[NFL] New England Patriots 2013

Grazie agli amici di “Quel che passa il convento”  ecco la presentazione della stagione NFL 2013 squadra per squadra.
Quattordicesima squadra analizzata i New England Patriots.

Sicuramente Belichick e McDaniels, visti i numerosi problemi, punteranno molto sul reparto che probabilmente è al momento il migliore dell’intera NFL, la offensive line, con il quartetto SolderMankins,Connolly e Vollmer che la farà di nuovo da padrone. Se l’offensive line saprà ripetere le prestazioni di questi anni, l’attacco potrà sicuramente sopperire alle perdite di questa offseason.

New England Patriots sono la squadra copertina della NFL dell’ultimo decennio, i più vincenti, i più chiacchierati, i più amati e odiati. In tutto questo però, fa pensare il fatto che, pur essendo i dominatori della propria division (non vinta una sola volta negli ultimi 10 anni, causa infortunio a Brady) e sempre tra le favorite per la corsa al Vince Lombardi Trophy, non vincono il Super Bowl dal 2005.

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La coppia Belichick-Brady è ancora in sella e solo questo determina la gran parte delle possibilità di vittoria, ma negli ultimi mesi di offseason sembra che il mondo dorato dei Patriots si stia sgretolando, facendo nascere negli analisti e anche in qualche tifoso il dubbio che la puntata annuale su New England nella corsa al titolo non sia più così sicura.

E’ iniziato tutto con l’addio a Wes Welker, go to guy per eccellenza di Brady, passato guarda caso a ricevere i palloni dell’acerrimo rivale di tutti questi anni, Peyton Manning. Una perdita che crea un buco abbastanza grosso da coprire nella gestione dell’attacco gestito da Josh McDaniels, in cui Welker pur non segnando molti touchdown, era di gran lunga il ricevitore più impegnato e quello su cui si basavano molti dei giochi offensivi di New England.

Per cercare di sostituire in qualche modo l’assenza del piccolo grande uomo, la dirigenza ha deciso di puntare su un clone, Danny Amendola, ex receiver dei St Louis Rams, stesso college d’appartenenza, caratteristiche fisiche simili e capace di essere efficace nelle zone dove il neo Broncos era solito fare la differenza. Il tutto certo ad un livello inferiore, con un grande punto di domanda sulla tenuta fisica, dato che negli ultimi due anni ha giocato solo 12 partite.

Le problematiche più rilevanti però riguardano il reparto che di fatto è stato l’artefice delle fortune di New England negli ultimi anni: i tight end, perché Rob Gronkowski ha subito l’ennesima operazione degli ultimi mesi, stavolta alla schiena, e la possibilità che sia attivo per week 1 sono abbastanza limitate, mentre Aaron Hernandez ha pensato bene di diventare il primo sospettato in un caso di omicidio di primo grado (qui un’analisi a caldo), dai contorni che diventano sempre più incredibili con il passare dei giorni, subendo un arresto in diretta nazionale e il taglio immediato da parte dei Patriots, ansiosi di togliere il nome della franchigia da una storia che potrebbe portare a scenari alquanto scabrosi.

Nel reparto WR, oltre ad Amendola, lo spot di secondo ricevitore lasciato vacante da Brandon Lloyd sarà probabilmente preso a turno dall’ex Bills Donald Jones e dal rookie Aaron Dobson, da Marshall, scelto al 2° giro dell’ultimo Draft, anche se gli allenamenti primaverili hanno mostrato il runningback Shane Vereenschierato come ricevitore aggiunto e più di qualcuno pensa che alla fine sarà lui il più produttivo in fase di passing game dietro ad Amendola.

Tra i tightend, invece, si dovrà attendere il training camp ufficiale per vedere se Belichick vorrà muoversi nella free agency, per recuperare qualche veterano da usare come valvola di sicurezza in attesa del ritorno di Gronkowski.

Considerato il fatto che Brady, dei 34 td pass dell’anno scorso, 29 li ha lanciati a giocatori che non fanno più parte del team o sono incerti per l’inizio della stagione, l’unica certezza per l’attacco di New England, ad oggi, è il reparto corse, quello che in tutti questi anni è stato sempre considerato un contorno o un complemento minore, mentre ora diventa quasi imprescindibile.
Stevan Ridley è esploso nel suo secondo anno in NFL, correndo più di 1200 yards con 12 touchdown, e in questo, viste le premesse, e il maggior coinvolgimento, potrebbe diventare un top5 del ruolo, mentre Vereen, oltre al coinvolgimento nel passing game, potrebbe avere un ruolo importante nei terzi down ed aumentare l’utilizzo nelle situazioni di red zone. Senza dimenticare Brandon Bolden, che nell’anno da rookie ha mostrato di poter essere importante per l’attacco, chiudendo con quasi 5 yards di media a portata, nonostante (o grazie?) i pochi snap a disposizione.

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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