[NFL] Week 11: Fort Lambeau (Philadelphia Eagles vs Green Bay Packers 20-53)

Il primo nevischio invernale sul Lambeau Field, crea una piacevole cornice per il match tra Green Bay Packers e Philadelphia Eagles, ma quando in Wisconsin inizia a fare freddo, i Packers diventano ancora più ostici da affrontare e i ragazzi di Chip Kelly hanno provato sulla loro pelle quanto sia difficile giocare in questo glorioso impianto. Il risultato di 53 a 20 in favore dei padroni di casa certifica chiaramente il loro assoluto dominio.

jordy nelson packersL’intero primo tempo è un monologo dei Packers che, per l’occasione, indossando le maglie throwback blu con annessi caschi gialli. Aaron Rodgers (22/36 per 341 yard, 3 TD) prende immediatamente le misure alla difesa avversaria lanciando a Randall Cobb e Jordy Nelson. Proprio quest’ultimo riceve un lancio perfetto per un guadagno di 64 yard, con il quale i Packers si posizionano dentro le dieci 10 yard. I primi punti arrivano grazie a Mason Crosby che, dopo tre incompleti di Rodgers, centra i pali dalle 27 yard. L’entrata in campo di Mark Sanchez (26/44 per 346, 2 TD, 2 INT), autore di un bell’esordio in maglia Eagles settimana scorsa, è promettente, ma non sufficiente per mettere punti a referto. Rodgers torna in campo con la voglia di segnare il primo touchdown di giornata e, con un drive magistrale, riesce nel suo intento, mandando in end zone Davante Adams, il quale riceve palla proprio sulla linea, quanto basta perché gli arbitri alzino le mani ad indicare la segnatura. 10 a 0 e palla agli ospiti, i quali però, non riescono a reagire a causa della bella difesa degli uomini in blu. Il punt è obbligato e Micah Hyde decide che è arrivato il suo momento, sgusciando senza troppi ostacoli tra lo special team avversario, riporta l’ovale in end zone per il touchdown del 17 a 0.

La botta morale è notevole, ma un buon Sanchez riesce a muovere l’attacco fino in posizione da field goal, dalla quale Cody Parkey spedisce la palla in mezzo alla goal post per i primi punti ospiti. La risposta di Rodgers è, però, molto dura, atta a ribadire chi è che comanda in campo. I passaggi per Cobb sono millimetrici e il ricevitore n.18 riesce sempre ad aggiungere qualche yard, Nelson poi conclude il lavoro con uno splendido touchdown da 27 yard, in cui dimostra un footwork notevole per rimanere in campo e non uscire lateralmente. Gli Eagles sembrano spaesati, l’unico a produrre gioco è Darrenn Sproles, ma è troppo solo per riuscire a concludere qualcosa. I Packers, invece, sono una macchina da punti perfetta e mettono altri punti a tabellone con la corsa di Eddie Lacy da 1 yard, fissando il punteggio sul 30 a 3. Philadelphia non reagisce e Sanchez inizia a sparacchiare palloni per tutto il campo senza riuscire a centrare i suoi ricevitori, consentendo così ai suoi di segnare solo altri tre punti con il field goal di Parkey dalle 33.

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julius peppers packersLa ripresa inizia ancora peggio per gli Eagles. Dopo nemmeno due minuti dal kick-off Sanchez perde palla, la quale viene recuperata da Nick Perry, ma, per la prima volta la difesa in maglia bianca evita di subire punti e costringe i Packers al punt. Peccato che l’attacco non riesca a cambiare la situazione e Sanchez continui a lanciare ai fantasmi, riconsegnando, in meno di un minuto, palla a Rodgers e compagni, che si accontentano di posizionare Crosby dalle 33 yard per il 33 a 6. Se i tifosi Eagles pensavano di aver già visto il peggio, si sbagliavano perché la serata nera del loro quarterback era solo all’inizio. A centrocampo lancia la palla in bocca a Julius Peppers, bravo a trovarsi sulla traiettoria, e il linebacker ex-Bears punisce l’errore riportando la palla in touchdown per 52 yard. Il primo lancio in end zone che effettua Sanchez, ricevuto da Jordan Matthews dopo un drive ben condotto, è solo una piccolissima interruzione del tracollo a cui stanno andando incontro gli Eagles.

L’ultimo quarto di gioco si apre subito con una corsa imperiosa di Eddie Lacy che, ricevuto un passaggio corto, entra in modalità schiacciasassi e travolge qualunque cosa gli si presenti davanti. 32 yard di pura potenza e touchdown del 46 a 13 per i Packers. Gli Eagles sono ormai incapace di reagire, prima Sanchez si fa intercettare da Tramon Williams, complice anche la scivolata del suo ricevitore; poi un bruttissimo snap si trasforma in un fumble recuperato famelicamente da Casey Hayward che, praticamente indisturbato, entra camminando in end zone per il 53 a 13. Con i padroni di casa ormai sazi e soddisfatti, il quarterback da USC migliora le sue statistiche e trova un inutile segnatura con un passaggio di 20 yard diretto a Jeremy Maclin. È l’ultima emozione della partita, poi giocata solamente dai back-up fino al fischio finale che sancisce il risultato di 53 a 20.

Aaron Rodgers PackersI Packers (7-3) hanno giocato una partita impressionante su entrambi i lati del campo. Rodgers ha dimostrato, una volta ancora, quanto sia incisivo e dominante, convertendo senza apparente difficolta dei terzi e lunghi (saranno 8 su 14 i terzi down convertiti) e martellando costantemente il secondario degli Eagles, incapace di limitarlo. Cobb (10 ricezioni per 129 yard) è stato immarcabile, mentre Nelson (4 ricezioni per 109 yard, 1 TD) ha deliziato il pubblico con bellissime prese. Da sottolineare anche la prova positiva della difesa, che è riuscita a pressare Sanchez (3 sack, 4 QB hit) e ha portato palla in end zone due volte, capitalizzando al meglio 2 dei 4 turnover forzati. L’unico neo, passato sotto traccia visto l’assoluto dominio, è stata la prova insufficiente del kicking team: Crosby ha sbagliato un field goal da 50 yard e un extra point, non mostrando particolare precisione nemmeno nei field goal realizzati; un altro punto addizionale è stato mal gestito e ha portato al fallimento della conversione ed, infine, è stato anche bloccato un punt. Errori ininfluenti ai fini del risultato finale, ma comunque da evitare. Il testa a testa coi Lions per vincere la NFC North è completamente aperto ed il match contro i Vikings di domenica prossima può essere un buon test per ritoccare in positivo il proprio record.

Per gli Eagles (7-3) la Sanchize è già finita. L’ex quarterback dei Jets non ha giocato male, ma avrebbe potuto fare molto meglio se, nel momento cruciale, non si fosse messo a sbagliare un’infinità di lanci. I 2 fumble e i 2 intercetti sono ovviamente delle aggravanti per la sua prestazione, la linea non gli ha offerto molta protezione e LeSean McCoy ha faticato a trovare spazi (23 portate per 88 yard), ma l’errore principale è stato non riuscire a sfruttare le separazioni che i suoi ricevitori ottenevano dai cornerback avversari, spingendo troppo il lancio e rendendolo impossibile da catturare. Jordan Matthews ( 5 ricezioni per 107 yard, 1 TD) e Jeremy Maclin (9 ricezioni per 93 yard, 1 TD) hanno comunque tirato fuori una bella prestazione e gli Eagles possono presentarsi al match contro i Titans forti di un buon record. Sanchez dovrà cercare di gestire molto meglio il suo attacco, specialmente contro avversari forti come i Cowboys, che saranno affrontati in due scontri divisionali di capitale importanza. Al momento, le fortune di Philadelphia, passano inesorabilmente per le mani del numero 3.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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