[NFL] Quando gli errori arrivano dall’alto: Tennessee Titans sempre più giù!

Abbiamo trattato poche settimane fa la situazione disastrosa dei Tennessee Titans, ma, visto che sembra non esserci limite al peggio, dopo la sconfitta casalinga contro i Browns che sono stati sotto anche 28-3 durante la partita, nuove considerazioni credo debbano essere fatte per capire meglio cosa stia succedendo a Nashville.
Se l’articolo precedente considerava la situazione facendo luce sui problemi di qualità dell’organico e di gioco, è necessario ora valutare chi sarebbe preposto a valutare questi due aspetti, correndo eventualmente ai ripari ed assumendosi le responsabilità.
Per questo motivo si dovrà parlare della dirigenza e del coaching staff dei Titans.

DRAFT E OFFSEASON

Bishop Sankey TitansA seguito del draft molti tifosi avevano storto il naso circa l’operato della dirigenza (e naturalmente del coach n.d.r.).
La scelta di Lewan prima di tutti, Sankey considerato non il migliore del lotto e l’assenza di cornerbacks avevano fatto scendere le votazioni di Tennessee, andiamo ora a vedere se le lamentele fossero o meno sensate.
Lewan e Sankey sono stati, nelle relativamente poche apparizioni in campo che hanno fatto, comunque positivi. Lewan ha dimostrato grande personalità e nell’ultima partita anche troppa irruenza, in quanto uomo di linea è sempre pronto a difendere il proprio quarterback anche dopo la conclusione dell’azione, rimane, però, il dubbio sulla sua scelta dato che in una squadra dai tanti problemi scegliere al primo giro un giocatore che poi non sarà starter non sembra l’idea migliore.
Sankey, nella confusione del reparto dei runningback dei Titans, rimane con Green quello che sta giocando meglio, purtroppo non riesce ad avere la continuità nell’impiego che farebbe capire quanto buona possa essere stata valida la sua scelta.

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L’errore più grande fatto dai Titans in sede di draft, ma anche durante la offseason, è però emerso con grande forza in queste prime 5 settimane di regular season: l’assenza di giocatori validi in difesa!
Prima del draft Tennessee aveva deciso di fare a meno di Verner, giocatore forte se si tratta di cercare l’intercetto, ma ancora non di altissimo livello quando si parla di coperture.
Al momento della mancata conferma del giocatore tutti hanno pensato che la dirigenza avesse pronto un piano B, un grande colpo in offseason o una scelta al draft da mettere come cornerback titolare.
In pochissimo tempo, invece, è avvenuta la rivoluzione delle secondarie, con tutti i maggiori nomi firmati da altre squadre e Tennessee si è ritrovata senze un giocatore valido pronto per essere titolare.

McCourty TitansGli occhi si sono, quindi, spostati sul draft dove l’unico giocatore che potrebbe giocare cornerback è Huff che, però, nasce come safety.
I cornerbacks titolari rimangono quindi McCourty e Wreh-Wilson, mentre il primo almeno in una partita (nell’unica vittoria contro Kansas City) ha dato segni di vita, il secondo non ha ancora avuto un solo acuto, Blidi è stato addirittura umiliato nel match contro Cincinnati in cui i ricevitori avversari soo stati liberi di fare quello che volevano in campo!
Purtroppo anche la riserva Sensabaugh non si è rivelata all’altezza e le problematiche nelle secondarie rimangono.
Il fatto che più preoccupa è che tra i giocatori attualmente in rosa nessuno sembra essere bravo nelle coperture, problema che già si aveva con Verner, ma anche che il solo McCourty ha fatto vedere qualcosa almeno in fase di fiuto per la palla.

A completare il quadro che evidenzia una dirigenza che non ha capito cosa serva alla squadra cito due casi che riassumono quanto detto fino ad ora:

1) La ricerca del cornerback
Attualmente a roster è presente Brandon Harris, firmato di corsa per tamponare la situazione. Per la serie: me ne sono accorto solo ora che forse il reparto non è proprio fornitissimo di talento e giocatori!

2) Draft al Barr
Mi sono soffermato sul problema delle secondarie, ma anche i linebacker non sono dei migliori, se si pensa che ai Titans era accreditata come prima scelta Barr vuol dire che tutti capivano dove fossero i buchi per Tennessee. Vedere quanto sta dimostrando ora ai Vikings fa aumentare il rimpianto!
Ok, Minnesota lo prese prima, ma un Mosley andato a Baltimora o come cornerback un Roby di Denver potevano servire alla causa. Ora con l’infortunio di Pollard si vedrà quali altre scelte faranno per tamponare in difesa ed evitare nuove brutte figure quali sono state le ultime settimane.

LE SCELTE SUL CAMPO

Atlanta Falcons vs. Tennessee TitansSe la dirigenza, che le scelte al draft non le fa da sola senza sentire il Coach, ha fatto una cattiva programmazione, il coaching staff non è stato sicuramente esente da colpe in questo inizio di stagione e la partita contro Cleveland è stata emblematica.
Premesso quanto già detto sul livello medio di talento in squadra, alcune scelte del coaching staff hanno lasciato basiti i tifosi durante la rimonta dei Borwns, prenderò, ad esempio, 2 situazioni chiave per descrivere quello che personalmente penso che sarebbe stato più consono fare.

1) Il gioco di corsa
Chiunque segua il football, o che semplicemente abbia giocato a Madden su pc e console, sa che quando si è largamente in vantaggio per evitare il rischio di una rimonta bisogna far correre il cronometro.
Il metodo più semplice per “perdere” tempo è quello di utilizzare intensivamente il gioco di corsa e spendere tutti i secondi del playclock.
Tennessee in particolare ha iniziato il terzo quarto con +18 sul tabellone e senza più Locker, quale situazione migliore per utilizzare la tanto pubblicizzata rotazione a 4 runningback?
Inoltre sia Green che Sankey avevano già fatto vedere di riuscire a tenere il campo guadagnando con regoalrità qualche yard, Locker stesso aveva fatto vedere come la difesa sulle corse dei Browns fosse battibile ed addirittura Hunter ne aveva messo a nudo le falle.
Invece nel secondo tempo le scelte dei giochi hanno sempre preferito il lancio alla corsa, facendo terminare i drive in meno di 2 minuti e costringendo la difesa a stare in campo più del dovuto, stancandosi e lasciando spazio all’attacco avversario.
Il disastro del secondo tempo è quindi da imputare a scelte errate dei giochi da parte di Whisenhunt.

2) Il quarto down della disfatta
Quando sei ancora sopra di 6 a 3 minuti dalla fine, con gli avversari in rimonta e ti trovi a fronteggiare un quarto down da centrocampo (sulle tue 42 per la precisione) personalmente credo che la scelta del gioco sia scontata: punt e responsabilità sulla difesa.
Questo perchè i margini di errore sono relativamente inferiori a quelli di un gioco alla mano e comunque l’attacco avversario ripartirà nella sua metà campo.
Il coaching staff avrà valutato che:
– Cleveland aveva già bloccato un punt, ma la posizione in campo era decisamente diversa!
– Gli special team di quest’anno di Tennessee stanno giocando decisamente male, ma il punt in quella posizione di campo è un’azione abbastanza tranquilla e se comunque ci fosse un super ritorno ti lascerebbe tempo per provare a segnare un FG;
– E’ un 4 e inches, non è certamente un 4 e 16 di impossibile chiusura;
– Mancavano 3 minuti, se fossero riusciti a guadagnare quelle yard la partita sarebbe forse stata chiusa definitivamente.
Quindi ha deciso di giocare il down!
Se anche pensassimo che abbia avuto ragione ecco che l’errore è doppio dato che si è optato per una QB sneak… ed i famosi 4 runningback?

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Il fallimento della decisione è stato sotto gli occhi di tutti e la sconfitta inevitabile.
Ora, come si può capire, le decisioni errate, non sono arrivate in situazioni di stress, di recupero o dalla voglia di strafare, ma quasi da una scarsa conoscenza del prorpio personale e delle tattiche di gioco.
Personalmente ho sempre apprezzato Whisenhunt, ma nell’ultima partita ha condizionato negativamente l’andamento dell’incontro e perso quasi da solo.

I problemi di Tennessee si può, quindi, capire che siano così tanti e così diffusi in tutti i ruoli, dai giocatori alla dirigenza, che sembra non esserci nell’immediato una soluzione che riesca a salvare la stagione.
Si spera che queste partite che arriveranno non deprimano ulteriormente il morale dell’ambiente e che dalla prossima offseason le scelte inizino a pagare, magari associate ad altre migliori.

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Glauco Barbero

Appassionato di sport, con particolare predilezione per quelli a Stelle e Strisce (basket e football americano in primis) sono tifoso di: Tennessee Titans (mi piace soffrire), Minnesota TWolves (adoro farmi male), Arizona DBacks (in perenne ricordo delle WS 2001), New Jersey Devils (mitizzando Brodeur) e dei college di Tennessee (anche se odio Peyton Manning)e Michigan (specie la parte cestistica)

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