[NFL] Week 12: Power Ranking

Grazie agli amici di RADIO BONANZA, ecco a voi il miglior power ranking in italiano della National Football League.

radiobonanzaTRASPIl clima si fa sempre più sferzante e teso, ci son squadre che lottano disperatamente altre che oramai hanno alzato bandiera bianca ma si vergognano troppo per ammetterlo. Altre ancora invece dominano e veleggiano con il vento in poppa. No, non è l’America’s Cup, ma è la Regular Season della NFL che sta stringendo i denti per l’ultimo mese decisivo. 4 week mancano e ancora non s’è capito una cippa di nulla dello scenario playoff salvo due elementi. Forse. E diciamo forse con quel dubbio tipico di chi legge per la prima volta un romanzo Harmony alla ricerca di profondità intellettuale e filosofia. Immersi in questo stato comatoso vi suggeriamo la consueta lettura che vi rallegra l’animo e lo spirito.

Smiler of the Week – Una barcata di squadre a +2

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Rosiker of the Week – Detroit Lions -4

Bonanza Favorite – New England Patriots +1

1) New England Patriots (9-2) +1 = – E chi li ferma più. Son uno Shinkansen giapponese lanciato a folle velocità sulla Tiburtina. Per fortuna che i Lions dovevano esser in grado di tener a bada l’attacco dei Patriots. Prova di superiorità degna di lode e bacio accademico. Ah, LaGarrettanza Blount è arrivato in endzone ed ha esclamato: “Massi, questo è per te. Ne la calle no se puede”.

2) Arizona Cardinals (9-2) -1 = – Bruce Arians ti direbbe anche che riuscirebbe a vincere le partite con u QB appena uscito dalla High School, ricordandomi nella sua capacità di motivare la squadra e imbonire i giornalisti il Grande Baffo da Crema e le sue televendite. La realtà è che gli infortuni iniziano a sentirsi.

3) Green Bay Packers (8-3) = – Rodgers trollatore che si mette a bere il succo all’uva o alla mora o al mirtillo o a qualsiasi altra corbelleria fruttifera color viola guadagna punti inestimabili. Il vero trionfatore contro i Vikings è però un lussureggiante Eddie Lacy che sta tornando a dominare come quando John Travolta viene trascinato da Mia a ballare in Pulp Fiction.


Rebus su FG sbagliato di McCoso. DP DC DL. (3, 5, 3, 4, 3, 5). In premio per voi: un bacio della Bonanza!
 

4) Denver Broncos (8-3) = – Fino al record di Peytonio erano un meccanismo perfetto, sembrava pressoché impossibile danneggiarli e colpirli. Invece da qualche settimana scricchiola come il test delle urine dell’anno passato di Matt Prater o la tranquillità di Wes Welker dinanzi al Kentucky Derby. Che stiano perdendo smalto per colpa dei distributori di ganja rotti da quel santone di John Fox?

 

5) Dallas Cowboys (8-3) = – Mi piace riassumere tutto così:

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6) Philadelphia Eagles (8-3) +2 –Beh, sconfiggere i Titans equivale a pigliare gli hotel a cinque stelle a Monopoli e in più sottobanco iniziare a truffare producendo soldi falsi nel falso dei soldi falsi del falso conio del gioco. L’unica preoccupazione che fa togliere qualche soddisfazione al giovane rampollo svizzero Mettenberger son delle secondarie ballerine pronte per una prima alla Scala. Ma l’attacco Eagles, come direbbe un consumatore di KFC dopo il sandwich con ali di pollo fritto come pane, è too much.


W il Movember. Anche a Philly.
 

7) Indianapolis Colts (7-4) +2 Nei primi due quarti fra Indianapolis e Jacksonville è stata la Sagra del Paese dei turnover. Per qualche frazione di minuto ho pensato pure al colpaccio Jax. Poi Luck è rinsavito distribuendo a se stesso e a compagni una bella dose di UHU Attack e colla Pritt da metter sotto i guanti. La bomba per TY “Don’t Call Me Paris” Hilton ha sancito l’ennesimo blowout in AFC South.

 

8) Kansas City Chiefs (7-4) -2 – Più o meno funziona così. Una settimana scelgo quale squadra nel Power Ranking è la mia favorita e la faccio salire di qualche posizione. Ecco, sappiatelo. Quel team la week dopo perderà e son cazzi vostri. Questo è successo a Kansas City che inciampa a Oakland, con uno Smith un po’ impacciato come quel ragazzino che è affezionato al suo personaggio di World of Warcraft.

9) San Francisco 49ers (7-4) +1 – Kapernick supererà le 500yd. Il record di TD di Manning e Foles è a rischio. Finalmente vedremo l’attacco 49ers volteggiare come il gabbiano di Jonathan Livingston. Hyde e Gore maciulleranno la difesa “Redskins” a livelli tali che Washington dovrà cambiare nome perché sarà un massacro epocale. Eeeeeee invece no. La sfangano grazie a una difesa solidissima come i bicipiti di Schwarzenegger in Conan.

10)Seattle Seahawks (7-4) +1 – Hanno dominato i Cardinals come il signor Rezzonico dominò la Stralugano nei confronti del povero Gervasoni. Che Arians stia architettando una vendetta al sapore di catino caldo? Quello che ci è dato per certo è che Seattle è ancora viva e vegeta, come neanche la fotosintesi clorofilliana riesce a spiegare.

11) Detroit Lions (7-4) -4 – Oh, oh, oh. E non è Babbo Natale. Questi Lions sta week hanno fatto un pesante passo indietro non sono nell’NFC North, ma in generale come solidità di squadra. Da un Canova son passati a un artista ospite al Dipré per il Sociale. KO come la bancarotta della città.

The best catch of the century.
12) Pittsburgh Steelers (7-4) +1 – BYE WEEK. Big Ben ha provato a sgranocchiare dei laminati d’acciaio prodotti nella più antica industria metallurgica della Pennsylvania. Sul luogo è intervenuto Tomlin il quale ha sgambettato prontamente l’operaio adibito ai forni per buttarci dentro le sue costolette di maiale da magnare.
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13) San Diego Chargers (7-4) +1Probabilmente un junkie che ama l’LSD, il peyote, i funghi allucinogeni ha trovato nella partita di San Diego vs i Rams un’ottima alternativa qualora ricercasse nuove sperimentazioni. Più errori che in uno Z movie prodotto a Zanzibar.

14) Cincinnati Bengals (7-3-1) +2 – Il nostro Daltonico preferito ha portato a casa una partita di discreta importanza. Finalmente. Sempre si volesse considerare Houston come un test probante (e noi lo facciamo). Ok, sono in cima alla AFC North. Dovrebbero star più su dite? Sarà, ma non mi convincono. Son altalenanti tipo montagne russe di un parco divertimenti fantasma oramai in disuso e dimenticato da tutti su un angolino dell’isola di Tasmania.

15) Baltimore Ravens (7-4) = –Avevo in mente questa zarrata epica: “Smoke joints, I ain’t worried ’bout tobacco..Duck texts let ‘em pass like Joe Flacco”. Ma il vero mattatore è stato Justin Forsett, un RB che era pronto a ritirare la pensione alle poste e godersi in pace finalmente la pesca in altura nel Wyoming. Invece i Saints lo hanno incoronato a mastino che ha bruciato il Dome.

16) Miami Dolphins (6-5) -2Non serve il Trivela Quaresma a salvare i Dolphins dalla sconfitta. Proprio quando Tannehill e l’attacco riescono a metter in evidenza i difetti e le crepe dei Broncos quasi come un canto degli alpini ubriachi al bar espone il degrado umano c’è la difesa a deludere le attese. Delusione e Dolphins: quale novità.

17) Cleveland Browns (7-4) +1 – Oh, ragà. Brian “Don’t Call Me Mastro Lindo” Hoyer un po’ aveva rotto non solo i piatti, ma anche qualcosa di più sferico nel mondo Browns con i suoi 3 intercetti. A momenti non sarebbe servito un Josh Gordon già in formato Kinder Maxi cioccolato al latte da 100+ yd.


Non me la sento di condannare questo fan Browns! Assolutamente no.

18) Buffalo Bills (6-5) +1 – Con tutta sta neve c’era il rischio che Kyle Orton valicasse le cascate del Niagara ghiacciate con lo spazzaneve provocando shock in tutto il mondo. Per fortuna s’è rintanato domenica nell’hotel accanto al Ford Field con la fida bottiglia di Glen Grant per produrre una dominazione totale con Robert “Don’t Call Me” Tiger Woods.

19) Houston Texans (5-6) -2 – Fitzpatrick è stato lì a gufare in sideline per tutto l’arco della partita. Si è appostato lì come il peggior Oscar Carogna e alla fine ce l’ha fatta a terminare il buon Riano Mallettonzo dal basso Arkansas. I Texans capitolano e le loro chance di trionfo nella AFC South si riducono al 0,000000000000001%.

20) St.Louis Rams (4-7) = – Shaun Hill l’hanno trovato agonizzante al bar dopo dopo 12 shot di tequila che gli hanno provocato la reazione di voler cercare a tutti i costi di ammazzare Speedy Gonzales. I Rams potevano iniziar a far filotto con la seconda W consecutiva; han preferito l’oblio.


Abbiamo scoperto il perché delle scie chimiche 1!!?!?!!111!!!

21) Chicago Bears (5-6) +2 – Ci son voluti ben 4 turnover e un Jay che si è scomodato dalle comode poltrone della Philip Morris per aver la meglio del grande ex di giornata Josh McCown. No, ops, intendevo Lovie Smith. Non si può dire che abbiano entusiasmato, però perlomeno Matt Forte ha evitato un pronto ricovero al noto tifoso Baliano all’ospedale Fatebenefratelli. Una L sarebbe stata insostenibile.

22) Atlanta Falcons (4-7) -1 – Cioè ma dai. AHAHAHAHA. Comprate un fottuto orologiaio svizzero della Swatch a Mike Smith. O resuscitate Edgar Allan Poe con il suo pendolo. Oppure je piglio io un Rolex. No, perché la gestione del cronometro che ha portato a una L i Falcons non l’ho mica capita. Ma penso che nessuno nel mondo conosciuto abbia una spiegazione razionale a riguardo.

23) New Orleans Saints (4-7) -1 – Mah. Eppure il potenziale ce l’avrebbero pure. Resto convinto che siano la miglior squadra della NFC South, ma il loro inesorabile insuccesso che oramai prosegue anche nella Big Easy è degno d’interrogazioni multipla agli spiriti delle calende egizie, arabe, fenicie, assire, babilonesi, cartaginesi, macedoni, greche e zulu. Chissà la risposta, sarei proprio curioso. No, non è quella di Rob Ryan:

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Le coronarie zio, stai tra.

24) Minnesota Vikings (4-7) = – Perlomeno son restati in partita per ampi tratti rischiando addirittura il colpaccio. Aver assunto come personal trainer la Marcuzzi che ha portato vagoni di Bifidus Acti Regolaris nello spogliatoio di Minnesota ha aiutato nella performance. Peccato che noi ci aspettavamo molto di più dalla stagione dei Viks, invece stan navigando a vista nella mediocrità.

25) Carolina Panthers (3-7-1) = – BYE WEEK. Candy Cam è andato in giro per le scuole di Charlotte a donare vestiti di Superman agli asili di tutto il North Carolina. Si è sentito per una volta al sicuro e protetto dai nemici cattivi delle D# avversarie.

26) Odell Beckham Jr. (3-8) +2 – Sinceramente non so cosa abbiano combinato i Giants. O meglio, forse sì. Hanno rischiato l’upset contro gli acerrimi rivali, però tutto si è cancellato nella mia mente tipo flash di Men In Black ed è rimasta solo l’immagine del #13 preferito di Nuova York.


Beh, chi siamo noi per non metter l’ennesima .gif del catch del figlio di David Beckham.

27) New York Jets (2-9) = – Ah, perché si son pure presentati? Capisco che fosse arduo ripetere l’exploit successo contro dei lanciatissimi Steelers, ma qui con i 38 punti subiti a fronte dei soli 3 segnati che vedranno poi nei giorni successivi il panchinamento di Vick a favor del ritorno di un mai domo Geeeeeeno sono sembrati un insulto persino ai cugini Giants che perlomeno ci provano. I Jets rischiano d’esser i protagonisti del remake del Jet più pazzo del mondo (semicit.): ilari.

28) Washington Redskins (3-8) -2 – Mettete dei birilli al bowling. Pigliate il miglior giocatore di bowling di tutta l’America. Ecco, ora vedete come fa strike con facilità? Considerate che quei birilli di legno hanno un futuro migliore di RGIII dietro la offensive line di Washington, che incomincia ad aver apprezzamenti fra i kamikaze.

Il rapporto fra Jay Gruden e RGIII io me lo immagino così. Dopotutto.

29) Tampa Bay Buccaneers (2-9) = – Come direbbe il buon Giovanni del trio comico milanese: “Troppi ricordi, Chicago, troppi ricordi”. Josh McCown e Lovie Smith avrebbero potuto fornire una vendetta incredibile, che neanche Robert De Niro in Taxi Driver contro il Senatore Palantine poteva architettare.

30) Oakland Raiders (1-10) +2Sotto il diluvio universale di Oakland è avvenuto il miracolo della W. Il novello pastore Sparano stava già raccogliendo sulla sua arca di legno massello i vari giocatori da salvare dall’esodo che li avrebbe accompagnati a fine partita fuori dallo stadio. Derek Carr sì. Khalil Mack sì. Rivera ok, Hayden pure. Toh sto Murray proprio malvagio non è. Insomma…alla fine l’unico rimasto a terra era Denarius Moore che credeva che nella pioggia il terreno del Coliseum diventasse fertile ed era cosa buona rimanere a piantare voisapetecosa.

31) Tennessee Titans (2-9) -1 – Dai che forse della fine della RS riuscirò a piazzare 32esimi i Titani che contro gli Eagles son scesi in campo con quella voglia tipica di chi torna da una passeggiata salutare lungo tutta la Muraglia Cinese. Unica cosa che mi ha fatto ridere nella stagione decadentista di Tennessee:

#70. #70. #70.

32) Jacksonville Jaguars (1-10) -1 – E alla fine sopraggiunse l’ultima posizione. La si cerca di evitare in ogni maniera, eppure tocca proprio ai giaguari occupare mestamente il fondo del barile. Vabbé vi rallegro la lettura con la fiamma di Blake Bortles. Oramai è FIGA TIME!

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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