[NFL] Week 4: La vendetta di Steve Smith (Carolina Panthers vs Baltimore Ravens 10-38)

Che Baltimore Ravens contro Carolina Panthers dovesse essere la sfida personale di Steve Smith era risaputo dal momento in cui il cinque volte Pro Bowler si presentò ai suoi nuovi tifosi dicendo che nel match contro Carolina si sarebbero visti «sangue ed interiora dappertutto». Sicuramente Smith è un uomo di parola, perché le sue prese e la sua grinta hanno condotto i Ravens ad una schiacciante vittoria per 38 a 10.

Steve Smith RavensNell’assolato pomeriggio di Baltimore, al M&T Bank Stadium, si respira un’aria di sfida. Le telecamere inquadrano continuamente Smith e Cam Newton, i due attesi protagonisti di giornata, e sul primo possesso Ravens, il ricevitore n.89 fa subito capire che sarebbe stata la sua battaglia. Joe Flacco (22/31 x 327y, 3 TD) lo lancia per un passaggio corto in orizzontale e lui sfonda la difesa dei Panthers per 17 yard con grande cattiveria agonistica. Il primo quarto però, si chiude senza grandi emozioni. Non si può dire lo stesso del secondo, che si apre immediatamente con la prima chicca che Smith riserva ai suoi ex compagni di squadra. Flacco lancia un missile verso la sideline sinistra, dove incrociano Owen Daniels e Smith, con il primo che, con un pizzico di fortuna e grande furbizia, allunga la traiettoria della palla che finisce dritta nelle mani di un lanciatissimo Smith, il quale brucia l’aiuto del safety avversario e si invola indisturbato per il touchdown del 7 a 0.
Il pubblico di Baltimore esplode di gioia per questa giocata da 61 yard e Smith si inchina davanti al suo nuovo pubblico, che l’ha già eletto tra gli eroi nero-viola. Newton (14/25 x 197y, 1 TD) non ci sta a perdere e tenta subito di riportare in testa i suoi. Una controversa chiamata arbitrale, la quale decreta un incompleto e non un fumble come, a prima vista, sembrava, regala l’opportunità al quarterback dei Panthers di muovere la catena appoggiandosi ad un Jericho Cotchery in grande forma. Una brutta copertura difensiva del secondario dei Ravens, permette a Newton di trovare, con un passaggio da 28 yard, Kelvin Benjamin liberissimo in end zone per il 7 a 7.

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Flacco è in una delle sue giornate migliori e trova con precisione e facilità i suoi ricevitori, il running game procede con decisione e Justin Forsett, grazie ad una bella corsa da 11 yard, riporta immediatamente in vantaggio i Ravens sul 14 a 7. La difesa di Baltimore forza subito gli avversari al punt e Flacco si rende ancora protagonista di un bel drive, chiuso, per la seconda volta, dal devastante Smith. Dopo aver ricevuto un brutto snap, Flacco è bravissimo a mantenersi freddo e lanciare per 21 yard a Smith che, pur marcato strettissimo, riceve il touchdown del 21 a 7. Prima dell’intervallo si registra solamente un field goal da 57 yard sbagliato da Justin Tucker.

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greg olsen panthersLa ripresa si apre con Baltimore in controllo totale del campo, capace di macinare yard grazie anche alla complicità dei Panthers, troppo fallosi e poco concentrati. Flacco può così lanciare per 21 yard un giocatore che tutti i tifosi dei Ravens stavano aspettando: Torrey Smith. Finalmente il n.82 si sblocca e segna il suo primo touchdown stagionale che permette di allungare sul 28 a 7. La squadra di Ron Rivera tenta una reazione disperata, affidandosi a Newton e Benjamin, i quali riescono anche a trovare il touchdown, ma gli arbitri riguardando l’azione decretano, giustamente, un incompleto. Da questo drive matura solamente un field goal di Graham Gano da 37 yard per il 28 a 10. Baltimore ha ormai il pieno controllo delle operazioni e, nell’ultimo quarto, trova ancora il modo di allungare, prima con una corsa da 1 yard di Lorenzo Taliaferro per il 35 a 10 e poi con un field goal di Tucker da 30 yard per il definitivo 38 a 10 con cui si chiude la contesa.

I Panthers hanno sofferto soprattutto la mancanza di una linea e di un running game all’altezza (solo 67 yard, 2.6 a portata), specialmente dopo l’infortunio di DeAngelo Williams. Newton non ha certo disputato una gran partita, messo costantemente sotto pressione, non è mai riuscito a giocare al sicuro. In difesa si salva il solo Luke Kuechly (12 tack, di cui 1 for loss, 1 PD), ma sul running game è stato schiacciato da un Marshal Yanda dominante e non è riuscito a realizzare un intercetto che avrebbe potuto, quantomeno, fermare l’avanzata dei Ravens. Un grosso problema per Carolina sono state le penalità, specialmente una per 12 uomini sul campo, che ha regalato un primo down agli avversari, ormai costretti al punt. Da settimana prossima inizia un tour de force in cui Carolina rischia davvero tantissimo, giocando ogni settimana contro squadre da playoff, che testeranno la qualità della franchigia di Charlotte.

Carolina Panthers v Baltimore RavensI Ravens hanno giocato una partita al limite della perfezione, grazie ad un Flacco inarrestabile e sempre incisivo. Menzione d’onore per la linea offensiva che, per la terza gara consecutiva, ha concesso 0 sack e ha costantemente aperto varchi sul running game. James Hurst, undrafted rookie schierato sul lato cieco in sostituzione dell’infortunato Eugene Monroe, ha giocato con grande sicurezza e ha dimostrato di poter essere una buona alternativa. Di Steve Smith (7 rec x 139y, 2 TD) abbiamo già parlato, ma anche Torrey Smith (2 rec x 53y, 1 TD) ha finalmente inciso sulla partita. L’unica nota dolente in attacco rimane Jacoby Jones, al nono drop stagionale. Difensivamente si è vista tanta pressione da parte del front seven, che ha prodotto 2 sack, 7 QB hits e un fumble forzato e recuperato da Brandon Williams. Il secondario, e specialmente Matt Elam, sono ancora il problema più grande. Come settimana scorsa si sono registrati tanti errori in copertura e scarsa capacità di mettere le mani sulla palla. Il prossimo incontro sarà contro i Colts di Andrew Luck, perciò cornerback e safety dovranno assolutamente giocare al meglio se vorranno far uscire i Ravens vittoriosi dalla bolgia di Indianapolis.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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