[NFL] Week 12: Ballando sotto la pioggia (Kansas City Chiefs vs Oakland Raiders 20-24)

L’anticipo del giovedì notte vede contrapposte due squadre in condizioni di salute molto diverse: gli Oakland Raiders (0-10) hanno mostrato qualche segno di miglioramento in difesa ma continuano a perdere per l’inconsistenza dell’attacco, i Kansas City Chiefs (7-3) sono invece in testa alla AFC West insieme ai Broncos e mirano a conquistare l’accesso ai playoff dalla porta principale.

Il Thursday Night Game per la squadra californiana rappresenta l’occasione di fare una bella figura davanti all’intera nazione e possibilmente conquistare la prima vittoria della stagione, per Kansas City è invece semplicemente una partita da vincere prima di andare ad incontrare due rivali di spessore come Broncos e Cardinals.
Davanti agli occhi di tantissimi Hall of Famer venuti a festeggiare il collega Ray Guy, al quale durante l’intervallo è stato consegnato l’anello della HOF Classe 2014, e sotto una pioggia torrenziale, i SIlver & Black hanno mostrato di saper vincere ed hanno regalato ai tifosi la tanto attesa W.

Chiefs Inactives: QB Aaron Murray, WR A.J. Jenkins, WR Donnie Avery, CB Chris Owens, CB Jamell Fleming, C Eric Kush, OL L. Duvernay-Tardif
Raiders Inactives: QB Matt McGloin, CB Carlos Rogers, CB TJ Carrie, S Jonathan Dowling, G Gabe Jackson, G Tony Bergstrom & TE David Ausberry

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PRIMO TEMPO

Jamaal Charles ChiefsPrivi dei CB TJ Carrie e Carlos Rogers e della G rookie Gabe Jackson, i Raiders entrano in campo con il fuoco in corpo costringendo subito i Chiefs ad un three-and-out. Dopo che i compagni avevano perso 4 yard rispetto all’originaria line of scrimmage, Dustin Colquitt calcia un punt da 69 yard che viene fermato sulle 15 di Oakland.
Dopo aver conquistato solo un primo down, Derek Carr e compagni tornano a bordo campo e Marquette King dà il suo contributo alla festa per Ray Guy con un punt da 50 yard out of bounds sulle 18 di Kansas City.

Dopo che la difesa dei Raiders costringe i Chiefs ad un secondo three-and-out, Carr guida i suoi verso la end zone, anche grazie al contributo del RB Latavius Murray, finalmente coinvolto dal coaching staff. Visti i ripetuti tentativi futili di Darren McFadden, sempre propenso a schiantarsi contro il muro difensivo per un guadagno massimo di 3 yard, Sparano e Olson decidono di dare una chance al giovane da UCF, e Murray li ripaga con due corse per un totale di 17, 11 delle quali sufficienti per entrare in end zone. Questo TD è spaciale sia perché rappresenta la prima segnatura da professionista per Murray, sia perché è il primo TD su corsa concesso in questa stagione dai Chiefs.
Gli uomini di Andy Reid provano a reagire, ma la difesa dei Raiders non cede, costringendo ancora una volta il punter avversario a fare gli straordinari. Partendo dalle proprie 18 però Derek Carr non riesce a muovere la catena via aria e dopo soli tre giochi è di nuovo il turno di King, che sotto gli occhi attenti di Ray Guy calcia un punt da 58 yard che viene però ritornato per 15 yard da De’Anthony Thomas fino alle 33.

Il primo errore della difesa nero-argento è su uno screen pass per Jamaal Charles, lasciato liberissimo di percorrere 20 yard prima di essere accompagnato fuori dal campo da Miles Burris. A cavallo tra primo e secondo quarto però i Raiders si ricompattano e, complici due penalità dell’attacco e un passaggio di Smith per Charles ben difeso da Moore e Burris per una perdita di 12 yard, forzano un altro punt di Colquitt che Denarius Moore non prova neanche a ritornare.
2014_w12_Murray_90-yard_TDCon le spalle al muro, Carr consegna palla a Latavius Murray, al quale basta un taglio per lasciare sul posto tutta la difesa ospite ed involarsi per una corsa in solitario che si conclude, dopo 90 yard, nella end zone avversaria. Dopo la corsa di Terrell Pryor da 93 yard contro gli Steelers nel 2013 e le due corse di Bo Jackson da 92 e 91 yard (rispettivamente contro i Bengals nel 1989 e contro i Seahawks nel 1987), questa è la corsa più lunga della storia dei Raiders.

I Raiders conducono in casa 14-0 e la difesa costringe ancora una volta i Chiefs al punt. Denarius Moore chiama il fair catch ma non trattiene la palla, e Zombo recupera la scivolosa piccola bastarda sulle 11. I tifosi chiedono a gran voce la testa di Moore, e il giocatore torna sconsolato a bordo campo consapevole di aver riaperto la partita.
Nonostante il campo corto, la difesa dei Silver & Black è in stato di grazia e limita i danni, concedendo solamente un FG corto, che Santos trasforma senza problemi in 3 punti. La speranza di poter ripetere lo shutout del famoso Mud Bowl del dicembre 2002 svanisce.
Il drive che segue rischia di compromettere il resto della gara. Murray, di gran lunga il più dinamico RB del gruppo, guadagna un primo down ma viene colpito, casco contro casco, da un difensore dei Chiefs e perde la palla che poi viene recuperata dal C Wisniewski. Murray esce dal campo e si sospetta subito che possa aver subito una commozione cerebrale; i Raiders devono affidarsi ancora una volta ai poco produttivi McFadden e Jones-Drew.

Costretto al punt, King manda la palla sulle 17 di Kansas City, De’Anthony Thomas prova a riportarla, ma Neiko Thorpe è bravo ad ingabbiarlo sulle 5 per una ulteriore perdita di 12 yard.
La difesa ferma ancora i Chiefs dopo 3 giochi e Colquitt calcia il suo sesto punt della giornata; a ritornarlo non c’è più Moore ma il vecchio Charles Woodson. Una penalità chiamata contro Ray Ray Armstrong per Running Into the Kicker regala il primo down agli ospiti. Dopo altri 3 giochi Colquitt torna nuovamente in campo per calciare la palla verso Woodson. Il veterano guadagna 5 yard prima di uscire dal campo, diventando così (a 38 anni e 44 giorni) il secondo più anziano giocatore nella NFL a ritornare un punt (il più vecchio è stato Tim Brown nel 2004 a 38 anni e 94 giorni).
Ai Raiders rimane troppo poco tempo per costruire qualcosa senza rischiare e così si va all’intervallo sul 14 a 3.

HALFTIME – TRIBUTO A RAY GUY

Ray GuyDurante l’intervallo il punter Ray Guy, leggenda dei Raiders, ha ricevuto l’anello della HOF Classe 2014, e accanto a lui si sono schierati tanti Hall of Famer che hanno vestito la maglia dei Raiders. Sul sito ufficiale della squadra potete trovare una galleria dedicata all’Hall of Fame Homecoming.

SECONDO TEMPO

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E’ l’attacco di casa ad iniziare il secondo tempo, ma Carr è impreciso e i ricevitori faticano a liberarsi. Dopo sei giochi King calcia un punt da 56 yard che viene fermato sulle 10 avversarie.
La difesa dei Raiders prova a dare una seconda occasione al suo QB, Woodson mette a segno un sack su Alex Smith (diventando il primo giocatore, da quando i sack sono diventati una statistica ufficiale nel 1982, a far registrare 50 intercetti e 20 sack). Il punt di Colquitt è cortissimo e Carr riprende le operazioni nella metà campo dei Chiefs.
McFadden fa il possibile per guadagnare terreno, Jones-Drew fa il possibile per non perderne troppo e i Silver & Black si devono accontentare di un FG da 40 yard che li riporta a +14.

L’acqua continua a cadere copiosa, e il fuoco che animava i difensori nero-argento si spegne. Inizia la rimonta dei Chiefs che entrano in end zone due volte, prima con Anthony Fasano (TD pass da 19 yard per Alex Smith) e poi con Jamaal Charles (TD pass da 30 yard del QB ex dei 49ers). Nel mezzo un drive dimenticabile dei Raiders.
Dopo un three-and-out forzato dalla difesa ospite, il punt di King viene riportato fino alle 37 di Oakland, e Alex Smith ha un’ottima occasione per ribaltare la partita. La difesa dei Raiders però si piega ma non si spezza e limita i danni costringendo i Chiefs al FG.

Derek Carr torna dietro al centro quando mancano 9:03 da giocare ed orchestra un drive da 80 yard che consuma 7:21, anche grazie alla scelta del coaching staff di rimuovere dal campo crash test dummy McFadden e walking dead Jones-Drew in favore del più performante Marcel Reece. Dopo 17 giochi, con 3 terzi down e un quarto down convertiti (uno grazie ad una penalità difensiva per interferenza e due grazie a sneak di Carr), Carr fa una pump fake che trae in inganno tutto il secondario dei Chiefs e trova libero in end zone James Jones per il TD del sorpasso; 20-17 per i padroni di casa.

Restano 1:35 da giocare e il fuoco dentro i difensori dei Raiders si è riacceso. Quattro giochi e sembra finita visto l’incompleto lanciato da Smith, ma ci sono fazzoletti gialli ovunque e vengono chiamate tre diverse penalità contro Oakland. I Chiefs hanno un nuovo set di down e 1:01 a disposizione, ma è una serata speciale per i Raiders e niente la deve rovinare. Sio Moore mette a statistica un sack decisivo su Smith e perde tempo a festeggiare precocemente, costringendo i compagni a chiamare un timeout per evitare una penalità.

Quarto e 13, Smith lancia un incompleto. Dopo il turnover on downs, Carr si inginocchia una volta ed inizia la festa per i Raiders, che finalmente riescono ad assaporare il gusto della vittoria. [jwplayer mediaid=”17635″]
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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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