, allorquando Fitz ha portato a casa 4 ricezioni per 34 yards. Accortisi delle difficoltà di un atleta lontano dall’essere al 100% i Chiefs l’hanno marcato più stretto nel secondo tempo e infatti il numero 11 non ha più ricevuto un pallone. Il leader in fatto di ricezioni e yards è così stato un redivivo Floyd, che ha catturato 4 palloni per 85 yards. Per il resto Stanton ha distribuito palloni ad altri 6 terminali, con nota di merito per Jaron Brown che ha ricevuto l’ovale della vittoria grazie ad un pass da 26 yards su un terzo e 18.

Larry Fitzgerald CardinalsI Chiefs devono invece recitare il mea culpa perché hanno avuto a lungo in mano la gara ma nel secondo tempo non sono quasi più riusciti a muovere palla. Poi naturalmente, ci si è anche messa la sfortuna, prima sotto forma di un infortunio alla caviglia che ha tolto Charles per quasi tutto il secondo quarto e comunque ne ha condizionato negativamente il rendimento nel prosieguo del match, poi quando è stato annullato per un offensive pass interference, un td pass a Fasano che avrebbe dato ai Chiefs il 21-9, vantaggio probabilmente irrecuperabile per l’asfittico attacco dei Cardinals. E per la serie “piove sul bagnato”, nell’azione dopo la pass interference, Smith veniva intercettato da Okafor e sul drive seguente Arizona segnava la meta del definitivo 17-14. Normalmente l’attacco dei Chiefs vive sulla grandi giocate di Charles e sui passaggi, corti ma “metodici” di Smith; venendo a mancare le prime, la difesa di Arizona ha potuto concentrarsi sul passing game dei Chiefs e per gli uomini di Reid sono stati dolori.
Charles ha subito presentato il suo biglietto da visita ad una difesa apparsa in avvio di gara quella imprecisa e titubante del match di Atlanta: gran galoppata da 63 yards alla seconda portata e 7-3. Nella corsa successiva però il formidabile runner si è infortunato alla caviglia, e anche se sul finire della seconda frazione ha segnato su passaggio la meta del 14-6, non ha più inciso in modo importante, visto che nelle 8 corse dopo l’infortunio sono arrivate appena 26 yards.

Le statistiche di Smith sono invece notevoli: 26 su 39 per 293 yards, con però un solo touchdown ed un intercetto sanguinoso, e soprattutto cinque sack, quattro hits ed oltre venti hurries subiti, dati che la dicono lunga sul fatto che spesso Smith abbia dovuto correre per salvarsi la vita. Bersaglio preferito dell’ex regista dei 49ers è stato il tight end Kelce, andato per la prima volta in stagione in tripla cifra (7 ricezioni, per 110 yards), ma che ha sulla coscienza un fumble sulle 23 avversarie nell’ultimo quarto che ha dato un pesante colpo alle speranze di recupero degli ospiti.
Un dato credo sia significativo riguardo le difficoltà dei ricevitori dei Chiefs: dopo Kelce il migliore receiver di Kansas City è stato, con 5 ricezioni per 64 yards, il veterano Jason Avant, arrivato alla corte di Reid appena tre settimane fa dopo essere stato scaricato dai Panthers.

Eric Berry ChiefsLa difesa ospite invece non ha demeritato, ma a differenza di quella dei Cardinals non è riuscita a cambiare marcia nel momento clou del match e dunque divide equamente con l’attacco la paternità di un k.o. pesante soprattutto in ambito caccia ai playoff. L’end Jaye Howard pur avendo giocato appena metà degli snap si è aggiudicato il titolo di mvp difensivo per gli ospiti sia per il suo lavoro sulla corsa che per quello di pass rush su Stanton. Bene contro la corsa ha fatto anche l’altro end Walker, mentre per una volta deludente è stato il linebacker Hali. A livello di pass rush, oltre a quella del già citato Howard, c’è da ricordare la prestazione del linebacker Houston che ha messo a segno entrambi i sack dei Chiefs, più un hit e tre hurries.
Nella copertura su passaggio, ottima prova del cornerback Sean Smith, l’unico che sia stato in grado di contrastare Floyd, e bene ha fatto anche lo slot cornerback Chris Owens, mentre ha sofferto terribilmente la safety Parker che ha concesso sei ricezioni su otto palloni lanciati nella sua direzione, compresa quella del td decisivo, per 80 yards.

La gara dell’University of Phoenix Stadium è stata preceduta da un gesto di grande significato da parte di entrambe le squadre, con molti Cardinals che al pari dei Chiefs indossavano una t-shirt col numero 29, quello della safety di Kansas City tre volte Pro Bowler Eric Berry, fermato alcune settimane fa per quello che si è poi rivelato essere il linfoma di Hodgins. Poi si iniziava a fare sul serio e l’avvio del match sembrava far pensare ad una gara spettacolare anche in attacco: nel loro primo drive i Cardinals segnavano un field goal con Catanzaro e sul rovesciamento di fronte Charles travolgeva la difesa di casa con una corsa da 63 yards portando KC avanti 7-3.
Nel resto del primo quarto però non succedeva più nulla e i tifosi di Arizona dovevano attendere quasi la metà della seconda frazione per vedere la loro squadra segnare nuovamente: un drive lunghissimo, 16 giochi, 65 yards, terminava con un field goal di Catanzaro con i Cardinals che però non erano stati in grado di segnare sette punti pur trovandosi “second and goal” sulle 5 avversarie. E sul drive seguente, Kansas City allungava: con 5 passaggi completati su 6 tentati per 59 yards e due corse per 25, Alex Smith trascinava di peso i Chiefs al 14-6, che restava tale all’intervallo, perché nell’ultima serie prima della pausa, Catanzaro colpiva il palo con un field goal sulla carta non certo proibitivo dalle 18 di Kansas City.

Dwayne Bowe ChiefsIn avvio di terzo quarto, i Chiefs arrivavano sulle 39 avversarie e provavano l’azzardo, giocandosi un quarto e 4 alla mano, ma il passaggio di Smith ad Avant cadeva incompleto. Ai Cardinals bastava una giocata, un gran lancio di Stanton a Floyd per 45 yards, per ritrovarsi in raggio da field goal, con Catanzaro che stavolta non sbagliava dalle 21 avversarie. Le due serie successive erano poi decisive per l’esito della gara: ancora grazie ai lanci di Smith, i Chiefs arrivavano fin sulle 19 dei Cardinals, dove il regista ospite pescava in meta Fasano per il 21-9. Il tight end veniva però penalizzato per pass interference, e sull’azione dopo Okafor saltava davanti al receiver Wilson intercettando il pallone di Smith. Due corse di Kerwynn Williams portavano poi i Cards sulle 18 dei Chiefs e, nonostante un sack subito da Stanton, sul terzo e 18 il quarterback di casa trovava in end zone Brown per il 17-14.

L’ultimo quarto era poi il festival del “tre e fuori” con Stanton che si produceva in una lunga sequenza di incompleti, mentre i Chiefs riuscivano ad entrare solo una volta nella metà campo dei padroni di casa, per vedere poi lo sforzo vanificato dal fumble perso da Kelce. Arizona sembrava poter mettere quasi in ghiaccio la partita perché grazie alle corse di Kerwynn Williams arrivava sulle 18 avversarie con poco più di un minuto da giocare, ma Catanzaro, al quarto errore negli ultimi nove field goal, sbagliava la facile segnatura.
Lo scampato pericolo però non svegliava l’attacco dei Chiefs che guadagnava appena un primo down prima di arenarsi a causa di quattro incompleti di Smith per un k.o. che potrebbe rivelarsi un colpo decisivo alle chance di agguantare la post season per gli uomini di Reid.

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