[NFL] Cincinnati Bengals 2013

Grazie agli amici di “Quel che passa il convento”  ecco la presentazione della stagione NFL 2013 squadra per squadra.
Undicesima squadra analizzata i Cincinnati Bengals.

C’erano una volta i Cincinnati Bengals che sceglievano Ki-Jana Carter (1assoluta 1995), Akili Smith e Peter Warrick, ora ci sono i Cincinnati Bengals che scelgono Andy Dalton, AJ Green, Tyler Eifert e non solo…nominandoli alla rinfusa, dal 2009 ad oggi, oltre ai già citati, sono arrivati via draft: Andre Smith,Kevin Zeitler, Michael Johnson, Carlos Dunlap, Geno Atkins, Rey Maualuga, Mohamed Sanu, Jermaine Gresham, Dre Kirkpatrick a cui va aggiunto anche Vontaze Burfict, scivolato undrafted, più i giovani arrivati quest’anno che lasciano ben sperare di cui Eifert è solo uno dei possibili protagonisti sin da subito.

Che questo possa bastare per avere una franchigia vincente non è ancora detto, ma la situazione è ancora più grottesca considerando quanto si diceva sul controverso padre padrone Mike Brown fino a poco tempo fa. Il talento di questa squadra è ben descritto dai giocatori già nominati, ma se parliamo di una squadra che non vince una partita di playoff dal 1990, contro gli Houston Oilers e che negli ultimi due anni è uscita nel wild card game (proprio contro gli Houston, questa volta, Texans) forse c’è qualcosa che ancora manca: in molti puntano il dito contro Marvin Lewis, capo allenatore dal 2003 che forse ha fatto il suo tempo e che ha mostrato qualche lacuna di troppo nella gestione della squadra ai massimi livelli. Di contro però parliamo di un HC che ha preso una franchigia che mancava i playoff da 12 anni e che ha portato i Bengals a giocare la postseason 4 volte, vincendo l’agguerrita AFC North division per ben 2 volte.

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Marvin Lewis, Jay Gruden (OC) e Mike Zimmer (DC) sono un trio talmente ben assortito e capace che proprio pescando tra i due maggiori assistenti dovrebbe arrivare il nuovo HC. Ma il 2013 sarà l’ultima (?) occasione per Marvin per dimostrare di essere la persona giusta in grado di far fare lo step successivo a Cincinnati.

Sul campo questa sarà anche quest’anno, per il terzo anno, la squadra del Dalton to Green: un asse talmente produttivo da iniziare ad essere prevedibile, aspetto (la prevedibilità) che è l’anello debole quando il gioco si fa duro. L’offseason, offensivamente parlando, è stata indirizzata proprio nell’ottica di diversificare maggiormente il gioco. Il recupero fisico di Sanu e Gresham è solo uno degli aspetti che sono stati curati, è arrivato Tyler Eifert, miglior TE ricevitore di questo draft, soprattutto sono arrivate nuove gambe fresche per il running game, che, dall’addio di Corey Dillon e in parte dopo l’abbandono di Rudi Johnson, non è mai riuscito ad essere efficace.

Ben Jarvus Green-Ellis e Bernard Scott rappresentano la continuità rispetto all’ultimo anno, Giovani Bernard e Rex Burkhead sono il nuovo che deve avanzare se i Bengals vogliono essere più efficaci offensivamente e non solo spettacolari via aerea. Ci sono dubbi che tutti e 4 possano conquistare il posto a roster a fine preseason: la sensazione è che Burkhead e Scott si giochino l’ultimo spot, mentre Bernard, forte anche di una campagna collegiale in cui ha mostrato la sua efficacia e la possibilità di essere un feature back, sta già facendo sognare i tifosi. Lui, come gli altri RB, avrà 2 aiuti esterni: il primo dalla sideline, con la promozione di Hue Jackson, come coach per i runningback, che dovrà far impennare le yard corse (citofonare Darren McFadden stagione 2010 e 2011 per info), il secondo sul campo, dove la riconferma del seppur controverso tackle Andre Smith potrà incidere non poco sul running game (se solo decidesse di allenarsi).

In difesa è arrivata l’unica acquisizione di “grido” della FA: James Harrison  (foto a lato) ha percorso poche miglia per raggiungere Cincinnati, da Pittsburgh. Si troverà a giocare in una difesa nuova, dubitiamo che a 35 anni possa cambiare di molto il suo modo di giocare, restiamo curiosi di vedere come si inserirà quindi nella difesa di Zimmer, piuttosto diversa rispetto a quella che gli ha consentito di collezionare 61 sack nelle ultime 6 stagioni.

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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