[SB History] XXXVII – San Diego

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Qualcomm Stadium – San Diego, California
January 26, 2003 – Attendance: 67,603
MVP: Dexter Jackson, FS, Tampa Bay

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Oakland Raiders vs Tampa Bay Buccaneers 21-48
(3-3, 0-17, 6-14, 12-14)

1st quarter
OAK FG Janikowski 40, 4:20
TB FG Gramatica 31, 7:09
2nd Quarter
TB FG Gramatica 43, 3:44
TB Alstott 2 run (Gramatica kick), 8:36
TB McCardell 5 pass from B. Johnson (Gramatica kick), 14:30
3rd Quarter
TB McCardell 8 pass from B. Johnson (Gramatica kick), 9:30
TB D.Smith 44 interception return (Gramatica kick), 10:13
OAK Porter 39 pass from Gannon (pass failed), 12:46
4th Quarter
OAK E.Johnson 13 return of blocked punt (pass failed), 0:46
OAK J.Rice 48 pass from Gannon (pass failed), 8:54
TB Brooks 44 interception return (Gramatica kick), 13:42
TB D.Smith 50 interception return (Gramatica kick), 14:58

SB IIA San Diego si trovano di fronte due squadre quasi inaspettate al gran ballo.
Da una parte gli Oakland Raiders che vogliono rispolverare una bacheca ferma da tanto tempo e dall’altra parte i sorprendenti Tampa Bay Buccaneers allenati da Jon Gruden che fino all’anno prima era l’head coach proprio dei Raiders. Oakland inizia bene la partita con Woodson che intercetta Johnson e permette al kicker Janikowski di segnare i primi tre punti della finale.
Puff. Buio.
Da questo momento una sola squadra calcherà il prato del Qualcomm Stadium ed e’ quella della Florida.
34 punti consecutivi che annichiliscono i Raiders lasciandoli con solo due primi down nei nove drive successivi e senza mai affacciarsi nelle quaranta avversarie. Martin Gramatica prima pareggia e poi porta in vantaggio Tampa Bay con due field goal e nel drive successivo Alstott capitalizza un buon ritorno di punt per il touchdwon del vantaggio. Alstott non solo blocca e corre, ma riceve e avvicina Tampa Bay alla goal line per il secondo td di giornata con McCardell che riceve un pass di Johnson per il 20-3 dell’intervallo. La partita non e’ancora chiusa, penseranno sicuramente i tifosi silver&black.
Al rientro i Bucs mettono in piedi un drive da quasi 8 minuti e 89 yards concluso con il secondo td pass sempre sull’asse Johnson – McCardell.
Due giochi dopo ci pensa la difesa a segnare con Smith che intercetta Gannon e riporta la palla in touchdwon per il 34-3 che spegne completamente ogni speranza dei Raiders.
Oakland rischia di uscire con le ossa rotte ed una figuraccia storica e con quel poco di forza d’animo rimasta riesce a segnare un touchdown con una ricezione di Porter e con una corsa di Johnson dopo un punt bloccato di Tampa Bay.
Il 34-15 non riapre certo il match e pesano le trasformazioni da due punti fallite, ma almeno addolciscono la sconfitta (che stupidata che ho scritto 🙂 ).
Un clamoroso errore dell’holder dei Bucs su un field goal riconsegna la palla ai Raiders che ne approfittano per segnare grazie al mitico Jerry Rice che si invola per 48 yards ed il touchdown del 34-21.
6 minuti alla fine, due touchdown da rimontare, diffile come impresa ma se pensiamo al 34-3 di un quarto prima tutto e’ lecito.
I Buccaneers riescono a mantenere la calma ed orchestrano un bel drive che ruba quattro minuti al cronometro prima del punt di Tupa che riconsegna l’ovale ai Raiders con 2:44 da giocare.
Sale in cattedra la difesa di Tampa Bay che intercetta Gannon con Brooks e riporta il pallone in end zone per il piu’ venti che chiude la partita.
Ciliegina sulla torta il touchdwon finale che arriva sul quinto intercetto di Gannon (Super Bowl record) che permette a Smith di segnare per il 48-21 finale che laurea i Tampa Bay Buccaneers campiondi NFL della stagione 2002.
MVP della partita, a sorpresa, viene nominato il cornerback Dexter Jackson autore dei primi due intercetti del qb dei Raiders.


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